Dedicato

di Retirw
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Nelle pareti.
Nelle pareti.
Nel calore della sicurezza di casa
pur non avendola mai sfiorata
pur consumata dall'astio
porto un proiettile in grembo
lanciato dalla proiezione dei miei sensi
che essenziale trovarono abusare dei tuoi
a te che nulla conosci o che tutto controlli
dubbio
certezza della mia coesistenza con Dio
dedicherò pochi uccelli di carta


Non hai più corpo per vomitare via l'incoerenza
Ho un abito di spilli
pizzicano piacevolmente
stanno disegnando l'umore
che intasa di vapori
occhi che ora sono vetri opachi
assetati e stanchi
cercano l'oasi nell'inferno dei silenzi
nella beffa dei sensi
ma nel frattempo
l'acqua che mi riempe non mi disseta
se fossi pongo ti riscalderei col palmo di una mano
io non farei di te una forma.

curiosa la totale libertà 
che imprigiona l'anima di un pazzo
mi hai regalato un angolo di onnipotenza
una sublime amplificazione delle mie inclinazioni
ma lei per quanto condannabile
non ha il privilegio 
di tenere avidamente tutta la colpa
di questa carneficina dei sensi
infatti sono gli artisti della disperazione
gli ipocondriaci
quelle anime fragili
gli assassini dell'equilibrio
che la disegnano così attenti nei dettagli
perdendosi in una triste ossessione
al senso di inferiorità
sentendosi appagati di una perversione
che li rende schiavi
della donna che nasce 
amando il sapore del proprio frutto.

Eppure ti sgretoli nella consapevolezza di una rinascita
me ne sto tranquilla a sentire
nelle pareti degli esseri umani.
 




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