I doveri di un re

di MadogV
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Capitolo più corto, perché è il prosieguo del precedente. Buona Pasqua fatta.

Grazie di leggere e recensire. Ho cambiato Tabaqui da sciallo a licaone, perché sono questi ultimi i nemici naturali delle iene.

Vumbi e Janja si accorsero che in realtà era una leonessa color del caramello.

Ma quando la leonessa si volto verso di loro pronta a colpire di nuovo, un’altra ombra emerse dall’oscurità colpendo in pieno la leonessa.

Era Kovu.

“Chi sei straniera?” chiese con un ringhio la giovane iena.

“Sono Kula, la regina delle Terre del Branco.” Rispose la leonessa:” E questo cucciolo è Kion, il futuro re.”

“Sai cosa facciamo ai futuri re che oltrepassano i propri confini?” chiese Kovu

“Assolutamente niente, vili iene. Ritornatevene nel vostro letamaio.” Rispose sprezzante Kion.

Faceva lo spavaldo, Pensando che la mamma potesse benissimo tener testa a quelle tre giovani iene.

Improvvisamente Kovu diede una poderosa testata a sua sorella Vumbi e ordinò a Janja di portarla via, per poi porsi in posizione d’attacco contro la leonessa.

Janja giunse al covo delle iene gridando a squarcia gola:” Aiuto! Aiuto! Kovu è in pericolo. Correte!”

Tutte le iene si lanciarono in corsa verso il luogo dello scontro.

Intanto, anche se la leonessa giocava sporco tirando terra negli occhi e puntando a colpire direttamente il muso, Kovu riusciva egregiamente a tenerle testa.

Dopo un po' però la stanchezza si comincio a sentire e per un secondo Kovu abbassò la guardia, un secondo che fu fatale: con una poderosa zampata Kula lo colpì sul fianco ferendolo profondamente.

E mentre era steso al suolo pronto a morire, arrivarono le altre iene.

Anche il più forte leone non avrebbe potuto competere contro tutte quelle iene infuriate, figurarsi una leonessa affamata e affaticata come era in quel momento Kula.

Agitò le zampe e morse, ma alla fine fu sopraffatta.

Si volse quindi verso il figlio in cerca di aiuto:” Kion, mio cucciolo, Aiutami!” supplicò

Ma il cucciolo, già in rotta, si volse verso la madre e rispose sprezzante:” Non è un mio problema.” E disparve.

Kula finì sbranata dalle iene, che volevano vendicare Ujasiri e Kovu.

“Uccidimi. Janja, ti prego uccidimi.” Supplicò Kovu alla sua amica:” Non voglio che mia sorella mi sfotta per aver perso contro un micio spelacchiato.”

Janja sapeva invece che Kovu voleva morire lì per non farsi vedere da sua sorella morente procurandole altro dolore.

E così fece, e così morì Kovu, giovane iena coraggiosa.

Cosa avrebbe detto mamma Shenzi di tutto questo?





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