Ad Occhi Chiusi

di Little_Lotte
(/viewuser.php?uid=113677)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


A volte, quando chiudo gli occhi, riesco a vedere i luoghi della mia infanzia.

Avverto il vento freddo e pungente sul mio volto, la sabbia sotto i piedi, e per un attimo è come se fossi nuovamente lì, a casa mia.

Sotto il sole cocente di Tatooine, fra le ampie distese di polvere e di rena.

Fra le braccia di mia madre.

Sono trascorsi 2563 giorni dall'inizio del mio addestramento; li ho contati tutti, uno dopo l'altro.

Spesso faccio fatica ad andare avanti, spesso la paura e l'incertezza prevalgono sulla mia forza e sulla voglia di mettermi in gioco.

Cerco di essere il migliore, ma a volte è come se non bastasse, come se tutto ciò che faccio – agli occhi del mio Maestro e dell'intero consiglio dei Jedi - non fosse abbastanza.

Come se io non fossi abbastanza.

E questo fa paura, più di ogni altra cosa.

A volte, però, questa paura è l'unica consolazione che mi resta; quando la sento scorrere nelle mie vene, tanto da paralizzarmi come una statua di sale, non mi rimane altro che chiudere gli occhi e fingere di trovarmi altrove, lontano da ogni mia insicurezza e responsabilità.

Laggiù, dove il sole mi brucia la pelle ed il vento mi scompiglia i capelli, là dove la sabbia è morbida e calda, e s'insinua fra le dita dei miei piedi facendomi il solletico.

Là, nel solo posto che ancora riesco a chiamare “casa”.

Dove mia madre ancora mi attende, a braccia aperte.

Nella speranza di poter essere, un giorno, finalmente liberata.


 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3389662