Kiss

di LorasWeasley
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Ciao!
Ed eccoci anche alla fine di questa raccolta... 12 storie, come i 12 dei dell'Olimpo... spero che vi siano piaciute e che non sia risultata troppo banale.
Questa è forse la storia più corta di tutta la raccolta, ma è quella che mi piace di più.
Non ci sono dialoghi, solo pensieri, volevo cercare di far capire i loro sentimenti senza nessun discorso diretto. Spero di esserci riuscita.
La musica che ascolta Nico è di un compositore italiano, io la amo e bè, a un certo punto della storia ho messo il link. Spero vivamente che voi iniziate ad ascoltarla continuando a leggere da quel momento in poi, renderebbe la storia completa.
Grazie per tutto, soprattutto per chi è arrivato fino alla fine.
Magari ci risentiremo in qualche altra mia storia.
Bye bye, Deh

Un bacio cullato da una melodia


Il mondo è bello perché è vario.
E’ questa la frase che dicono sempre tutti.
Il problema stava nel fatto che nessuno accettava mai, per davvero, un pensiero o un modo di vivere diverso dal proprio.
La gente poteva parlare e parlare, ma poi ognuno stava sempre con il proprio gruppo e con il proprio pensiero.
Era questo che pensava Nico mentre fissava quell’ammasso di studenti seduti nei gradini di freddo marmo.
C’era il gruppo delle ochette cheerleader, il gruppo dei giocatori di football palestrati, quello dei nerd, quello dei secchioni e quello dei nulla facenti.
Tutti avevano il proprio posto nella società, la propria etichetta.
E poi c’era Nico, lui non aveva mai avuto un posto ben preciso.
Lui era il ragazzino strano, quello che si vestiva sempre di nero, quello asociale con una vita così incasinata che era decisamente il caso di stargli lontano.
Certo, per ogni cosa c’è un’eccezione.
La sua eccezione aveva il nome di “Will Solace”.
Proprio in quel momento, il ragazzo più grande era qualche gradino più in basso di lui.
Stava in piedi, sorrideva e gesticolava, aveva gli occhi che gli brillavano.
Nico aveva le cuffiette nelle orecchie, non sentiva il suo discorso, ma lo conosceva a memoria per quante volte il biondo glielo aveva ripetuto.
Ogni singola parola veniva dal suo cuore, perché Will metteva l’anima in quello che credeva e amava.
Proprio in quel momento si stava candidando per essere rieletto come rappresentante d’istituto.
Era il candidato perfetto.
Sempre disponibile, felice, solare, combattivo e deciso.
Quando finì, e un altro ragazzo prese il suo posto, il biondo non ci pensò due volte a salire i gradini di marmo e sedersi al suo fianco.
Will aveva un sacco di amici a scuola, ma preferiva andarsi a sedere nel posto più isolato che ci fosse, accanto a quel ragazzino con le cuffie nelle orecchie.
Nessuno dei due disse una parola, semplicemente il più piccolo si tolse un auricolare e lo passò al biondo, facendolo entrare nel suo mondo.

https://www.youtube.com/watch?v=SUxKjM62wGE ]

Mentre lo faceva portò lo sguardo su di lui.
Avrebbe perso intere ore solo per fissarlo, per perdersi nell’azzurro dei suoi occhi, gli bastava solo quello senza chiedere nulla in cambio.
Anche loro due erano una di quelle eccezioni.
Nico amava Will proprio perché era il suo opposto, la sua antitesi.
Era tutte quelle cose che Nico non era e non sarebbe mai stato, ma che lo attraevano come la luce attrae le falene.
Erano una di quelle rare eccezioni perché anche Will amava Nico.
Will lo amava perché conosceva il suo coraggio, sapeva che Nico era una persona terribilmente vera, una di quelle persone che preferiscono dirti una dura verità piuttosto che una bella bugia.
Lo amava perché in 16 anni di vita aveva vissuto tante di quelle cose orrende che un uomo non dovrebbe mai vivere in tutta la sua vita, nonostante questo era ancora li accanto a lui.
Nico avvicinò lentamente una mano al suo volto e gli accarezzò i capelli, scendendo poi sulla guancia.
Will sospirò per quel contatto.
Il moro si morse un labbro e avvicinò anche l’altra mano, gli afferrò il cappuccio della felpa e glielo alzò sul capo, nascondendogli il volto dal resto dei ragazzi di la dentro, portandolo nel suo mondo.
Si sistemò meglio il suo abbassandoselo un po’ di più.
Si isolò completamente dalla realtà, poteva vedere solo la figura del ragazzo davanti a lui e sentire la musica che lo cullava.
Erano le uniche due cose che avessero davvero importanza per Nico.
Lo fissò di nuovo negli occhi e alzò un angolo della bocca in un primo principio di sorriso.
Will rispose con uno timido e quasi imbarazzato.
E mentre la musica esplodeva nelle loro orecchie Nico si sporse in avanti e poggiò le labbra sulle sue.
Erano screpolate e morbide, le sentì tendersi in un sorriso mentre rispondeva con la stessa delicatezza.
No, Nico non poteva e non voleva essere come Will, però sarebbe andato all’inferno per lui.




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