Addii…
Aiolia
x Shaka
One
– Shot
Angst
Traduzione
– Autrice: Leto_antenora
Shaka
- Notte
Ora,
mentre osservo la luna vorrei solo possedere un angelo e abbandonarmi
ad essa, volare ed essere tutt'uno con la sua luce... non è
tanto per quello che si trova lassù, lo so...
però
questa probabilmente sarà la nostra ultima notte...
Non
te lo dico mentre mi sdrai sull'erba e mi apri le gambe, non
è
necessario, non ho un motivo per informarti del fatto che domani a
quest'ora io sarò già morto e tu piangerai la mia
perdita... lamenterai amaramente questi momenti e ti rivelerai agli
dei con il comportamento orgoglioso che ti caratterizza...
Perdonami
Aiolia, perdonami per il silenzio che accompagna i miei gemiti prima
degli avvenimenti che incombono sul nostro futuro stroncato...
perdonami per non confessarti che l'ultima ora delle nostre esistenze
si approssima... e che il destino che le scriverà
sarà
crudele e irrefutabile...
non potremo nasconderci dall'ira degli dei... quegli dei maledetti
che sembrano deliziarsi del loro potere di manipolarci come vili
giochetti...
Posso
sfuggire ad esso.
Ma
non portarti con me.
Se
te lo dicessi ora cercheresti di convincermi a correre lontano dal
destino scelto per noi sin dalla nostra nascita? Sì, senza
dubbio lo faresti... vorresti rinascere con me in una diversa
esistenza... mi convinceresti, lotteresti
contro quello in cui ho sempre creduto, però... poi? Il
dolore, l'amarezza e il rimorso ci raggiungerebbero, la sconfitta
perseguiterebbe la nostra stirpe e presto o tardi la disgrazia
filtrerebbe nei nostri corpi pieni di vergogna... e allora, malgrado
ciò, morirei felice per essere al tuo fianco...
Mi
seduce la possibilità di un giorno in più fra le
tue
braccia...
E'
per questo che non posso dirtelo...
Perché
mi tenta troppo...
La
lacrime corrono silenziose sulle mie guance trattenendoti
dall'attenta esplorazione del mio corpo nella quale eri intento...
già sentivo le tue labbra premere contro il mio collo quando
la tua mano ha asciugato quelle gocce di sale liquido e le tue
pupille mi hanno interrogato...
No
Aiolia, non guardarmi con la necessità di una risposta in
quei
tuoi occhi, perché sai bene che non posso sopportarlo, che
ad
una sola delle tue domande parlerei e porrei fine con ciò
all'onore delle nostre esistenze, amore mio...
Distolgo
lo sguardo e ti rispondo con un sorriso... mi baci con dolcezza e mi
accarezzi i capelli... vorresti sapere... no Aiolia, non domandarmi,
non completare con una tristezza lacerante la mia, non fare del
nostro addio una sinfonia di lamenti... fammi dimenticare
ciò
che ci offre il fato con i tuoi baci e i tuoi sospiri... fammi cadere
nella danza carnale che gli dei da sempre praticano con gli efebi...
Per
favore non obbligarmi a trasformare questo in uno scambio di
lacrime...
Immergiti
in questo bacio che ti offro addolcito da un amore profondo e eterno,
non chiedermi da dove viene il colore salato che si regala in
cambio... semplicemente... semplicemente restituiscimi l'offerta come
sai fare tu, serrandomi fra le tue braccia e leccando le mie labbra
per portare la tua lingua fino all'interno della cavità
umida
custodita dai miei denti, mordi soavemente il labbro inferiore di
questa mia bocca, e ubriacami con tuo bacio...
Te
lo chiedo...
Ti
imploro...
Perché
questo è il nostro addio, e voglio decorare la luna con il
fiammeggiante rosso della passione accesa fra i nostri corpi,
desidero far scendere Venere in persona accompagnata da Eros e dallo
stesso Dioniso... invidiosi tutti e tre di quella passione sfrenata
che il tuo corpo offre al mio superando la stessa dea dell'amore... e
di certo nemmeno Ares, suo amante, potrebbe colmarla di amore come tu
fai con me...
Fallo...
Riempimi
dei mieli dell'Eliseo, confondi queste sensazioni premonitrici
facendomi credere che ci sarà un domani, Leo, un domani, te
lo
chiedo, un domani... che Apollo si impietosisca e mi tolga il dono
del vaticinio, desidero ingannarmi e credere che non avrò la
morte e la vendetta degli dei, che potremo rinascere in una terra di
speranza dove non esistano solitudine né
oscurità...
non saremo separati nelle tenebre, a un millimetro dallo sfiorarci,
sapendoci vicini ma incapaci di compiere il movimento che darebbe
tranquillità alle nostre anime...
Non
esiste peggior tortura.
Entrambi
ne saremo vittime.
E
con noi soffriranno qui cavalieri, quasi fratelli, che contemplavamo
giorno per giorno nelle loro case...
Tu
lo sarai... e questa sarà la maggior disperazione per la mia
anima, il credere che anche il tuo prezioso spirito sarà
sottomesso a quel tormento... non è giusto... ma poco
importa... a loro non importa... e noi dobbiamo vivere così,
soffrendo...
Per
questo desidero che almeno l'addio sia piacevole... mentre terminiamo
il bacio che ci soffoca e fondiamo i nostri alla luce della luna, la
bella Artemide che ci castigherà e ci presenterà
la
condanna... macchiamo quella che dovrebbe essere la legge con
l'unione dei nostri semi, sulla nostra pelle, dentro di noi...
Scherzando
e prendendo in giro quelli che dovrebbero essere il celibato e la
castità della vergine... poiché non
c'è forma né
regola che ci impedisca questa notte, la nostra ultima notte, mi
abbandono completamente a te, e ti permetto di esplorare più
in là di ciò che hai mai fatto, e mi permetto di
gemere
così forte che arrivi alle orecchie dello stesso Zeus...
Voglio
ruggire l'amore che sento per te!!
Un'ultima
volta...
Un'ultima
volta...
Ti
amo Aiolia...
Aiolia
- Morte
Non
c'è dove
guardare quando
ci rendiamo conto di ciò, semplicemente
l'energia non
esiste più e tutto si tramuta in... nulla... il vuoto giunge
alla nostra anima e rimane pieno... e non ci sei più... e
non
ci sei più... solo morte e desolazione nello scenario che ha
deciso di rimanere pieno di quest'anima... questa che non esiste
più... che è morta un attimo fa con un'esplosione
di
potere... una maledetta esplosione di potere...
Che
ti ha portato via in un lampo...
Shaka...
E
non capisco come gli dei siano tanto crudeli da permettermi di
continuare a respirare in questo istante, come hanno perduto tutta la
misericordia e mi lasciano solo rendere evidente il dolore in un
maledetto pugno... un accesso di rabbia accompagnato dalle mie
lacrime... ti ho conosciuto, Shaka, e ti ho amato... ti ho amato come
si ama una sola volta nella vita...
Dimmi
per favore... dimmi perché io... io... NON LO CAPISCO!!!!!!!
Non posso capirlo, non posso comprendere come mi abbiano straziato
l'anima in questo modo, con tanta crudeltà... queste sono
lacrime... le riconosco... uguali a quelle che ho versato quando
morì
mio fratello, però... più dolorose... tanto
profondamente dolorose da non poterlo sopportare, da intorpidirmi
l'anima stessa...
Shaka...
desidero morire al tuo fianco in questo momento... per favore...
uccidimi e portami con te in questo momento...
Per
questo vorrei poter avere un angelo e strappargli le ali e le piume
una ad una, mi piacerebbe detronizzare gli dei e segnarli con
l'angustia e la disperazione che mi hanno regalato... E si suppone
che io lotti per Atena? COME POSSO FARLO QUANDO TU SEI APPENA MORTO
PER LEI?? No Shaka, non mi adeguo e non progetto di cedere davanti
agli impegni e giuramenti divini... non posso accettare che ora non
sei nulla...
Non
posso...
Non
lo farò...
Ucciderò
chi ha macchiato il tuo corpo con le sue mani, annienterò
gli
dei stessi!!
Perché
ti amo...
E
se ti amo... non puoi essere morto...
No...
Non
sei morto...
NON
PUOI ESSERE MORTO!!!!!
Il
cuore si dissangua e duole, come se una maledetta spada si fosse
inchiodata lì, anche solo ricordare il tuo sorriso, il tuo
sorriso bello, eccelso... sentirti... le tue labbra, le tue mani, il
profumo del tuo respiro mentre tu... mentre io... noi... mentre eri e
ti facevo mio...
Fa
troppo male, mai... mai avrei creduto che perderti... che perderti
potesse fare tanto male... e forse è la tua maledetta
volontà,
però perché?? Perché hai deciso di
lasciarmi
solo? Perché...
Che
ho fatto di male?
Ora
non solo altro che un pezzo di dolore sommerso di ricordi e
oscurità... sommerso di amarezza! Che vengano, che godano
del
mio lutto mentre i ricordi accarezzano la battaglia persa della
solitudine che raggiunge le mie pupille lucide annegate in
smeraldi...
Shaka...
Mio
Shaka...
La
luna ci parlò stanotte; è per caso la vendetta
del suo
manto per il tuo essere molto più luminoso del suo smorto
pallore? Un sole ornato di perfezione, ecco cos'eri... eri...
no, non mi abituo a questa maledetta parola, tu non puoi appartenere
al passato, non puoi essere passato... DEVI ESSERE VIVO!!!
Perché
io possa amarti... perché tu mi ami... come stanotte quando
ci
siamo stretti un'ultima volta... quando abbiamo accarezzato le nostre
pelli e fuso i nostri corpi, quando abbiamo completato l'abbandono e
anche tu mi hai fatto tuo...
Shaka...
mi sto dissanguando in vita... sto morendo in ogni millimetro del mio
corpo... non voglio, non voglio che l'oscurità fiorisca
nella
tua esistenza...
Shaka...
Mio
Shaka...
Mi
hai abbandonato...
E
lo sapevi... maledetto, lo sapevi!! Stanotte, mentre fondevamo i
nostri corpi sotto il manto stellato del cielo notturno tu
già
conoscevi questo disegno... il fato maledetto ti regalò
quella
visione futura della realtà e ti rese cosciente di
ciò
che sarebbe successo in questo tempio... e l'hai taciuto... per
questo sono furioso... COME HAI POTUTO NON DIRMI NULLA???
Come?
Shaka...
ci stavamo dicendo addio... tu lo sapevi... e non mi hai dato la
possibilità di decidere se abbandonarmi fra le braccia del
genio della morte prima di te... o se portarti lontano volando in una
nube di apparenza che avrebbe ritardato la nostra distruzione
però
avrebbe reso più profondo il precipizio e più
violento
il crollo...
Mio
amore... mio tutto...
Shaka...
sto morendo... proprio ora, mentre trascrivi le tue ultime parole e
le mie lacrime cadono furiose mascherando il dolore che non posso
controllare con la rabbia... proprio ora sono morto perché
la
poca luce che fu data alla mia anima quel giorno in cui ho osservato
la tua sagoma sostenere il mio corpo contro un titano si è
estinta crudelmente e ingiustamente...
Che
dio può valere la tua vita?
Ora
è questione di tempo... rovescerò l'ira e il
dolore
contro gli assassini, incolperò l'amico che non mi ha
permesso
di entrare nei giardini che scegliesti come sepolcro... mi
arrabbierò
e mostrerò il ruggire potente del leone scarno nel
più
profondo degli artigli sanguinanti del dolore gorgogliante e odio,
intenso e nero venuto dalle piaghe aperte dentro di me...
Shaka...
Siamo
condannati...
FINE
Note
fondamentali:
Tradurre
questa cosa è stato difficilissimo per vari motivi:
-non
avevo a disposizione un vocabolario come si deve ma solo uno piccolo
-questa
fic è quasi una poesia. Trasmette immagini, sensazioni...
renderla in un'altra lingua più che una traduzione
è un
vero sacrilegio
-questa
storia, per quanto bella, ha uno stile che, secondo me, lascia un po'
a desiderare. Mi spiego meglio: l'ho amata da subito per ciò
che riesce a trasmettere, per una certa disordinata perfezione, ma lo
stile della scrittura vera e propria non
è il mio
preferito. Troppi puntini, innanzitutto. E tradurre con tutti quei
puntini in mezzo mi ha messa un po' a disagio^^
Ok,
in fondo se ho accettato di tradurla è perché ho
creduto di potercela fare... che grande sbaglio mi ha fatto fare il
mio orgoglio! Ma ormai ho fatto la fatica di tradurre e quindi l'ho
pure postata... e se fa pena è solo colpa mia.
Inoltre:
-l'autrice
aveva messo 'lemon' fra gli avvertimenti. Io onestamente di lemon non
ne vedo. Cioè, un pochino di sesso c'è, ma non
ditemi
che questo è grafico!
-ho
lovvato tanto i riferimenti alla mitologia per com'erano fatti, e il
riferimento a quando si salvano la vita in Episode G mi ha
definitivamente conquistata (quel manga sta diventando una vera
malattia per me... è quasi il primo che io abbia comprato e
di
certo l'unico di cui io possegga più di un numero. Okada sta
diventando il mio mito, ovviamente insieme a Kurumada *i fan della
serie classica la uccidono*)
Scusate
dello sbrodolamento che non c'entrava nulla^^
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