cocktail

di maryharp
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- etciù!!!! – Questa fu la prima “parola” che Mary pronunciò il primo giorno di scuola. L’intera classe si era girata a guardarla. 35 facce mai viste che la osservavano con stupore e incredulità. Un sudario di silenzio investì la classe, come se quello starnuto fosse un atto di maleducazione. A guardarli negli occhi si sarebbe potuto dire che non avevano mai starnutito in vita loro. Ormai ho rovinato la mia esistenza pensò e così chiese scusa alla professoressa. - Mi spiace professoressa, sono allergica alla polvere. - Va bene Mar… Non finì mai quella frase!era come se avesse solo immaginato di pronunciare il suo nome: Mary, appunto. L’aveva osservata bene : era una donnona sulla sessantina con degli occhi severi da far paura. I capelli, probabilmente tinti, la rendevano un po’ ridicola perché erano un misto tra biondo e color maionese. I suoi vestiti avevano fatto tornare in mente a Mary le foto della sua prozia patrizia, altrimenti detta Patty. La professoressa infatti portava una giacchetta marrone e dei jeans molto attillati, che su di lei facevano davvero uno strano effetto: era come se dovessero scoppiare da un momento all’altro! Dopo questi primi 10 minuti di imbarazzo la lezione cominciò. Mary si mise l’anima in pace e cominciò a compilare il test di matematica distribuito dall’insegnante. Le sarebbe piaciuto fare una bella impressione sulla professoressa e ci riuscì. Al suono della campanella consegnò il suo test e andò in corridoio, dove avrebbe fatto ricreazione. Tutti l'avevano rassicurata che era una scuola rispettabile, ma Mary aveva i suoi dubbi:i compagni erano tutti molto legati fra loro, mentre lei...lei era un pesce fuor d'acqua! Un'altra cosa che la lasciava perplessa erala rete del cellulare:appena si entrava nel cortile, che circondava l'edificio scolastico, il telefono "non prendeva più"! Era come entrare in una campana di cemento armato invisibile!




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