FILO D'ARGENTO

di lclementi2
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FILO D’ARGENTO
 
Alberi potenti,
ecco il rito, che pronuncio,
tra i colori, degli assenti,
a quel giallo, non rinuncio;
alberi possenti,
ecco il torto, che denuncio,
rimarcate, i lineamenti,
perché fremo, nell'attesa,
dell'annuncio.
Che la voglia, sia reale,
come fulmini, e tempeste,
un incontro, naturale,
tra l'oceano, e le foreste;
che si accenda, l'intenzione,
la mia danza, con il fuoco,
e sia ampia, l'emozione,
la ragione, dorma ancora,
per un poco.
Perché mai, questa sorpresa,
questo male, immotivato,
come grandine, è discesa,
sul sorriso, che ha spezzato;
perché mai, questo pugnale,
se più forte, è il sentimento,
se il legame, viscerale,
traccia ancora, quel sottile
filo d'argento.
 
DA ‘NELL’ARIA E NEL FUOCO’
Luca Clementi




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