SPRING FESTIVAL
- "Sam chiudi quella
finestra!"
la luce mi infastidisce,
credo che la febbre stia salendo ancora. Abbiamo lavorato senza sosta
oggi, sono le tre del pomeriggio ed è dalle 5 del mattino che
siamo in piedi per delle dannatissime ricerche! Dieci ore inchiodati
sui libri, puro divertimento direi!
Chiudo il libro senza
mettere un segno sulla pagina dove sono arrivato a leggere
- "Dean! Ora bisogna
rileggerlo da capo!"
Come se toccasse a lui
rileggerlo!
Lo ignoro e mi butto sul
letto disfatto e cigoloso massaggiandomi lo stomaco, qualcosa non va
nel verso giusto. Ormai è da qualche giorno che non mi sento
bene, probabilmente si tratta di stanchezza, avrei bisogno di un pò
di riposo. Gli occhi bruciano, la pancia fa sempre più male e
sto sudando freddo. No, direi che c'è proprio qualcosa che non
va.
Sam sembra accorgersene
perchè si precipita verso di me
- "Dean stai bene?"
- "Alla...grande..."
Mi guarda divertito, che
fa io sto male e lui si diverte??? Fratello infame.
Mi indica la torta sul
tavolo, o meglio quello che ne resta.
- "Ti sei preso una
indigestione!"
E ride, ma che cazzo
ride??? Mi rialzo dal letto barcollando, gli tiro una spinta per
farmi largo e mi dirigo il più velocemente possibile verso il
bagno. La mia velocità non premia però, per quanto
veloce abbia cercato di andare gli vomito addosso e crollo a terra.
- "Ok mi sa che non è
la torta."
mi dice schifato, già
lo credo anche io. Non riesco a rialzarmi, mi ritrovo a rantolare per
terra con le mani sopra la parte bassa della pancia.
Sam sembra decisamente
preoccupato. Con la maglietta ancora sporca di quello che gli ho
rigurgitato addosso si accuccia e preme dove tengo la mano. Maledetto
Sam!
Lancio un urlo di dolore
evitando comunque di prenderlo a male parole.
- "Dean probabilmente
hai un attacco di appendicite."
- "Nooo...ma
che...cosa dici? Non ho...l'appendicite!"
protesto senza troppa
enfasi.
- "Mi metto dei
vestiti puliti, mi lavo e ti porto in ospedale."
Evito di protestare
ancora, se parlassi rischierei nuovamente di vomitare.
Non riesco a stare in
equilibrio, anche da terra vedo la stanza girare.
Sam esce dal bagno con un
paio di jeans e una maglietta...Mia, sembra Mister Maglietta
Aderente.
- "Sam togliti...la
mia...maglia...subito..."
- "Oh certo come sei
minaccioso!"
Si avvicina restando
comunque a debita distanza, l'infame ha paura che gli vomiti ancora
addosso.
Mi tira su delicatamente e
cerca di farmi scendere dalle scale, lo fermo a metà scalinata
- "prendi...un
sacchetto...se la mia...piccola si sporca...me la prendo...con te"
Mi guarda malissimo, mi
lascia nelle scale e corre in camera. Torna pochi secondi dopo con un
sacchetto. Me lo mostra sfoggiando un sorrido a 32 denti forzato al
massimo e mi carica in macchina per portarmi all'Ospedale più
vicino.
Arriviamo in Ospedale e il
dolore ha preso il sopravvento su di me, le fitte sono sempre più
forti e non riesco a respirare bene. Non ci fanno attendere neppure
qualche istante, una vecchia infermiera chiama immediatamente un
medico che mi chiede cosa ho. Ma dove diavolo siamo andati??? Ma
non lo vede come sto???
Per sua fortuna non riesco
a rispondere, parla Sam al mio posto. Gli descrive brevemente cosa è
successo e pure lui si mette a toccarmi dove mi fa male, ma che è
un vizio dannazione???!!! Spiega a Sam che si tratta di un
attacco di appendicite, che culo! Devono operarmi
immediatamente. Riesco a lanciare un'occhiata rassicurante a mio
fratello prima di venire portato in sala operatoria.
Mi distendono su un
lettino duro e freddo. Intorno a me il medico e gli assistenti
cominciano a prendere gli strumenti chirurgici. Ehi un momento che
diavolo vogliono fare??? Sono sveglio!
Alzo una mano
sventolandola davanti alla faccia di un assistente
- "Vi
siete...dimenticati qualcosa"
dico nella speranza che mi
abbiano sentito.
- "Oh no Winchester,
non mi sono dimenticato niente."
Winchester??? Perchè
mai il chirurgo conosce il mio cognome??? Sam non gli ha dato il
nomitavo falso??? Sì, gli ha detto Dean DiNozzo se non mi
sbaglio.
Il medico si volta verso
di me e sorride. Oh no cazzo no! Riconoscerei quel sorrido
ovunque credo. Non mi ci vuole un intelligenza aliena per capire di
chi si tratta...
- "Ala...stair...ma
che cazzo...vuoi???"
Cerco di sollevarmi dal
lettino, non riesco a muovermi. Giusto, che stupido mi ha
immobilizzato. Certo però poteva anche risparmarsiela
questa, messo come sono non riesco manco a parlare! Riesco
comunque ad alzare leggermente la testa, giusto per vedere le cinghie
che mi tengono legato al tavolo operatorio.
- "Ala...andiamo...ma
non hai...altro da fare???"
ironizzo sbuffando.
Maledizione a Sam lui e
la sua mania degli Ospedali!
Prende in mano un bisturi
e mi scopre la pancia. Cerco con la poca forza che mi è
rimasta di slegare le mani, tentativo inutile.
- "Attacco di
appendicite eh?"
- "Vaffanc...ulo."
- "Dovresti
ringranziarmi Dean, ti sto facendo un favore."
- "Mi fai
da...chirurgo perso...nale?"
Dean non dargli idee
del cavolo per favore!
Sorride...Lo prendo come
un sì. Perfetto!
Gli assistenti formano un
semicerchio, ovviamente sono posseduti anche loro. Non fanno niente,
due di loro si limitano a venire dietro di me, suppongo per
controllarmi. Come se potessi muovermi! Ho un attacco di
appendicite cazzo!
Alastair accende una delle
luci della sala operatoria, indirizza il fascio verso la pancia.
Credo che la febbre stia
salendo ancora, sento la fronte imperlarsi di sudore. Apro e chiudo
gli occhi lucidi cercando di concentrarmi su Alastair.
Si avvicina lentamente con
il bisturi in mano, il
dolore non mi consente di fare molto ma cerco ugualmente di liberarmi
giusto per non rendergli le cose troppo facili!
- "Dean non muoverti,
rischio di farti male!"
Prende anche per il
culo!
Tengo la testa sollevata
per poterlo guardare in faccia, lo guardo con disprezzo.
- "Vaffanculo."
Dovrai sudartela per
bene caro il mio Ala, non ti darò alcuna soddisfazione, dovrai
usare la forza.
Nonostante le gocce di
sudore che mi fanno bruciare gli occhi, l'addome in fiamme e la gamba
intorpidita strattono di più le cinghie impedendogli di
toccarmi.
Mi sento un emerito
idiota, cosa credo di fare in queste condizioni??? Non posso
difendermi, per quanto posso andare avanti e lottare ancora?
Fino a che non crollo
stremato.
Alastair ha sempre il
bisturi in mano, lo appoggia sopra la pancia, sento la punta del
coltello sulla mia pelle gelida ma ancora non fa pressione.
Mi guarda con quel suo
maledetto sorriso e mi dice:
- "Dean ti conviene
stare fermo, potrei sbagliare accidentalmente"
- "Fot...titi..."
Insisto nel combattere
ugualmente fregandome di tutto, degli altri demoni dietro di me. Le
mie possibilità sono pari a zero in questo momento tanto vale
provarci no? Ci provo e tiro le cinghie più forte che posso.
Si spazientisce, vedo il
suo volto leggermente adirato. Che diavolo ti aspettavi? Che me ne
rimanessi fermo immobile mentre giochi a L'Allegro Chirurgo su di
me???
Probabilmente credeva che
le cinghie bastassero a farmi stare immobile.
- "E va bene Dean
come vuoi."
Alza un braccio, sento
qualcosa afferrarmi i polsi e le gambe e inchiodarmi al lettino. Una
morsa.
Tento di sollevarmi ma la
stretta invisibile di quel bastardo è troppo forte e adesso
riesce a tenermi fermo del tutto.
Senza quasi rendermene
conto sento la pelle lacerarsi sotto lo strumento chirurgico. Cerco
di non farmi tradire, stringo forte i denti e deglutisco per non
farmi uscire neppure un lamento.
Devo però poggiare
la testa sul tavolo, tenendola sollevata il senso di nausea torna a
tormentarmi e rischio di perdere conoscenza: in questo modo avrebbe
il campo completamente libero.
Incide fino in profondità
ed estrae lentamente la lama. Ma sì prenditela con calma
miraccomando!
Toglie il coltello ma ci
mette le mani, le sento aprire la ferita che mi ha procurato. Il
dolore mi costringe a lamentarmi. Trattengo a stento un grido. Cerco
un'ultima volta di dinemarmi senza esito. Sembra che più tenti
di liberarmi più la morsa si faccia forte. Deve essere un
trucchetto di questo bastardo.
I miei muscoli si
irrigidiscono. Alastair sfila una mano dalla ferita.
- "Buono Dean fai il
bravo"
mi dice poggiando la mano
sul mio petto tenendomi premuto contro il tavolo operatorio e
stringendo con l'altra qualcosa, credo proprio l'appendice e quasi mi
sbriciolo i denti da quanto li sto stringendo.
Alastair osserva le mie
reazioni. Ride. Quella merda di sorriso te lo toglierò
dalla bocca Alastair te lo giuro!
Stringe più forte,
continuo a ripetermi nella testa che non devo urlare, non devo. Urlo.
- "Oh ti faccio
male?" ironizza.
- "Fanculo!"
Sento la sua mano muoversi
dentro di me e qualche risata dei demoni dietro alle mie grida di
dolore.
Ansimo cercando di
controllare la respirazione, tutto inutile. Il sudore ormai mi
impedisce anche di vedere bene, la fronte è completamente
fradicia e la mia estensione vocale sta arrivando al limite facendomi
assomigliare ad un cantante tenore.
Smetto di urlare a poco a
poco come estrae la mano, tiene qualcosa al suo interno. Che cazzo
mi ha tolto???
- "Meglio di un vero
chirurgo vero?"
ammicca.
Presumo si tratti
dell'appendice.
- "Sei
un...figli...io di...putt...a...na"
riesco a dire tra gli
affanni.
Si avvicina con le mani
sporche del mio sangue e mi accarezza la fronte, lo allontano
spostando la testa
- "Non
mi...toc...care"
dico nervoso.
Ride. Riprende la testa
tenendomela bloccata, poggia ancora la mano sulla fronte.
Perdo conoscenza.
Quando mi sveglio sono
dentro una stanza con una flebo attaccata al braccio.
Al mio fianco vedo Sam.
-
"Sam...Sam...Alastair..."
lo avverto cercando di
sollevarmi. La testa mi gira come una mongolfiera tanto che devo
ridistendermi.
Sam mi poggia una mano
sulla spalla. Sorride
- "Dean sta
tranquillo...Va tutto bene...Il dottore ha detto che ti hanno preso
in tempo, stavi entrando in peritonite ma adesso stai bene. Domani
torniamo a casa Dean, passeremo l'inizio della Primavera da Bobby,
quell'aria ti farà bene."
No no Sam che cazzo
dici? Alastair! E'qui dannazione!
Poso la mano al fianco,
sento la garza tra le dite. Pulsa un pò ma non sento proprio
dolore.
Cerco di parlare, di dire
a Sam quello che è successo ma vengo interrotto dalla porta
che si apre. Il chirurgo posseduto da Alastair. Allungo una mano
verso Sam tentando di stringergli un braccio.
- "Chri...stus"
almeno Sam capirà.
No, mi guarda ridendo scuotendo la testa.
Il dottore si avvicina a
me, sorride. Lo guardo bene in viso, non è quel sorriso. Non è
Alastair. Mi volto verso le mie mani e le trovo a posto, nessun segno
di cinghie.
E'stato soltanto un
incubo.
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