per te farei qualunque cosa

di IRUKY HIWASHI
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Cap 5
 
Quando arrivammo i ragazzi si trovavano in un campo da calcio ai piedi di una collinetta. In quel momento si stavano allenando nelle loro super tecniche, ma si fermarono appena videro arrivare Victor.
Io mi nascosi in un angolo buio del campo per non essere vista, volevo accertarmi che le parole di Victor fossero esatte.
“Victor, sei arrivato finalmente !” esclamò un ragazzo dai capelli color verde acqua opaco e dai capelli color ambra.
“Si può sapere dove eri fini- ?” continuò, ma Victor lo interruppe.
“Perché che fretta c’è ?” e tutti lo guardarono basiti.
“Sei sicuro di stare bene?” chiese un altro ragazzo dai capelli castani, i quali ricordano il movimento dele vento.
“Rispondetemi” affermò lui serio.
“Dob-bi-a-mo-cer-ca-re-Cla-ra. Ca-pi-sci- le-mie-pa-ro-le?” disse in modo sarcastico un ragazzo dai capelli grigio-azzurri e dalla carnagione scura.
“Visto? Hai sentito?” disse Victor sorridendo.
“Forse ha subito un brutto colpo alla testa ed è impazzitto” disse un ragazzo dagli occhi e dai capelli marroni, tenuti all’in sù da una fascia azzura. Si zittì quando mi vide uscire dal mio nascondiglio o meglio, quando vide una figura incappucciata andare verso di lui.
“E questo chi-“ ma si interruppe quando mi abbassai il cappuccio.
“CLARA!” urlarono tutti contemporaneamente, escluso Victor ovviamente.
“Ciao, è bello rivedervi” dissi con tono calmo e loro mi guardarono sorpresi e felici.
“Ma come hai fatto a fuggire? Quando siamo entrati nella stanza dell’ospedale tu non c’eri, pensavamo che-” lo interruppi.
“Non preoccuparti, io sto bene ed il merito è tutto di Victor” dissi guardando Victor che arrossì leggermente.
“Cooooosa? Che intendi dire?” mi chiese il ragazzo dai capelli all’in su, curioso e io iniziai a raccontare quant’era successo il giorno prima.
 
>CALEB
 
“Sono molto deluso da te Caleb. Come ha fatto quella ragazzina a fuggire con tanta facilità?” Mi chiese mio padre con tono freddo e distaccato.
“Non era sola. Con lei c’erano anche altri ragazzi” dissi cercando di scusarmi, ma lui non volle sentire ragioni.
“E tu mio figlio, Caleb Stonewall ti sei lasciato battere da Clara e da dei marmocchi ?” mi disse e io non seppi più cosa rispondere.
“Mi spiace, la prossima volta non ti deluderò padre” dissi con tono deciso.
“Riportala qui, con qualsiasi mezzo e a quel punto le daremo una bella lezione, una di quelle che non nessuno potrebbe mai dimenticare.” Mi disse facendo un ghigno ed io annuì uscendo dallo studio.
E’ si sorellina ti sei cacciata nei guai. Non avrò nessuna pietà né per te e né per i tuoi amichetti.
 
 >CLARA
 
“Victor sei un eroe” esclamò il ragazzo dai capelli assomiglianti al movimento del vento, pieno di ammirazione nei confonti di Victor, il quale arrossì grattandosi la nuca.
“Non dite così che se no lo fate diventare un pomodoro” esclamò il ragazzo dai capelli verde acqua opachi ed io accennai ad un sorriso.
“Bè sappiamo molto di te, ma tu non sai nemmeno i nostri nomi. Io sono Jeane-Pierre Lapin, ma gli amici mi chiamano J.P.” Mi disse il ragazzo dai capelli all’in su.
“Piacere J.P.” gli dissi porgendogli la mano che lui strinse.
“Io sono Riccardo Di Rigo, il capitano della squadra di calcio” mi disse un altro seguito dalle presentazioni di tutti gli altri.
“Dunque tu sei Arion, tu Gabi, tu Riccardo, voi siete Wanli, Adè, Aitor, J.P, Micheal, Lucian, Subaru, Ryoma,Eugene e voi siete le manager Skie, Rosie e Jade” ripetei io facendo un po’ di fatica a ricordare tutti i nomi.
“Wow, hai una memoria incredibile".
“Dunque per il momento ti sistemerai a casa di Victor ?” mi chiese Gabi tornando serio e io guardai Victor che annuì.
“Bè, sì” dissi arrossendo senza darlo a vedere. Non ero abituata a ricevere tutte quelle attenzioni.
“Ma se non uscirai di casa non pensi che a qualcuno, potrebbero venire dei sospetti sul tuo conto ?” ci chiese Riccardo.
“Giusto, non ci avevo pensato” dissi perplessa. Ed adesso cosa faccio?
“Una soluzione ci sarebbe” intervenne Eugene e tutti ci girammo verso di lui.
“Ovvero ?” chiese Riccardo.
“Potrebbe iscriversi alla Raimon” disse, ma Victor scansò subito quell'idea.
“Non se ne parla, è troppo pericoloso e se poi la scoprono?” disse Victor mentre io continuai a riflettere sulla proposta di Eugene.
“Forse, non è un’idea poi tanto strana” esclamai e Victor si girò verso di me meravigliato seguito da tutti gli altri.
“Mio fratello non irromperebbe mai nella scuola, solo per venirmi a prendere e in questo modo nessuno avrà sospetti su di noi” dissi decisa e Arion appoggiò la mia affermazione.
“E inoltre ci saremo noi con lei e la proteggeremo per tutto il tempo” disse guardando Victor che infine cedette.
“E va bene, se la mettete così credo che si possa fare” disse, seguito dalle urla festose degli altri.
“Ti serviranno nuove scarpe, nuovi vestiti e ovviamente la divisa scolastica !” esclamò Jade entusiasta ed io annuì.
“Per questo non preoccuparti ci penseremo noi” concluse Skie sorridendo e io allora eslamai commossa:
“Vi ringrazio dal profondo del cuore” ero felicissima di sapere di essere circondata da tante brave persone e, dopo aver salutato tutti, tornai a casa insieme a Victor.
“Sai Victor, i tuoi amici sono davvero fantastici” esclamai sovrappensiero.
“Non sono solo i miei, da questo momento sono anche tuoi amici” disse sorridendo ed io annuì felice.

ANGOLO AUTRICE
Salvee
purtroppo non sono riuscita ad aggiornare ieri, ma stavolta non è stata completamente colpa mia. (credo e spero).
Il mio pc, essendo "un pò" vecchio, a volte non funziona ed infatti in questi giorni non riuscivo più ad accenderlo.
Comunque, alla fine, ce l'ho fatta!
Cosa ne pensate del capitolo? La storia vi piace o vi incuriosisce, almeno un pochino?
Baci

Iruky

 




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