Un amore che trascende il tempo

“Ti ricordi, Ciel?”

Il ragazzo le aveva fatto un sorriso di circostanza ed era andato oltre, superandola.

Cosa era successo in quel mese? A volte le sembrava che il suo adorato non fosse mai ritornato alla Villa: una parte della sua anima era ancora smarrita da qualche parte nelle campagne inglesi, insieme ad il suo sorriso.

Aveva voluto organizzare la Caccia all’Uovo perfetta, cercando di donare a Ciel un pò di quella serenità che, anni prima, aveva irrimediabilmente perso. Aveva pitturato l’uovo come aveva fatto tanto tempo fa, quando non erano altro che due bambini: ricordava ogni cosa, dei suoi momenti con Ciel. Ogni sguardo che le aveva rivolto, ogni sorriso che le aveva elargito, ogni giornata trascorsa a Villa Phantomhive era impressa in modo indelebile nella sua mente.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo ritornare da lei, per fargli capire quante persone tenessero ancora a lui: eppure, in quello sguardo non aveva visto altro che freddezza, nei suoi gesti cordiali non scorgeva altro che mera educazione. Non aveva minimamente riconosciuto l’uovo, come se il suo Ciel non fosse stato veramente lì: a volte le sembrava di trovarsi davanti ad un sosia, una bambola vuota che era ritornata solo per continuare il nobile nome del casato di Phantomhive.

Eppure, lei non si sarebbe scoraggiata: con la stessa tenacia con cui si sforzava in ogni modo di non superarlo in altezza, lei avrebbe continuato a cercare di fargli ricordare. Un giorno, si ripeteva, sarebbe riuscita a scalfire quell’armatura di diamante che il suo amato si era costruito per proteggersi dal mondo.

Un giorno, il suo adorato Ciel sarebbe ritornato da lei.

Angolo dell'autrice: dopo mesi di assenza dal fandom, eccomi con una nuova storia a tema pasquale, nonostante sia tutt'altro che gioiosa ^^"