Puntini

di JustAGuyWithNoVoice
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Chimica.

Quella scienza che studia la composizione della materia: gli atomi, come si legano tra di loro, come reagiscono gli uni con gli altri. Chimica, la stessa parola che scherzosamente si usa per descrivere un rapporto passionale. E così, magari si può fare anche un passo avanti, dire che tutte le persone sono atomi, e la chimica può aiutarci a capire la gente. Pensateci, esiste un finito numero di atomi, così come esiste un finito numero di persone. Ci sono persone pronte a cedere un elettrone nel caso possa aiutare qualcuno, persone pronte a ricevere ogni elettrone disponibile per arrivare ai propri scopi; persone più o meno reattive, più o meno complesse, che si dispongono naturalmente con i più pesanti in fondo, ed i più leggeri in cima. Persone che si legano fra loro, in rapporti più o meno eguali. Miscele di due atomi che formano una piccola molecola compatta, tre o quattro atomi che si fondono in una piccola comunità, e queste piccole miscele si uniscono a formare macromolecole, enormi e complesse, dove ogni molecola si unisce con le altre in una rete di collegamenti più o meno stretti, ma comunque fragili, tanto da rompersi a causa del più piccolo enzima. Esistono legami ionici, dove un atomo tiene saldamente l’altro al guinzaglio, grazie ad uno dei suoi elettroni: ed il poveretto, ormai monco, è costretto a seguire eternamente il padrone, fino a quando non sarà liberato, magari grazie ad un’inaspettata scarica elettrica, da questa prigionia. Esistono miscele esplosive, pericolosissime, ma ancora più pericolosi sono gli atomi radioattivi, che sembrano perfettamente normali a prima vista, ma in realtà sono altamente instabili, e pronti a scatenare una reazione devastante alla prima occasione.

 E tra tutto questo caos di vorticosi miscugli, legami ed interazioni, ci stanno degli atomi particolari, forse tra i più solitari dell’intera tavola periodica. Sono i gas nobili, gli elementi completi, che non hanno bisogno di cedere o acquistare elettroni, e non possono prendere parte agli scambi frenetici degli altri elementi. Possono invece stare in disparte, a guardare, desiderosi di essere tanto reattivi come l’ossigeno ed il carbonio; ma l’argo, o il neon, o l’elio non potranno mai formare legami con nessun altro atomo, anche se lo desiderassero con tutto il proprio ardore. E così, i gas nobili vagano, in solitudine, nell’atmosfera, maledicendo la chimica per averli creati così infinitamente soli, ed immaginando il giorno in cui non importerà più delle leggi della fisica, quando l’intero universo si compatterà in un punto infinitesimamente piccolo, e non saranno più soli, ma parte di qualcosa di immensamente bello.





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