Ten things I know about you

di M4RT1
(/viewuser.php?uid=145684)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ten things I know about you

#1 - Nonostante tutto, Teddy è più ansiosa di Henry

Fluff | Slice of Life | 479 words




"Va tutto bene, Henry. Respira. Sta' tranquillo."

Henry avrebbe dato qualsiasi cosa per poter assistere a uno dei suoi stessi interventi. Per uscire dal suo corpo addormentato e sedersi in galleria a guardare sua moglie urlare ordini con la foga che metteva in certi litigi, oppure muoversi avanti e indietro per tutta la sala fino a essere mandata via, magari da Cristina Yang.

Ovviamente non l'avrebbe fatto con cattiveria. Sarebbe stata solo una piccola vendetta per tutte le volte che Teddy aveva proiettato su di lui la sua ansia e lui, da bravo marito e paziente, non le aveva fatto notare che il fatto che lei avesse paura e fosse agitata non volesse dire che anche lui si sentisse necessariamente così.

Come quel giorno, ad esempio. 

"Va tutto bene, Teddy."

Glielo aveva ripetuto almeno dieci volte - va tutto bene, è tutto okay, sono tranquillo - ma lei continuava a fare avanti e indietro dalla sua stanza al corridoio, in attesa che qualcuno facesse capolino per recuperare Henry e portarlo in sala operatoria. 
Dove, per inciso, anche lei sarebbe stata presente - almeno fino a quando qualcuno non avesse deciso diversamente. Non che lui l'avrebbe mai cacciata, se fosse stato un chirurgo: probabilmente avrebbe trovato i deliri di sua moglie perfino divertenti, se non avvenissero sempre in momenti in cui era troppo impegnato a non preoccuparsi per trovare allegro il fatto che Teddy gli stesse nuovamente ascoltando il cuore.

Ad ogni modo, lui la lasciò fare come sempre. Dopotutto, il profumo che portava quel giorno era buono e i capelli gli facevano il solletico sul collo. E poi c'erano le sue mani, così leggere, e lo stetoscopio non era nemmeno così gelido. 

"Sei tachicardico. Forse non dovresti operarti."

"Sei davvero una moglie ansiosa. E forse sei tu a non dover operare."

Teddy sorrise forzatamente. Era davvero una moglie ansiosa, più di qualunque altra persona avesse mai incontrato. Il ché era strano, considerando quanto fosse brava e sexy e sicura di sé quando indossava guanti e camice. 

"A che pensi?"

In quel momento però, seduta sul bordo del letto, non sembrava per niente brava e sicura di sé. Era solo spaventata. E Henry, per l'ennesima volta, sentì lo stomaco chiudersi al pensiero di essere la causa di quell'espressione spaurita e degli sforzi che sua moglie faceva per sorridergli. E si disse che, anche se aveva le vene piene di calmanti e si sentiva gli occhi pesanti per i medicinali pre-anestesia, aveva il compito di tranquillizzarla. O almeno di provarci. Così ghignò.

"Penso ai tuoi occhi" le disse. "Sono belli anche quando sei preoccupata."

Teddy si aprì nel primo vero sorriso della giornata. "E tu sei cretino anche sotto sedativi" ribatté, accarezzandogli i capelli. "Rilassati, adesso. Stiamo per andare."

Mentre chiudeva gli occhi, respirando profondamente per l'ennesimo controllo della sua moglie-dottoressa apprensiva, Henry si disse che non avrebbe potuto chiedere nulla di meglio che lei.


 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3404494