Autrice: Alexiel Mihawk |
alexiel_hamona
Titolo: Pioggia ristoratrice
Fandom: One Piece
Parole: 456
Prompt: Pioggia ristoratrice.
Note: Scritta per la terza
settimana del Cow-T, prima prova, prompt PIOGGIA RISTORATRICE. Non lo
so, fa sempre parte della batch di roba che ho scritto ieri notte
mentre guardavo il superbowl, devo piantarla di scrivere a orari strani.
Pioggia
ristoratrice
Sono quasi tre settimane che non cade una goccia d'acqua.
La sete ha lasciato
spazio alla disperazione e per quanto Nami e Usopp abbiano provato,
dopo innumerevoli tentativi, a depurare le salmastre acque dell'oceano,
il risultato è stato un vero disastro: l'erba ha rischiato
di bruciarsi quasi completamente e alla giovane navigatrice
è praticamente venuto un infarto.
«Non
funziona» ha alitato, con una disperazione tale nella voce
che se avessimo potuto l'avremmo abbracciata.
Non siamo riusciti a
trovare le parole per dirle che andava bene anche così, che
vedevamo quanto stesse facendo l'impossibile per riuscire a trovare un
po' d'acqua.
È sempre
stato così con lei, a preoccuparsi costantemente per la
nostra salute, se non ci fosse stata siamo convinti che innumerevoli
volte non avremmo saputo da che parte sbattere la testa, ci saremmo
già persi fin troppe volte e probabilmente saremmo finiti
dalla parte opposta rispetto a Raftel.
Ad essere onesti
nessuno di noi avrebbe mai pensato di viaggiare così tanto,
così a lungo; non è nella nostra natura
spostarci, siamo esseri stanziali, abituati a vivere in uno stesso
luogo tutta la vita.
Non possiamo certo
dire che, se l'arsura e il calore dovessero avere la meglio su di noi,
la nostra sarebbe stata un'esistenza vuota; ci sono persone che in una
vita intera non riescono a vedere quanto abbiamo visto noi in pochi
anni.
E ne siamo grati.
È tutto merito di Nami, del suo amore e della sua
testardaggine, e forse è normale, siamo parte di lei, delle
sue origini, della sua famiglia.
Nessuno avrebbe mai
scommesso che delle piante di mandarini sarebbero sopravvissute per
tutto questo tempo. Ne abbiamo viste così tante: gli inverni
freddi e innevati di Drum e le sabbie secche di Alabasta, le umide
paludi di Sabaody e il porto buio di Thriller Bark.
Eppure siamo sempre
qui.
Continuiamo ad andare
avanti perché se dovessimo mollare ora avremmo ancora un
rimpianto, uno solo: non essere arrivati alla fine del viaggio assieme
a lei. Dopo tutto non siamo che l'eredità della
volontà di una donna morta, un ricordo familiare che porta
con sé speranze e sogni di un villaggio dalla parte opposta
del mondo.
Quindi resistiamo.
Quando le prime gocce
cominciano a cadere il cielo è ancora azzurro e pare quasi
un'illusione momentanea; poi le nuvole si radunano sopra di noi,
oscurando la luce del sole, che negli ultimi giorni è
diventata quasi insopportabile. È una pioggia ristoratrice
che porta con sé un vento fresco proveniente da nord e un
alito di nuova vita. Le foglie si riprendono e le nostre radici paiono
stendersi in ogni direzione nel tentativo di raggiungere la tanto
agognata acqua.
Dopo un tempo che
sembra infinito è di nuovo vita.
E il nostro viaggio
continua.
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