Eccomi
qua di nuovo a tormentarvi!
Innanzitutto
ringrazio infinitamente tutti coloro che seguono questa storia, e in
particolar modo due persone (che hanno commentato il precedente
capitolo):
Francy_remus
TINAX86
Grazie
mille davvero ragazze!
Spero
che anche questo capitolo vi piaccia!
Un
abbraccio ed un saluto a tutti!
-Benvenuto-
Lucius
non era in grado di sopportare oltre le grida di sua moglie, che gli
arrivavano alle orecchie dolorosamente attraverso la porta.
Gli
regalavano una sensazione di impotenza, poteva solo riempirsi di
quelle urla, che raggiungevano il cuore facendolo ora arrestare, ora
correre, ora titubare.
Sarebbe
impazzito di certo, questo pensava il povero Malfoy mentre si decise
ad alzarsi dalla sedia solo per percorrere meccanicamente lo spazio
che si affacciava sulla porta.
Avanti
e indietro, avanti e indietro.
Un
grido più potente lo scosse di terrore.
E
si decise ad urlare esasperato:
-Winky,
vuoi dirmi che diavolo sta succedendo!?- le vene del collo di lui
erano così visibili che la povera elfa si avvicinò non
senza tremare da capo a piedi.
-Signor
Malfoy, padrone, c'è stata una complicazione col parto, ma io
ora deve andare dentro per aiutare, mi scusi padrone, signor Malfoy.
La
voce acuta e pigolante del piccolo esserino usciva frettolosa e
incerta, e le sue parole furono in grado solo di far aumentare in
maniera vertiginosa l'ansia e l'impazienza dell'uomo che ora guardava
Winky con un misto di paura e rabbia.
-Corri
allora! Vai, sbrigati per l'amor di Merlino!- la calciò dentro
Lucius, mandando l'esserino a cozzare contro la porta.
-Io
va signore, io va subito!- disse frettolosamente l'elfo.
La
porta si aprì e si richiuse velocemente, in maniera così
improvvisa che l'uomo non riuscì a rubare neanche un
dettaglio, qualcosa, che gli permettesse di tirare un sospiro di
sollievo.
Dopo
diverso tempo nel quale Lucius valutava l'idea di irrompere nella
stanza in barba a tutte le tradizioni e alle richieste di sua moglie,
la piccola elfa comparsa precedentemente, affacciò la
testolina, con i grandi occhi resi ancora più enormi dalla
felicità.
-Signor
Malfoy, padrone, il bambino sta bene, signore-
Lucius
barcollò un po', per poi cadere, con sospiro sfinito, seduto.
Un
bambino, il suo bambino, il primogenito che aveva sempre sognato.
Poi
una cosa nella frase dell'elfa lo colpì, un dettaglio che
doveva esserci.
-Narcissa-
esalò spaventato in direzione dell'elfa domestica che lo
osservava timorosa dal basso- come sta mia moglie? -
Non
aspettò la risposta del piccolo esserino che aveva aperto
bocca per rassicurarlo, ma entrò spalancando la porta e
fendette la stanza con poche falcate impazienti.
Sua
moglie era sul letto, sfinita ma...
Non
l'aveva mai vista così felice.
Teneva
fra le braccia il loro piccolo bambino, che si agitava piano mandando
mugugni infastiditi.
Lei
piangeva di gioia, e continuava a ripetere un nome, come una
cantilena.
-Draco,
il mio bambino- una, due, tre volte, e ogni volta che quella frase
usciva dalla sua bocca sembrava rendere tutto più reale,
facendola ridere tra le lacrime.
Lucius
era rimasto vicino al letto, a riempire i propri occhi di
quell'immagine, l'avrebbe conservata per sempre.
-Lucius,
tesoro, guardalo, non è perfetto?Non è il bambino più
bello che tu abbia mai visto?- disse lei richiamandolo vicino a lei.
Lui
prese il pargolo che sua moglie gli porgeva, lo strinse al proprio
petto titubante e lo guardò.
Aveva
ragione.
Lucius
non amava i bambini, li aveva trovati sempre piuttosto
raccapriccianti, ma il suo bambino, pensò con orgoglio,
era straordinario.
Aveva
l'aspetto di una minuta bambola di porcellana, con dei ciuffi di
capelli biondissimi che ricoprivano piccole porzioni di quella
delicata testolina.
L'uomo
ridacchiò, guardando sua moglie, che ricambiò lo
sguardo confusa.
-E'
un perfetto Malfoy, guarda come ci ignora bellamente-
La
frase fece ridere anche sua moglie.
Il
piccolo Draco infatti sembrava non prestare alcuna attenzione ai due
genitori, girando la testolina da una parte e dall'altra, con gli
occhi chiusi.
Lucius
era sicuro che quando l'avrebbe aperti sarebbero stati il perfetto
connubio tra il colore glaciale di sua moglie e quello più
caldo dei propri, probabilmente avrebbero avuto le stesse sfumature
del mare d'inverno.
E,
prima di stampare un delicato bacio sulla fronte del bimbo, l'uomo
sussurrò piano una frase, a poca distanza dal viso del nuovo
arrivato:
-Benvenuto
nella famiglia Malfoy, piccolo Draco-
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