*Le parti in stampatello sono
di Uruha e quelle in corsivo di Reita
I Punti Di Vista Dell'Amore
Eccomi qui, come ogni
giorno, sono 5 ore che sono seduto su questo orribile banchetto verde e
l'idea che dovrò starci per altre 4 mi rende tutt'altro che
felice, la profe parla ma basta guardarsi intorno per capire che
nessuno la sta ascoltando, c'è chi scrive, chi colora, chi
fissa l'albero fuori dalla finestra, tornano sulla terra solo quando
sentono i loro nomi seguiti da un punto di domanda, sono due anni che
passo ore e ore in loro compagnia ma ci scommetto che non sanno neanche
come mi chiamo.
Non mi è mai
importato di essere al centro dell'attenzione, infondo sono un tipo
tranquillo, non amo il casino però tra tutti vorrei essere
notato da te, solo te, degli altri non mi interessa, sono degli esseri
superficiali che pensano unicamente a come si vestiranno questa sera,
tu devo dire che non sei propio un poeta dolce e gentile, anzi sei
proprio il contrario, ti comporti come i classici bulletti, ti diverti
a maltrattare gli altri ragazzi, li picchi e gli prendi le cose che
loro reputano importanti per poi buttarle nella spazzatura, normalmente
un tipo come te lo odierei, però tu...bo... non so, ti ho
come vicino di banco, questo per me è fantastico ma penso
che tu cambieresti volentieri posto, infatti sei qui solo
perchè come me nessuno ti vuole accanto, io sono quello
strano e tu il violento, anche adesso dai sfoggio della tua immensa
inteligenza ignorando completamente l'insegnante e tirando pezzetti di
gomma alle due ragazze davanti a noi, una ti ignora, lo sa che tanto
non smetterai finchè non sarai tu a deciderlo, l'altra
invece a volte si gira rivolgendosi a te con degli urletti isterici che
ti infastidiscono ancora di più del fiume di parole che la
profe dice initerrottamente da ormai due ore. Ma quanto sei bello,
quegli splendidi capelli biondi, gli occhi immensi in cui ti ci perdi
già dopo un attimo e trovo carina perfino quella stupida
fascetta che porti sempre, anche se un po la odio perchè
copre una parte del tuo viso meraviglioso, ma va bhè, la
perdono, infondo fa parte di te.
Cavolo che tortura averti
qui, così vicino, quanto vorrei...ALT!! Fermo Uru, non
ricominciare con le fantasie o questa volta gli salti addosso
veramente! Non ho mai capito perchè sei così
violento e non ho mai neanche avuto il coraggio di chiedertelo, anche
perchè le uniche parole che ogni giorno mi rivolgi sono:
fammi copiare i compiti! Anche se ora che ci penso a me non hai mai
fatto nulla di male, a parte i pugni al braccio che mi dai quando non
faccio gli esercizi, però devo ammettere che non mi
dispiacciono sono comunque un contatto, un attimo in cui i nostri corpi
si toccano, anche se io preferirei ben altro tipo di contatto con
te...neheheheh... si si, ok la smetto o mi metto a sbavare sul banco.
Vorrei tanto essere un
personaggio di un libro, sarebbe magnifico, solo io e te in pagine e
pagine d'amore, no, va bene ora comicio a preoccuparmi di me stesso,
sembro un ragazzino alle prese con la prima cotta,
però è così bello sentire il cuore
battere gridando ogni volta il tuo nome, onestamente non mi stupirei se
i miei globuli rossi avessero la tua faccia, perchè ormai
sono anni che ti sono accanto, conosco ogni singolo millimetro del tuo
volto, a momenti saprò anche quanti capelli hai,
però mi dispiace non sapere nulla su quello che provi o che
pensi, non credo tu sia un ragazzo violento senza motivo, anche
perchè se no io ora avrei l'abbonamento all'ospedale, ho
notato che te la prendi più che altro con quelli che
guardano tutti dall'alto in basso, però non
capisco perchè ti arrabbi così tanto infondo a te
certo non ti guardano in quel modo, infatti quello è lo
sguardo che riservano a me, mi hanno sempre giudicato come un essere
insignificante dai tratti strani, ambiguo diciamo, certo, lo
so di non essere perfetto ma io comunque mi vado bene così,
non voglio cambiare, chissà però cosa pensi tu di
me, non credo che hai dei pregiudizi infondo anche tu non sei proprio
mister normalità.
Finalmente è
suonata, la profe esce felice di non vederci più almeno fino
a domani, appena varca la soglia e sparisce tra i corridoi si scatena
il casino, anzi citando Leonida, si scatena l'inferno!
***
Uffa
che noia che è questa lezione, sembra non volere
più passare, poi la profe non chiude quel dannato forno! Non
me ne frega niente del diritto del lavoro, vorrei solo uscire da qui,
da questo pollaio, si, credo che è il modo migliore per
definire questo posto, tutti qui dentro sembrano stati fatti con lo
stesso stampino e spero vivamente che lo abbiano buttato, anche se si
dice che la madre degli idioti sia sempre incinta! Che noia, questo
banco sembra un campo di battaglia, è pieno di pezzi di
gomma, li tiro a quelle due davanti, non so il perchè,
vogilio solo passarmi un po di tempo, però quell'ochetta che
continua ad urlarmi dietro con quella vocina stridula è
davvero fastidiosa, almeno l'altra si fa gli affari suoi!
Però per quanto questo posto sia orribile qualcosa di bello
c'è, una sola ma c'è e sei tu, sei qua seduto
vicino a me, ti guardi in giro e a volte posi il tuo sguardo anche su
di me, non so il perchè, però non credo di
esserti molto simpatico, infatti perchè dovrei? Tu sei un
ragazzo dolce e gentile mentre io sono freddo e violento,
cioè, così voglio far credere, è
l'unico modo per proteggerti senza fartelo notare, non sopporto che ti
trattino così, tu non te lo meriti, anche adesso sei
così carino, gli occhi persi tra i muri della classe, la
pelle chiara che si illumina leggermente sotto i raggi fiebili del sole
autunnale e poi hai un viso così ingenuo, incorniciato
perfettamente dalle ciocche dei capelli, vorrei tanto stringerti a me,
ma non posso, come minimo penseresti che ti voglio fare del male e non
potrei neanche darti torto, non ti ho mai fatto nulla ne mai lo farei,
a parte quei pugnetti che in fondo sono solo una scusa per toccarti, ma
tu questo non lo puoi sapere, poi noi non abbiamo mai neanche parlato,
io ti chiedo sempre i compiti non perchè realmente non li so
fare, ok che non sono una cima ma ci riesco, è solo che
questa piccola richiesta mi permette di parlarti, mi sento un po scemo,
ma solo un pochino nè... ti vengo dietro dalla prima volta
che ti ho visto ma non sono mai riuscito a mostrarmi per come sono,
però spero che tu mi capisca ugualmente, hehe, va bene che
sei fantastico però ancora sul sensitivo avrei qualche
dubbio!
***
Vedo due
ragazzi che mi si avvicinano, hehe, se potessero solo immaginare quanto
li odio, peccato che se solo provassi a dirgli qualcosa sarebbero
cavoli amari, mi stanno chiedendo anche loro i compiti per l'ora dopo,
inutile opporsi, meglio dargli ciò che vogliono almeno se ne
andranno lasciandomi in pace, infatti senza neanche un grazie se ne
vanno soddisfatti ridacchiando, va bhè, ora c'è
la ricreazione, non ho nessuno con cui passarla, di solito me ne sto in
classe appoggiato alla finestra guardando fuori, ma oggi ho deciso di
fare due passi per la scuola, devo distrarmi un po, quegli idioti mi
hanno messo addosso una buona dose di nervosismo.
***
Finalmente
è suonata e quella brutta befana leva le tende dalla classe,
due ragazzi si alzano e vengono verso di noi, ma so che vogliono
parlare con te, infatti ti si sono messi davanti e ti chiedono per
niente gentili i compiti, ti vedo hai un'aria rassegnata, lo so che
vorresti rispondere, dire di no ma sai che ti tornerebbe contro, so
anche che è inutile, ma dato che tu non ti puoi difendere
voglio farlo io, li voglio punire per il loro comportamento.
Stanno uscendo dall'istituto per fumare nel cortile, ma non possono
passare, ci sono io che li blocco per poi afferarli saldamente dal
braccio e tirarli in una stanzetta nascosta che pochi hanno mai notato,
anche adesso cercano di fare gli sbruffoni ma appena mi avvicino
cominciano a tremare e a mugulare qualche parola confusa, li sbatto
contro il muro, ora chiedono scusa anche se dicono di non aver fatto
nulla, mpf! Hanno davvero una strana concezione del nulla.
***
Cammino tranquillo per i
corridoi, mi sento chiamare in vari modi dai soliti ragazzetti, che
storie, non sono una bambolina e soprattutto non sono una troietta!
Uff...volevo
tranquillizzarmi un po invece è tutto peggiorato, sento
degli urletti, ma da dove vengono? Da li dietro, wow non mi ero mai
accorto di questa stanzetta, ora sono curioso, voglio sapere che
succede... Reita? Eheheh, se ci sei tu penso di sapere cosa sono
quegli urli, infatti è come pensavo, stai
picchiando dei ragazzi...ma... sono quei due di prima, che buffa
coincidenza, però che bella sensazione!! Se la sono proprio
meritata! Ooooops, credo di essermi fatto beccare, entro del tutto,
solitamente dopo aver pensato una cosa del genere comincerei una serie
di doppi sensi infinita, ma non mi pare propio il caso, ti sei fermato
di colpo e mi stai fissando, io ti guardo intimorito, forse hai paura
che vada a chiamare qualche professore? No, tu non ti faresti problemi
per loro, hai smesso di fissarmi e velocemente mi sei passato accanto
spingendomi via e sparendo dalla mia vista, ora più che mai
non ti capisco, lo sguardo che hai fissato in me non era di rabbia come
quello di prima, ma quasi di ...paura... ma dai Uru non
sparare cavolate! Figuriamoci se uno come Reita ha paura di te!
Chissà dove se ne è andato, bhè io
intanto me ne torno in classe, non vorrei che quei due se la
prendessero con me.
***
Comincio
a picchiarli, pugni e calci a non finire... un momento, la porta
è socchiusa c'è qualcuno che guarda, ma chi
è? Oddio ma sei tu!
Entri
del tutto, mi guardi spaurito, ti guardo anche io, mi sono fermato, non
so cosa dire o fare, non avrei mai voluto che tu mi vedessi in questo
momento, starai pensando che faccio schifo, che sono solo uno di quei
bulletti che si vedono al telegiornale.
Non
riesco più a sorreggere il tuo sguardo, scappo fuori
spingendoti via, voglio andare in classe e calmarmi un po.
***
Rieccomi
qui, c'è la porta chiusa, sarà stato qualche
professore, ma non importa io entro ugualmente e mi sa che tu hai
pensato la stessa cosa, sei li, appoggiato alla finestra dove di solito
sto io, mi avvicino a te, non mi stai guardando, però sono
sicuro che mi hai sentito entrare, per la prima volta ti chiamo per
nome ma tu non rispondi, ti appoggio una mano sulla spalla cerco di
forzarti e girarti, mi assecondi, mi ritrovo a guardarti nuovamente
negli occhi, in un attimo sento il coraggio mancare, voglio scappare,
ci provo ma non ci riesco, mi hai afferrato per un braccio e non ho
nenache il tempo di rendermene conto che sento quelle labbra che ho
sognato per anni premere sulle mie, non so e non voglio sapere il
perchè ma come se fossi tu a chiedermelo la mia lingua
comincia a premere, chiedendo l'ingresso alla tua bocca, accetti la mia
piccola intrusione e mi fai passare, il nostro prima casto bacio
diventa un gioco d'amore, è stupendo, vorrei che questo
momento non finisse mai, ci stacchiamo un momento per riprendere fiato
poi riprendiamo subito, sento dei rumori, ma non voglio lasciarti, vedo
la porta aprirsi, entrano gli altri nostri compagni di classe,
cominciano a ridere, alcuni mi chiamano chiedendomi se sono libero
quella sera per fare qualche cosa anche con loro, sento le guancie
diventare rosse e le lacrime affacciarsi dagli occhi che già
bruciano, provo a staccarmi ma tu mi stringi in un forte abbraccio
sento perfino i battiti del tuo cuore come se stessero battendo in me,
approfondisci ancora di più il bacio, non vuoi lasciarmi
andare ma l'ingresso dell'insegnate ti obbliga a farlo, ma prima di
lasciarmi definitivamente mi guardi negli occhi e con una carezza mi
asciughi una lacrima che prima mi era scappata, torniamo a sederci, ti
guardo e tu mi sorridi, è la prima volta che lo fai, sei
ancora più bello, però io voglio sapere se quello
che provi per me è quello che io provo per te.
***
C'è
la porta chiusa, non mi importa, io entro, l'aula è deserta
e così tranquilla, mi metto dove di solito stai tu, voglio
vedere quello che i tuoi occhi hanno fissato per ogni ricreazione che
hai passato in questa scuola, chissà se sei ancora li per
terra, spero di non averti fatto male, non volevo farti cadere ma solo
spostarti un po; vorrei tanto chiederti scusa, ma dubito che tu voglia
ascoltarmi, cavolo se sono scemo!
Sento
la porta aprirsi e qualcuno entrare, ho già capito che sei
tu, i tuoi passi leggeri e delicati sono inconfondibili, mi chiami per
nome, che bello non lo avevi mai fatto, però non voglio
girarmi, non credo che riuscirei a resistere all'idea di saltarti
addosso, neheheh mi sento tanto il lupo cattivo con davanti Cappuccetto
Rosso, Reita sveglia! Ma ti pare il momento di pensare a queste
cavolate?? No, certo che no, sento la tua mano appoggiarsi sulla mia
spalla e fare forza tentando di girarmi, è inutile che ci
provi, io sono molto più forte di te, però mi
rendo conto che non posso ignorarti per l'eternità, mi giro,
incrocio i tuoi occhi, sono ancora più belli, riesco a
percepire ogni loro minima sfumatura, però li vedo tremare,
ho capito, vorresti andartene ma non te lo permetto, lo so che
è un gesto azzardato ma non resisto più, ti
blocco e ti bacio, non mi spingo oltre, non voglio obbligarti a
continuare, devi decidere tu, io voglio il tuo cuore non solo il tuo
corpo, la decisione non tarda ad arrivare, sento la tua lingua spingere
per entrare, sei veramente fantastico e mi sa che i miei dubbi sul
sensitivo erano sbagliati, tu mi leggi veramente l'anima, ovviamente ti
faccio entrare e cominciamo un magico momento d'amore, ci stacchiamo
solo per riprendere fiato, ma tanto a me non serve, sei tu la mia aria,
il mio ossigeno, è tutto perfetto finchè la
mandria non lo interrompe, li sento ridere e rivolgersi a te come se tu
fossi una troietta, idioti, anzi no non dovrei farvi di questi
complimenti, ti stai agitando ma non ti lascio scappare, ti stringo
forte, voglio farti capire che non ti devi abbattere, io ti sono e ti
sarò sempre vicino, non vorrei lasciarti mai ma l'entrata di
un'altra befana mi costringe a farlo ma prima con un'altra carezza ti
asciugo una piccola lacrima caduta per colpa di quelli la.
***
Prendo un
pezzo di carta strappato da un quaderno e ti scrivo le classiche
paroline magiche: ti amo, lo so che è banale ma credo che
siano le uniche parole che rispecchiano al meglio ciò che
provo, un sentimento semplice e unico, te lo passo, lo leggi, il tuo
volto è impassibile, stai rispondendo, cavolo che ansia, se
leggessi che per te è stato solo un gioco credo che il mio
cuore si spezzerebbe, ecco la risposta, è strano come tutto
ciò che ho sempre desiderato è rinchiuso in un
banale foglietto, lo apro... ok, il mio cuore ha perso un battito o
forse anche due o tre, in rosso spiccano 4 lettere, tremende, dolorose,
IO NO, allora è vero, anche per te sono la solita
puttanella, credo che se potessi morire adesso non sentirei la
differenza, il mio cuore è fermo, l'aria esce a fatica,
perfino le lacrime si sono asciugate pur di non uscire e vederti, io ci
avevo creduto, mi ero illuso che tu provassi veramente qualcosa per me.
***
Torniamo
a sederci, ti vedo un po agitato chissà a che pensi, stai
scrivendo su un bigliettino, me lo passi, leggo... ma quanto
è dolce il mio cucciolo! Però voglio farti
penare, voglio vedere come reagiresti ad un mio rifiuto, prendo la
penna rossa e ti rispondo che io non ti amo, te lo ripasso ora sei
veramente nervoso, vedo che te lo rigiri più volte tra le
mani per poi aprirlo, sgrani gli occhi e cominci a tremare.
***
Sento qualcosa grattare
sul braccio, è un altro bigliettino ed è da parte
tua, lo apro e leggo.
Onestamente non so
neanche definire come mi sento, l'unica cosa che riesco a fare
è tirarti un calcio alla gamba da sotto il banco, tu ridi,
anzi no, ghigni malefico, però non posso negare che sei
stato davvero dolce, riprendo i due bigliettini e li unisco con un po
di scotch, IO NO--DIRE CHE TI AMO SAREBBE TROPPO POCO, sei propio uno
scemo, un dolce e adorabile scemo...
***
Ok,
l'hai presa davvero male, è meglio rimediare non vorrei mai
perderti per nessun motivo al mondo, figuriamoci per una mia stupida
curiosità, stacco uno di quei bigiliettini che si trovano a
fine diario e completo la frase di prima, per poi passartelo, appena ti
accorgi della sua presenza lo prendi e titubante lo leggi, non ne sono
sicuro ma mi è sembrato di sentirti ringhiare, mi fai quasi
pauAIA...mi hai tirato un calcio alla gamba, neheheh come sei buffo! Ti
sei rigirato mettendoti composto sul banco, prendi i miei due
bigliettini e li unisci con dello scotch e appena finisci mi regali un
sorriso dolcissimo
***
però
adesso mi sorge spontanea una domanda, perchè te la prendi
con quei ragazzi? Finalmente te lo chiedo, il tuo volto si tinge
leggermente di rosso, prendi la matita e cominci a scrivere, sei lento,
ti vergogni lo vedo, ci stai mettendo un eternità, ma alla
fine la risposta arriva, mi viene quasi da ridere, lo facevi solo per
me, ti dava fastidio che mi guardavano in quel modo, che mi trattavano
male e per ultimo buttavi quello che loro reputavano importante
perchè anche loro trattavano come fosse spazzatura la "cosa"
più importante per te...me... mi stai fissando, sei ancora
rosso ma mi dici che solo tu puoi farmi del male e in tono malizioso
concludi dicendo che me ne darai prova molto presto, ti rigiri
soddisfatto, io ti guardo incredulo e ti rispondo in un soffio, non
vedo l'ora, e credo che parole più vere di queste non le ho
mai dette, hehehe, la scuola da oggi diventerà sicuramente
molto più interessante!!
***
ora
però sei tornato serio e hai ripreso a scrivere su un altro
pezzo di carta, dopo poco me lo dai, vediamo, emm... a questa domanda
vorrei evitare di rispondere ma tu mi guardi impaziente e questo mi fa
capire che mi conviene cominciare a scrivere e anche velocemente,
prendo una matita e comincio a spiegarti che lo facevo solo per
proteggerti, perchè nessuno puo permettersi di farti del
male ne fisicamente ne tanto meno moralmente, tu sei la mia piccola
perla e mi piaci così, candida e incontaminata, concludo
scrivendo che solo io potrei fartene e che presto te ne darò
prova, ma è solo una bugia perchè fare del male a
te sarebbe come uccidere me stesso, la dimostrazione te la
darò certamente, ma sarà un momento dolce, pieno
d'amore e di passione, senza sofferenza, in poche parole un esperienza
magica, un inizio di una grande e magnifica storia, sento la tua
risposta, hehe non sono l'unico impaziente qui!
***
Ora non
spero più di vivere in un libro perchè ho capito
che la nostra storia è reale e che quindi non ha bisogno di
essere scritta da nessuno, solo da noi due, da me e da te, nei fiebili
caratteri tracciati da quello che sarà il nostro
destino...insieme...
***
Credo,
anzi ne sono sicuro, che questo è stato il giorno
più bello della mia vita, anche perchè da oggi in
poi ogni mio gesto, ogni mia giornata, ora, minuto, secondo, ogni cosa
che farò sarà dedicata a te...
***FINE***
Salve a tutti,
questa è un'altra delle fanfiction che attestano
il fatto che durante le ore di legislazione sociale/diritto io non ho
altro di meglio da fare che inventare certe storie, purtroppo
è l'unico modo per stare sveglia! Comuque, spero che vi sia
piaciuta
A presto
EriLi
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