Rebirth

di Recchan8
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"Scommetto che non sai perché il tramonto è rosso. La luce è formata da molti colori e il rosso è quello in grado di arrivare più lontano".
Quella volta il tramonto di fronte a loro era più rosso del solito.

-"Ce l'avevi promesso, non ricordi? Continuate pure a scappare, io sarò sempre pronto a riportarvi indietro"- disse improvvisamente il ragazzino biondo.
Il ragazzo dai capelli rossi scosse la testa incredulo e le sue labbra si inarcarono in un sorriso.
-"L'hai memorizzato?"- domandò Roxas divertito.

 

La prima cosa che sentì fu il suo braccio. Provò a muovere le dita della mano; dopo qualche tentativo gli risposero. Quando aprì gli occhi notò che era sdraiato supino su una superficie fredda. Il soffitto celeste e lucido non gli diceva niente, non riusciva a capire dove fosse capitato e come ci fosse arrivato. Si alzò lentamente in piedi massaggiandosi la testa. Gli faceva malissimo, era come se avesse preso una tremenda botta. Si toccò la testa in vari punti per cercare una qualche traccia di sangue o di dolore superficiale, ma non trovò nulla. Quando poi si guardò intorno notò che in quella stanza, oltre a lui e a uno strano macchinario simile a un enorme computer, c'erano altre quattro persone, anch'esse sdraiate sul pavimento e ancora prive di sensi. Con suo grande stupore si rese conto di conoscerle tutte; del resto aveva passato gli ultimi undici anni avendoli intorno.
Non ebbe il tempo di avvicinarsi al ragazzo in camice bianco coi capelli grigio-azzurro che qualcos'altro aveva attirato la sua attenzione: di fronte a lui c'era un ragazzo dai capelli rossi. Indossava un soprabito nero e aveva la sua stessa faccia stupita. Fece qualche passo verso il ragazzo, e notò che quella figura stava copiando tutti i suoi movimenti. Tese una mano di fronte a se e finalmente capì: quella che aveva davanti era un'ampia finestra di vetro e il ragazzo che lo stava imitando era proprio lui. Si avvicinò ancora di più e con sua enorme sorpresa vide che i segni viola sotto gli occhi erano scomparsi. Si passò un dito sugli zigomi e sorrise.
-"Ho vinto io, Lea"- disse Axel.

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE
E anche "Rebirth" si è conclusa, riallacciandosi a una scena del gioco "Dream Drop Distance". Niente accade mai per caso ;)
Questa non è l'ultima fanfiction della serie, per cui stay tuned <3
Grazie a tutti per aver letto "Rebirth" :>
Alla prossima! ^^

 





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