Affogare
Affogare, in un mare
un lago di incertezze
smetter d'essere
perder le fattezze
Non sentire più l'acqua alla gola
agitarsi ed affondare
vedere il baratro degli abissi
non poter risalire
Tirati giù dai propri demoni
da ciò che c'era
e ciò che poi ritorna
bramoso
Gridare senza voce
Udir nessun rimbombo
Aggrappati ai rami ruvidi
Vedere, infine, il nulla.
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