The debt

di Little Redbird
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The debt
 

Simon fu svegliato da violenti pugni sulla porta della sua camera. Intontito, sollevò la testa dal cuscino per cercare di capire cosa stesse succedendo e dal corridoio gli arrivò la voce burbera di Raphael che gli intimava di alzarsi.
Si stropicciò gli occhi, deciso a non far arrabbiare il leader dei vampiri, ma la testa gli cadde di nuovo sul cuscino. Era stanco morto – sorrise tra sé per l'ironia di quelle parole. Il non-matrimonio di Alec era durato davvero poco, ma si era intrattenuto con Clary ed Izzy fino a tarda notte, a brindare al coraggio del maggiore dei Lightwood e ad ascoltare i discorsi delle ragazze che discutevano sulle possibili reazioni dei membri del Conclave alla notizia del matrimonio fallito.
Raphael bussò – o meglio, si abbatté con furia sulla porta – ancora una volta, imprecando in spagnolo.
“È ora di uscire dal nido, uccellino” lo chiamò in una lingua a lui più familiare.
Simon si coprì la testa con il braccio.
“Mi devi un favore” gli ricordò Raphael.
Dannato vampiro. Non si aspettava che arrivasse a riscuotere il debito così presto. Già si pentiva di avergli chiesto in prestito il completo per il matrimonio.
“Arrivo” assicurò mettendosi a sedere.
Si diresse alla porta, addosso solo un paio di pantaloni della tuta grigi, e la aprì, rivelando un Raphael vestito di tutto punto, i capelli perfettamente in ordine.
“Buongiorno” si sentì salutare con sarcasmo. “Non ho mai visto un vampiro dormire tanto.”
S'infilò nella stanza e spalancò l'armadio mezzo vuoto di Simon, afferrando dei jeans e una maglietta scura e cacciandoglieli in mano in tutta fretta.
“Vèstiti” ordinò. “Ho bisogno che ti finga il mio ragazzo per un'ora. Ti spiego dopo.”
“Che cosa?” domandò Simon, ma infilò comunque la maglietta aderente.
Raphael non rispose e gli lanciò un paio di scarpe.
“Non puoi chiedere a qualcun altro?” domandò confuso, ancora mezzo addormentato.
Raphael fece una faccia inorridita. “Conosco tutti da una vita, sarebbe a dir poco imbarazzate. Basta con le domande. Vèstiti.”
Simon esitò.
“Me lo devi” gli ricordò di nuovo Raphael.
Simon non era sicuro che quel vestito valesse davvero un'ora passata a fare da finto fidanzato. Sì, decise poi, perché la voglia di scoprire a cosa servisse un fidanzato ad uno come Raphael era troppa per uno come lui.







 


AN:
Questa flash l'ho scritta di fretta e con un sonno peggio di Simon, per cui perdonatemela.
Adesso sono davvero tentata di scrivere qualcosina sul perché Raphael abbia bisogno di un finto fidanzato lol
Scritta per il Drabble flash del gruppo We are out for prompt.
Prompt di Karla: Simon x Raphael " il prezzo di quella Giacca ".

Aspetto mercoledì per nuovi spunti, ci leggiamo in questi giorni v.v

Red




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