Al di là di tutto, solo il nulla

di _Rosaliss_
(/viewuser.php?uid=887404)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


AL DI LÀ DI TUTTO,
SOLO IL NULLA
 
 
Il cadavere giaceva ai suoi piedi. Albus evitò di guardarne il viso, il bel viso che, lo sapeva, stava lentamente perdendo colore. Non avrebbe più rivisto quel delicato volto distendersi in un sorriso. Non avrebbe più colto la scintilla di vivacità nei suoi occhi, né si sarebbe più domandato il perché di quella fronte corrucciata.
Non avrebbe più udito la sua voce chiamarlo, con quel tono spaventato e dolce allo stesso tempo, un tono che solo lei aveva.
«Albus.»
Al…bus.
Al…bus…
Cosa avete fatto, Albus? L’avete uccisa? Avete ucciso chi avreste dovuto proteggere?
Guarda Aberforth. Guarda la sua sofferenza.
Cosa hai fatto, Albus? Li hai uccisi. Ti sei ucciso.
Perché ti sei ucciso, Albus? Hai distrutto tutto. Non rimane più niente, e lo sai. Guardala. Guardala, Albus. Guarda cosa hai fatto.
No…
Guarda.
Cosa vedi?
La verità è che non vedi nulla. Non puoi più vedere nulla, perché è tutto finito. Non rimane niente.
Non sono stato io…
L’hai uccisa, Albus. La speranza. Lo hai fatto quando hai scagliato il primo incantesimo. Lo hai fatto quando hai abbandonato Ariana. Hai ucciso la speranza. Hai ucciso l’amore.
L’amore… Non c’è più amore.
Non c’è più nulla.
Guardala.
Cosa provi?
Albus abbassò lo sguardo sul corpo senza vita della sorella.
Niente.
Perché non c’è più niente.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3425219