5° capitolo
Lui continuava ad avvicinarsi…Ma come ogni bella storia il
bacio doveva essere sempre interrotto!
Si aprì la porta e indovinate chi comparve?Ma niente poco di
meno che…Edward!Proprio lui!
“Stevy?Antonella?Ma che…Che cosa ci fate
lì a terra?”
“Ed!?Ma,ma,ma,ma,maaaa!!!Cosa ci fai tu
qui!?”,domandò Steve.
“Sono solo venuto a riderti la bici che ti avevano
fregato!L’ho trovata lì
abbandonata…Ehi,ma…Aspetta…Ma hai su
un tutu!!AHAHAHAH!!!CHE RIDERE!!!UN TUTU!!!”
“PIANTALA DI RIDERE!!”
Subito dopo questa affermazione Steve ricevette in pieno viso uno
schiaffone di Antonella.
“Ehi tu!Ma cosa ti è
preso!?”,replicò Steve.
“Hai cercato di baciarmi. Ecco perché ti ho
schiaffeggiato. Logico no?Io sono una divina. Mentre tu…Tu
sei solo un povero novellino.”
“Però tu non hai mica cercato di
scansarmi!”
“Volevo solo vedere fino a che punto ti saresti spinto. Tutto
qui.”
“Ho capito…Beh,il mio allenamento è
finito. Vado a cambiarmi.”
E Steve andò negli spogliatoi.
“Certo che sei proprio una st****a.”
“Che cos’hai detto?”
“Quello che hai sentito. E non ripeterò.”
L’atmosfera si faceva pesante. Terribilmente pesante. Edward
capì che forse quello che aveva detto era di troppo,anche se
aveva ragione.
Rimasero a fissarsi per un po’. Poi Steve ricomparve.
“Ed,andiamo?”
“Va bene…”
“Ciao Antonella…E grazie…”
La ragazza in quel momento si sentì strana.
Perché quel novellino non l’aveva trattata male
dopo quello che lei le aveva detto?Se n’era andato dicendo
solamente due parole…”Ciao e grazie”.
Intanto per la strada…
“Scusa Stevy,ma perché non le hai risposto a
tono?”
“Non mi andava…”
“Ma così crederà di poter fare quello
che vuole!”
“E faglielo credere.”
“Ma Stevy!”
“Che cosa c’è Ed?Non ho fatto mica
apposta a caderle sopra. Solo che magari mi è sfuggita la
situazione. Certo,la sua non era una risposta molto
cortese,però…”
“Però?”
“Io non credo che Antonella sia una ragazza superficiale.
Secondo me…Se si comporta così un motivo
c’è…”
“Ma come siamo profondi Stevy!”
“Io ho detto solo una mia opinione. Secondo me non si
è cattivi dalla nascita. Deve essere successo qualcosa.
Certo,se la prossima volta mi risponde ancora male le
rispondo,è ovvio.”
“Ok…Bravo Stevy,fai il superiore!”
“Eheh…Si.”
Il giorno dopo,a scuola…
“Allora Steve,com’è andato
l’allenamento con quell’arpia di
Antonella?”,chiese Josefina.
“È andato bene…Lei è stata
gentile…”
Nella mente di Steve: “Se le dico della litigata la
ammazza…Già non vanno
d’accordo…Credo di aver capito la
situazione…”.
“Ah,strano che sia stata gentile…”
“Sarà stato il mio giorno fortunato!”
“Va beh…Adesso vado da Patty,ci vediamo
dopo,ok?”
“Va bene…”
Quando Steve si voltò vide Antonella vicino al portone
principale. Gli faceva segno di avvicinarsi. Lui la raggiunse.
“Che cosa c’è?”
“Volevo parlarti. Dovresti esserne solo felice.”
“Va bene…Che c’è?”
“Volevo chiederti scusa…”
“Che cosa?Non ho capito…”
“Ti chiedo scusa…”
“Cosa?”
“Ma sei sordo,ti ho detto che ti chiedo scusa!”
“Ok,adesso ho capito.” E sorrise beffardo.
“Tu mi innervosisci.”
“Davvero?”
“Si e anche parecchio.”
“Ah,ok,benissimo…Ed era solo questo che dovevi
dirmi?”
“In realtà…Dovevo anche darti una cosa
che ti avevo negato la volta scorsa…”
“Sareb…?!”
Il biondo non fece nemmeno in tempo a finire la domanda. Antonella lo
prese per il colletto e gli diede un bacio. Stranamente,era un bacio
senza tensione. Candido e pulito. Labbra contro labbra.
“Va bene?”,ribatté la castana.
Steve era rimasto senza parole. Come mai?Cosa l’aveva spinta
a ciò?Tutti questi interrogativi gli ronzavano in testa.
“Vuoi sapere perché l’ho fatto?Mi
sentivo in colpa,ok!?Adesso mi sono sdebitata.”
“A-Antonella…”
“Ah,dimenticavo…Se lo dici a qualcuno ti ammazzo.
Ciao!Buona giornata!”
E lo lasciò così,con mille interrogativi in
testa,vicino al portone…Come avrebbe dovuto comportarsi con
lei in futuro?
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