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San Valentino
Giunti al ristornate
prenotato da giorni, finalmente sentirono di potersi godere qualche ora
di pace e tranquillità senza pianti isterici, pannolini da
cambiare e bambini da rincorrere.
A tratti sembrava quasi
surreale non avere a che fare con piccoli marmocchi che spesso creavano
imbarazzo nel ristorante con le loro urla e i loro disastri.
« Ancora non mi
sembra vero di uscire tutti insieme senza quelle piccole pesti »
disse Penny aprendo la porta e facendo passare prima le due amiche.
« È vero,
sembra di essere tornati indietro di anni! » esclamò
Bernadette piuttosto euforica dalla prima serata di libertà dopo
tanto tempo di "prigionia".
« Al primo segno che
qualcosa non va per il verso giusto io torno indietro » disse
Sheldon dietro di loro rivolto ad Amy.
« Ma vuoi rilassarti?
Ne stai facendo una tragedia come sempre » sospirò Leonard
entrando per ultimo insieme ad Howard.
« Sì che ne
faccio una tragedia se a tenere i miei figli è qualcun altro
» sbottò secco dando una veloce occhiata all'amico.
Una volta sistemati al loro tavolo, Amy non riuscì a non preoccuparsi un po'.
« Siete sicuri che Rajesh se la caverà da solo con tutti quei bambini? »
« Andrà tutto
bene, stai tranquilla. Hai presente come tratta Cannella? Ecco, allo
stesso modo tratterà i tuoi figli » la rassicurò
l'ingegnere.
Ripensando a come Raj si
comportava con il suo cane, trattandola quasi fosse un bambino, si
sentì decisamente più sollevata.
« Hai ragione,
però credo siamo stati crudeli ad approfittarci di lui in questo
modo » continuò imperterrita Amy, iniziando ora ad
avvertire un debole senso di colpa.
« Qui siete stati voi
ad approfittarvi di Raj se vogliamo precisare » intervenne
Bernadette guardando prima la biologa e poi Penny. « Io e Howard
abbiamo deciso di lasciargli Simon per San Valentino e poi anche voi
avete pensato di fare lo stesso con i vostri bambini. »
Bernadette usò un tono serio, come se le stesse rimproverando di aver avuto la sua stessa idea.
« Raj è
l'unico di noi a non avere figli, quindi è giusto che si
sacrifichi ogni tanto » disse Penny lanciando uno sguardo
complice alla ragazza seduta in parte e prendendo il menù dei
vini.
« Io credo che Raj
sia stato solo gentile a lasciarci godere San Valentino in
tranquillità, tutto qui. » Leonard sorrise alle ragazze e
tornò a sfogliare il suo menù.
Ormai convinte di aver
fatto la scelta migliore iniziarono a parlare e ridere come sempre,
godendosi quelle poche di ore di tranquillità dove non avrebbero
dovuto alzarsi a portare i bambini al bagno, sgridarli perché si
erano rovesciati addosso qualcosa o cercare di imboccarli mentre
lanciavano il cibo dappertutto.
Mentre Sheldon rideva per
un'imitazione di Howard si rivolse ad Amy. « Credo che dovremmo
lasciare più spesso James e Alison insieme a Raj. »
In un appartamento poco
distante Raj si ritrovava a badare a quattro bambini svegli e pimpanti
che non sentivano assolutamente la mancanza dei genitori.
Infondo non era la prima
volta che teneva i figli dei suoi migliori amici e si era sempre
divertito con loro. Per questo si era offerto più che volentieri
di badare ai bambini visto che non aveva nulla in programma quella sera.
Ma non aveva tenuto conto al fatto che li avrebbe avuti tutti e quattro insieme.
« James smettila di
dare fastidio a tua sorella! Simon no, non ti arrampicare sul mobile!
Matt non correre con l'aereo in mano, se cadi ti fai male! »
Raj correva da una parte
all'altra dell'appartamento, facendo di tutto per far smettere James di
litigare e rubare i giochi ad Alison, Simon di arrampicarsi su
qualsiasi cosa e Matt di correre con oggetti in mano.
« Okay, adesso basta!
» urlò dopo l'ennesimo tentativo di farli calmare.
L'appartamento era disordinatissimo e perfino Cannella aveva deciso di
allontanarsi il più possibile per non finire nelle grinfie di
uno di loro, nascondendosi in camera.
Ovviamente nessuno gli diede retta e continuarono imperterriti nelle loro attività.
Ad un certo punto gli venne un'idea.
« Che ne dite di mangiare una fetta di torta e vedere un cartone animato? »
Improvvisamente Simon smise
la sua impresa di scalare la libreria, Matt si fermò tenendo
l'aereo ben saldo nelle mani e James lasciò il gioco che aveva
rubato a sua sorella dopo averle tirato i capelli.
Tutti e quattro lo fissavano curiosissimi.
« Totta? » disse uno di loro con gli occhi che brillavano.
Raj sorrise vedendo di aver
fatto centro. Matt era il più goloso di loro e infatti fu il
primo ad abbandonare l'aereo per terra e raggiungerlo.
« Sì Matt,
torta. Ma se non vieni qui non ne mangerai neanche un pezzo. La stessa
cosa vale anche per te James se non la smetti di litigare con Alis.
»
Si avvicinò al piano
della cucina e prese la torta avanzata del giorno prima. Fortuna che ne
era rimasta abbastanza per tutti.
Tutti e quattro si
portarono vicino al tavolo, ma non arrivavano nemmeno al bordo per cui
cercavano di alzarsi sulle punte per riuscire a vedere cosa, lo zio
Raj, aveva in mente di fare.
« Totta o'ccolato
» disse James allungando il braccio sopra il tavolo sperando di
riuscire a prendere una fetta, ma era troppo piccolo sia per arrivarci
sia per vedere cosa le sua mano stava toccando.
« Lo so che è
la tua preferita, James. Aspetta il tuo turno come tutti gli altri e
non essere impaziente » lo ammonì. « E visto
che sei stato dispettoso con Alis avrai la tua fetta per ultimo.
» James si imbronciò quando vide Raj dare per primo la
fetta a sua sorella, capendo così che davvero sarebbe stato
l'ultimo.
Il suo sguardo ricordava tantissimo quello di Sheldon quando le cose non andavano come aveva previsto.
Raj continuò a
tagliare tranquillamente. « Tieni pure il muso quanto vuoi, ma
sarai l'ultimo a prendere la tua fetta. Che ti piaccia o no. »
Ora era il turno di Simon di prendere la sua porzione. James si
imbronciò ancora di più. « Quello sguardo non ha
mai funzionato con tuo padre e non funzionerà nemmeno con te.
»
Ricordava tutte le volte
che Sheldon si imbronciava nella speranza di ottenere qualcosa da lui,
ma non aveva mai funzionato. Raj non aveva mai voluto dare troppo peso
ai comportamenti infantili del suo amico.
Quando finalmente anche
James ricevette la sua parte e quindi svanito il broncio e lo sguardo
corrucciato, Raj fece sedere i bambini sul tappeto e prese un dvd dalla
sua collezione. Sulla copertina il disegno di un cowboy e un ranger
spaziale con tanto di scritta "Toy Story".
Quando si sedette sul divano, o meglio, si accasciò
sul divano, Raj poté tirare un sospiro di sollievo nel vedere i
quattro marmocchi tranquilli e pacifici, tutto il contrario rispetto
alle pesti che aveva prima.
Si sentiva esausto e
constatò che lavorare tutto il giorno era molto meno faticoso
che badare per un paio di ore a tutti e quattro contemporaneamente.
Il cellulare squillò e Raj rispose.
« Ciao tesoro, come te la stai passando? Ti stanno facendo disperare? »
Emily ridacchiava
dall'altra parte del telefono, a Raj avrebbe voluto dirle che no, non
se la stava passando bene e che sì, lo stavano facendo
disperare. E parecchio anche.
Non sentendo alcuna risposta, la ragazza smise di ridere.
« Ehi, va tutto bene? »
« Emily ti ricordi quando dicevo che i bambini sono adorabili e che vorrei avere una famiglia numerosa? »
Emily corrugò la fronte perplessa. « Certo. »
Raj guardò per
un paio di secondi i bambini davanti a sé che avevano iniziato a
lanciarsi pezzi di dolce come se stessero facendo una battaglia.
« Dimenticalo. »
Note dell'autrice.
Eccomi qui con un capitoletto un po'
più lungo degli altri a tema San Valentino. Come avete visto
c'è stato un salto temporale, qui i bambini sono più
grandicelli. Questa OS era pronta già da parecchio e ho
calcolato male i tempi pensando di riuscire ad aggiungere altre flash
prima xD
Quindi penso che d'ora in avanti
avremo flash/one shot che non seguiranno un vero e proprio filo
cronologico. In alcune i bambini saranno più grandi, in altri
più piccoli. Tutto dipende da cosa mi viene in mente^^
Detto questo alla prossima e grazie
ancora a chiunque segue questa raccolta. Vi ricordo che le recensioni
sono sempre ben accette^^
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