Solitudine

di Rumyantsev
(/viewuser.php?uid=134263)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Solitudine
 

Le ferite bruciano mentre la pelle si rigenera, frustata dal vento freddo. Kyoko giace immobile tra i suoi capelli rossi, così simili al sangue che non ha versato…
Entra dentro me, viscida, e divorami. Prendimi il cuore, lo stomaco, squarciami il petto e distruggi tutto ciò che ho. Nutriti delle mie lacrime e feriscimi. Mozzami il respiro, spezza le mie ossa, sporcati con il mio sangue e sporcalo di te. Bruciami lentamente, sino a che le mie grida di dolore si spegneranno e di me non resterà che cenere. Oh, solitudine.
«L’unica felicità, Kyoko», sussurra Mami, sulle sue labbra, «che la vita ci concede, è la morte». 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3407877