Draghi, metallo e cavalieri: Libro 1, Il Drago e la Fenice

di LanceTheWolf
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Capitolo speciale


 
L'ora era tarda ma l'operazione di polizia aveva richiesto più tempo del previsto per catturare tutti i membri della banda che aveva incautamente cercato di estorcere denaro a chi si occupava della ricostruzione di uno dei settori danneggiati di Città della Repubblica. Mako era irritato, assonnato ed alle prese con un rapporto che non ne voleva sapere di scriversi da solo permettendogli così di andarsene a casa a riposare. Fu durante quelle peripezie che gli passarono una telefonata. << Pronto?  >> Lo sentì rispondere Lin mentre gli passava una tazza di caffè, venendo ringraziata da un aperto sorriso del ragazzo. << Korra? Ciao, ma lo sai che ore sono?  >> Lin si volse per allontanarsi, la sua innata curiosità soddisfatta, quando lo sentì quasi strozzarsi con il sorso di caffè appena sorbito. << Che significa "fino dove mi sono spinto con Asami"?! Ma che domande sono?!  >> Lin tornò a guardarlo reprimendo una risata mentre il ragazzo diveniva paonazzo. << No. Non insistere, Kora. Sono fatti miei e di Asami. No, Korra, scordatelo!  >> La donna lo vide incupirsi << Che significa che dalla mia risposta dipende la mia incolumità? Ma chi credi di essere, Lin?  >> L'interpellata sollevò un sopracciglio mentre un ampio sorriso si faceva strada sul suo viso e si riavvicinava al ragazzo al telefono. << No, Korra, non sei nemmeno un decimo così intimidativa! Scordati di questioni che non ti riguardano e vedi di andare a dormire invece di disturbare chi lavora e non dorme da più di 24 ore!  >> Detto questo attaccò con violenza la cornetta bofonchiando "Ma tu guarda questa". Sorseggiò il suo caffè cecando di calmarsi per potersi rimettere al lavoro quando si rese conto della presenza al suo fianco che lo guardava. I suoi occhi d'ambra incontrarono quelli verdi di Lin che lo fissavano con un mezzo sorriso << Allora, Mako...fino a che punto sei arrivato con la giovane Asami?  >> << Capo!!  >>
 
 
Qualche giorno dopo Zuko e sua figlia Izumi si trovarono a prendere il the insieme. La donna occhieggiò il padre mentre parlavano degli accadimenti di quei giorni, << E quindi Iroh si è arrabbiato con te perché sei andato a parlare con Mokuren? Papà...gli avevamo promesso di non avvicinarla se non dopo l'Agni Kai.  >> L'uomo sorrise << Non avevo intenzione di parlarle, volevo solo chiedere di lei ad Akane. Poi l'ho vista tesa come una corda di violino...  >> La donna sorrise al genitore << E volevi sapere cosa la turbasse.  >> Finì per lui facendolo annuire << Benedetto ragazzo. Il suo retaggio misto era una forte fonte di stress per quella povera ragazza, come ha fatto a non accorgersene?  >> Lei ridacchiò. << Credo avesse altro per la testa. Com'è finita poi la sua rimostranza verso di te?  >> Il Signore del Fuoco ghignò << Gli ho semplicemente detto che lui poteva ignorare la mia trasgressione alla promessa fino a che io ignoravo che dall'Agni Kai Mokuren non ha più dormito nella camera assegnatale. Era molto tempo che non avevo il piacere di vedere tuo figlio arrossire, Izu. Ragazzino...crede veramente di essere l'unico che abbia mai avuto il sangue bollente verso l'amata?  >> << Piuttosto, papà, perché hai fissato il matrimonio tra soli tre mesi?  >> << Sono già due notti che sono intimi, posso fidarmi che in tre mesi riescano a non generare eredi fuori dal matrimonio...e poi vorrei evitare ripensamenti.  >> La figlia parve perplessa << Io non ho mai visto Iroh così convinto di qualcosa, Papà.  >> Lui la replicò serio << Parlavo di lei Izu.  >> Si fissarono in viso per qualche attimo, scoppiando poi a ridere entrambi di cuore.
 
 
 




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