Non è mai un addio

di Jordy Klein
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“..Portati via le tue valigie, il tuo sedere tondo, i tuoi caffè.
Portati via i fiori finti, la tua faccia, la tua gelosia,
vai via, portati lontano da me.
Portati via tutto questo amore che non è mai amore..”

 

 

 

 

-Credi fosse facile?Tu eri così scontrosa e arrabbiata.. qualsiasi cosa facevo non ti andava bene, ci litigavamo anche per stupidaggini assurde..-

Le lacrime stanno fuggendo via dalle mie iridi, non ne vogliono sapere di restare, hanno quasi bisogno di scivolare via da me..ed io mi sento vuota e fragile, e la tua mano sul mio zigomo non fa che gettarmi inconsapevole in quel sentimento ripiegato .

-Come potevo dirti che eri importante per me..se ogni tuo gesto mi dimostrava che per te ero quasi un peso?-

Tu..tu che eri indeciso per colpa dei miei gesti, delle mie parole?

Ma come credevi mi potessi comportare ?

Le tue spasimanti non mi lasciavano molto altro da fare..

-Io?Io ero ad allontanarti? E tu? Con la lotta al centro della tua vita e per contorno 4 ochette prive di cervello?-

-Eri davvero convinta che mi importasse qualcosa di loro?Avanti Akane..se ne avessi desiderata anche solo una me la sarei fatta..che dici?-

Il tuo tono così duro, le tue parole strane , il tuo linguaggio è maturato di pari passi col tuo corpo..ora più slanciato e diafano.

O Kami..non ce la faccio più..non reggo tutto questo..

Mi alzo di scatto liberandomi dalla tua “presa” e schivando i tuoi occhi neri, mentre raccolgo la cicca ormai spenta a terra e la getto giù dal parapetto.

NON DEVO CEDERE..IO NON DEVO CEDERE..

Anche se fosse vero.. anche se mi avessi realmente amato, ora comunque cosa cambierebbe?

-Va bene..adesso abbiamo chiarito, puoi andartene, sai bene dove è l’uscita-

-Dio Akane.. ora perché stai facendo così?Non sei cambiata affatto, sei rimasta la solita testona con la vita larga.-

Sorrido, stai mirando ai ricordi forse per farmi sciogliere?

Mi volto di nuovo verso la tua figura , ora ti sei alzato pure tu e posso ammirare la luce della luna che fioca si immerge nell’ebano dei tuoi capelli , il tuo sguardo è furioso eppure amareggiato..ma al contempo c’è qualcosa che non riesco a decifrare..

Pagliuzze dorate ti circondano le pupille facendole brillare in modo incandescente..cosa stai cercando di dirmi?Parla per carità Ranma..parla o vattene via.

-E ora perché ridi?-

-Perché neanche tu sei cambiato tanto Ranma..guardami, credi che io non ti amassi?Ti sbagli  forse…perché io sono scappata via proprio da questo: da un sentimento che vedevo già morto prima che iniziasse realmente ad esistere..sono fuggita via dalle tue assenze, dal vuoto che mi procuravi con la tua indifferenza..dal dolore. E ora tu credi di poter tornare così e con due paroline spazzare via tutto l’inferno che ho dovuto subire a causa tua?Cosa vuoi Ranma..il perdono? Prenditelo , è tuo, ma non chiedermi ora di essere amici perché è qualcosa di impossibile..almeno per quanto mi riguarda.

Ti osservo stringere i denti come un cane a cui viene stretta la coda, il tuo viso è come un ringhio mentre ignori forse il vero significato delle mie parole..

-Non hai capito nulla..-

Scuoti la testa e in un attimo non capisco più dove sono, con chi sono e cosa sto facendo.

Mi hai braccato con le tue mani e ora la tua pelle ruvida e rosea, morsi di labbra avide, è spalmata sulla mia bocca.

Esterrefatta assisto al nostro primo vero bacio, mentre affondo le mie mani nelle tue spalle.

 

 

 

 





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