MALE D’AMORE
Presto, o perdo il treno,
per fuggire, più lontano,
solo corro, ma non freno,
non la lascio, la tua mano;
Veloce, quel contatto,
che si libera, dal fango,
poi il mio cuore, più distratto,
segue il soffio, melodia,
di un nuovo tango.
Cambio volto, all'esistenza,
senza cura, dei dettagli,
voglio libera, l'essenza,
soffocata, dagli sbagli;
Cerco l'aria, l'esperienza,
per dimenticare, il torto,
ma pesante, è la tua assenza,
che sovente, spezza un fiato,
troppo corto.
Forte pena, male d'amore,
che alimenta, la mia fuga,
la mia uscita, dal torpore,
dalla vista, di ogni ruga;
foto nuova, vecchio splendore,
che sospende, la condanna,
rituffarmi, nel grigiore,
sospirando, all'illusione,
che m'inganna.
DA ‘NELL’ARIA E NEL FUOCO’
Luca Clementi |