L'amore oltre la morte

di Shenke89
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Da giorni l’atmosfera sulla nave era cupa.
Franky e usopp non avevano più voglia di costruire niente e brook non suonava più.
Rufy era l’unico che ancora credeva che il suo vice si sarebbe ripreso.
Dopo quel giorno in cui l’amico medico aveva detto che poteva non superare la notte ne erano passate altre di notti,segno che forse ancora c’era speranza.
Il pomeriggio del quinto giorno erano tutti in infermeria.
Zoro era ancora steso sul lettino.
Nessuno fiata,c’è silenzio spezzato unicamente dai respiri lenti,troppo lenti dello spadaccino,tanto lenti che sembra debbano fermarsi da un momento all’altro.
-Forse sarei dovuto stare più attento,Zoro.-mormora a un tratto il capitano.
-Chopper quanto tempo…gli resta?-chiede Sanji per tutti.
Tutti se lo domandano lo sa,ma nessuno ha il coraggio di formulare la domanda.
-Il battito cardiaco è troppo lento potrebbe essere questione di poco o di un oretta,non di più.-risponde piangendo la piccola renna.

POV ZORO

E’ come se mi vedessi al di fuori del mio corpo.
No,non sono morto ma sto morendo lo sento.
Vedo la ciurma intorno a me.
Chopper,chopper piange.
Perché?
Perché non può fare nulla per lui…*è sempre stato sensibile* penso.
Anche gli altri sono tristi.
Può vedere le facce di Rufy e quella di Sanji.
Sa cosa pensano.
Che se se ne fossero accorti non starebbe succedendo tutto questo.
Ma non è colpa loro,lui ha difeso Nami di sua volontà ed era suo dovere farlo.
Lei è la sua donna.
Improvvisamente gli appaiono come due portali di cui uno lo riporterà indietro se lo vorrà mentre l’altro non sa dove può spedirlo.
In quel momento si rende conto che non può andarsene così,lei ne morirebbe e farebbe morire una seconda volta anche Kuina e no,non può permetterlo.
Per nessuna delle due.
Senza contare come reagirebbe Mihawk se sapesse che si è fatto uccidere da altri.
Così si fa riportare indietro.
                                                     FINE POV

Loro erano ancora fermi là quando l’elettrocardiogramma suona minacciosamente.
Chopper istintivamente si porta vicino al lettino ma si ricorda poi che è tutto inutile,non può fare nulla.
Ma sente bene anche la supplica silenziosa dei compagni che gli chiedono di fare qualcosa così caccia tutti fuori dalla stanza,vuole rimanere solo.
Intanto fuori nessuno fiata,nessuno dice una sola parola.
Aspettano semplicemente.
Dopo dieci minuti esce Chopper.
Notano il suo sguardo felice.
-Come sta?-chiede Rufy.
-Io ho fatto tutto il possibile ma il cuore a un certo punto si è fermato.
Però non so come ora è ancora qui,è vivo ed è sveglio.
Chiede di te Nami.
Il cuore della cartografa a quelle parole salta un battito mentre gli altri tirano un sospiro di sollievo e il capitano la incoraggia a entrare.




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