Il tempo scorre, scappa, si fa inseguire. Non vuole farsi prendere e continua ad accelerare.
Il cuore lo rincorre. Batte, freme, pulsa, impazzisce! Ma non basta: non può raggiungerlo.
La frenesia depreda e conquista. Non c’è pietà, solo miseria. Non lascia spazio: non c’è spazio.
I pensieri si ammassano, affollati. Non c’è spazio.
È un campo arido, il sole non sa più scaldare e la danza della pioggia è solo il pianto del cielo.
Questa pioggia non è più pioggia. Fa freddo. Non c’è spazio.
Martella nella mente: insiste! Si ripete, confonde, grida ed aggredisce.
Non c’è spazio. Non c’è spazio. Non c’è spazio.
Non ci si può ritirare dalla partita.
Il nemico è invisibile. Il nemico è infido, sa bene che armi usare.
Trema, piangi, urla! Lacera la pelle con l’ombra straziante del dolore.
Nasconditi, soffoca, annega. Le membra sono stanche, non c’è nulla da rincorrere.
Inizia; la ritirata non è contemplata. Sta al gioco.
Il tempo corre, continua a scappare e non vuole saperne di fermarsi.
È la resa dei conti che bussa alla porta una volta ancora.
Preparati soldato, nessuna guerra si vince da sola.
C’è un’unica regola in questo gioco.
È un circolo vizioso. Questa scacchiera vuota ha le sue leggi:
Non c’è spazio. |