-Luce di Stella-
-Hei! Dai Yuki, vieni qui!!- La voce di Lucy mi chiama e mettendo a
fuoco la sua figura tremolante a causa del precario equilibrio dovuto
ai pattini, un sorriso si accenna sulle labbra nel vederla in quella
goffa postura, in centro alla pista di ghiaccio agita un braccio in mia
direzione attenta a non cadere da un momento all'altro. Scuoto appena
il capo in senso di diniego creandole una smorfia corrucciata, mi
dispiace farla arrabbiare ma preferisco starmene qui al
sicuro tra gli spalti, con i pugni a reggermi il volto e il busto ben
premuto alle transenne.
Sbuffo una risata poi nell'intercettare Natsu dietro di lei intento a
preparare un assalto ai suoi danni e mentre la mia amica lancia un
acuto che sa d'imprecazione tutta rivolta al suo amato fidanzato,
divertita mi gusto la scenetta accoccolandomi meglio al parapetto.
Che non mi si fraintenda! Adoro passare le giornate con i miei amici e
oggi è una di quella, questo primo pomeriggio di vacanza
è stato perfetto in ogni momento: la passeggiata in centro,
la cioccolateria dove abbiamo quasi rischiato una overdose di zucchero,
le chiacchiere, le risate e poi quella proposta di Natsu nell'andare al
palazzetto dello sport per concludere la giornata con una divertente
pattinata!
Ammetto che quest'ultima proposta ha del tutto smorzato il mio
entusiasmo, definirmi una frana in qualsiasi disciplina sportiva
è quasi un complimento, diciamola tutta: sono proprio
un'impedita! Ma non avrei mai voluto stroncare l' eccitazione
di Natsu e anche gli altri sembravano già proiettati con la
mente verso la pista di pattinaggio. Ma ora il terrore che possa
rompermi un osso o peggio ancora fare una figuraccia colossale davanti
a tutta la compagnia è più forte di qualsiasi
cosa.
Aggrotto le sopracciglia a quest'ultimo pensiero, ormai così
abituata a pensarci tutti insieme da dimenticarmi che effettivamente
oggi siamo solo in quattro e la cosa è assai strana.
Solitamente usciamo in gruppo, non frequentiamo
tutti la stessa classe e quindi approfittiamo del tempo libero per
starcene in compagnia ma oggi ognuno di loro sembrava
irreperibile nonostante le vacanze di Natale a renderci liberi
dall'oppressione del liceo.
Tutti tranne io, Natsu, Lucy e Sting.
Quest'ultimo nome mi crea un fremito e mascherandolo
prontamente in un brivido dovuto al freddo, la mente si
sforza di ricordarmi di come io e Sting
siamo solo compagni di classe, di come Sting mi vuole bene
esclusivamente come amica e di come questa stupida cotta adolescenziale
per Sting,
che ultimamente mi tormenta è solo frutto del tempo passato
insieme da sola con lui negli ultimi mesi.
Tutta colpa di quelle maledette ripetizioni di matematica! Era
settembre e ignara di come quel biondino tutto pepe, dagli
occhi azzurri e il cuore grande mi avrebbe dannatamente coinvolta
sentimentalmente, avevo accettato di aiutarlo dandogli ripetizioni, tra
l'altro gratuite. Non che potessi permettermi di perdere del tempo che
avrei potuto dedicare allo studio, tra me e Sting allora vi
era solo una sottile amicizia dovuta alle frequentazioni in comune, ma
il timore nel non vederlo diplomarsi a fine anno a causa di quel suo
rigetto verso la matematica era troppo, il senso di colpa probabilmente
mi avrebbe uccisa. Se aggiungiamo poi quella mia totale
incapacità nel dire "No" non è stato difficile
per lui convincermi.
Ma è curioso di come quei momenti passati da soli in
biblioteca o a casa sua si sono rilevati fonte di forti emozioni, ho
conosciuto dei lati di Sting che in cinque anni tra i banchi di scuola
non avevo notato minimante.
Perché Sting non è solo il belloccio della
classe, lo sportivo dagli scarsi voti scolastici e dai troppi cuori
infranti. Sting è anche simpatico, premuroso, accattivante,
spiritoso e poi è dolce... Sting è qualcosa di
meraviglioso se conosciuto in profondità.
Senza accorgermi sorrido nel pensare a quella smorfia che fa quando non
riesce venire a capo a un problema matematico, al suo bellissimo viso
concentrato, a quelle labbra maliziose che s'incurvano in sorrisi
complici e a quegli occhi azzurri che guardati da vicino
sembrano avere lo stesso effetto di un cielo d'estate, vasto e limpido,
ricco di bellissime aspettative.
Il cuore poi fa una capriola nel ricordare il suono della sua risata e
una strana sensazione mi sconquassa il ventre nel ripensare a quando mi
scompiglia i capelli o alle sue dita sulla mia pelle quando dispettoso
mi pizzica le guance prendendomi in giro. Dio sono da ricovero dato che
l'ho trovo adorabile anche quando mi infastidisce!
No! Basta! Maledetta me! è dura da ammettere ma anche io,
Yukino Auguria, sono caduta nel trappolone "Sting Eucliffe".
Scuoto il capo passandomi le dita tra le ciocche azzurro fiordaliso,
avevo deciso di cancellare questa cotta a senso unico e fare finta di
nulla, Sting ne ha già troppe di pretendenti e io non sono
di certo il tipo di persona che potrebbe interessargli in quel senso.
E' vero tra di noi sembra essere nata una sorta di alchimia da quando
abbiamo iniziato a "frequentarci" da soli e senza gli altri di mezzo,
si sta bene insieme questo lo percepisco da entrambi ma guardiamo la
realtà delle cose : a Sting piace stare in mezzo
all'adrenalina mentre io riesco a trovare divertente una gita
scolastica all'osservatorio.
Le differenze caratteriali tra di noi sono abissali, ma non
posso farci niente: mi piace la tranquillità, mi piace
studiare, mi piacciono le stelle e mi piace anche Sting ed è
buffo di come io lo paragoni proprio ad un astro.
Perché Sting è luminoso, brilla di luce propria
attirandoti a se in tutto ciò che è, quella sua
luce ha irradiato il mio cuore, ha fatto brillare i miei occhi e
accesso i miei sorrisi.
Mi porto una mano sul viso accasciandomi contro la ringhiera, un
qualche tipo di sfiga ha voluto che oggi ci trovassimo solo
io, Sting, Natsu e Lucy e forse se non l'avessi scoperto solo una volta
giunta all'appuntamento... forse l'avrei evitato.
Un'illusoria uscita tra coppie si è manifestata
per tutto il tempo nel mio cervello. E' vero che Natsu e Lucy non sono
una di quelle coppie appiccicate con l'attack ma sono pur sempre due
fidanzatini diciottenni con gli ormoni a palla e i momenti in cui ho
dovuto condividere la sola presenza di Sting c'è ne sono
stati parecchi.
Non mi è mai dispiaciuto passare del tempo da sola con lui,
le ore passate a fargli ripetizioni lo testimoniano, ma certamente non
mi aiutano a farmi sentire meno patetica, com'è che la
chiamano? Friend zone? Ecco credo di esserci finita immersa fino al
collo.
Prendo profondi respiri autoimponendomi la calma, ormai il peggio
sembra essere passato, basterà solo continuare a fare finta
di nulla, starmene qui in solitaria per tutto il tempo
finché quei due scalmanati non verranno richiamati
all'ordine da una Lucy in crisi di nervi, poi me ne andrò a
casa passando la serata a fantastic...
-Yuki ma che ci fai ancora qui?!- sobbalzo così forte da far
spaventare anche Sting apparso improvvisamente di fronte a me. sussulta
un: -Oh- mantenendosi a stento in equilibrio sui pattini per non
cadere, sgrana poi gli occhi ner vedermi con le mani portate sul cuore.
-Io.. io preferisco stare a guardarvi- mormoro inquieta trafitta dal
suo sguardo contrito, quel suo silenzio mi fa deglutire -Sting davvero
non ne ho voglia- continuo messa alle strette da quel tacito
ammonimento.
-Yukino- sibila soltanto facendomi stringere i pugni e gonfiare il
petto -Ho paura ok? Non ne sono capace!- pigolo imbarazzata.
-Neanche Lucy lo è- replica asciutto.
-Si ma Lucy ha Natsu-
lo penso soltanto, serro semplicemente la mascella sentendo la mia
fiera barriera sgretolarsi velocemente quando vedo Sting slittare verso
il punto di accesso dei gradoni. Sporgendosi oltre la transenna mi
rifila uno di quei suoi sorrisi disarmanti dal potere ammaliante -Dai
coraggio!- mi incita indicandomi con lo sguardo quel paio di pattini
destinati a me, abbandonati alle mie spalle.
-Sting io...- provo poco coriacea.
-Yuki mettiteli!-mi ordina perentorio senza tralasciare una nota dolce
nella voce.
Sospiro incurvando appena le spalle, Sting è un tipo ottuso
e ogni battaglia con lui è persa in partenza, so che non mi
darà tregua finché non faccio come dice e temendo
che potrebbe arrivare addirittura a trascinarmi di peso fino alla pista
arraffo i pattini guardandolo storto.
Sedendomi su uno dei gradoni mi tolgo le scarpe infilandomeli,
armeggiando poi con i laccetti.
-Lasciarmi in solitudine ti creava disturbo, vero?- gli domando in una
smorfia antipatica e poco credibile, anche per finta non riesco ad
arrabbiarmi con lui.
E sting lo capisce, ridente scuote il capo -Sai che non riesco a non
romperti le scatole!- esclama, afferrandomi le mani mi aiuta a
sollevarmi attirandomi a se. Istintivamente abbasso lo sguardo, sento
le guance accaldarsi e in un patetico tentativo di nascondere
l'imbarazzo nel trovarmi così vicino al suo volto, affondo
il naso nella sciarpa appoggiandomi alle sue spalle forti per tenermi
in equilibrio, col cuore che mi martella nel petto.
-Dai andiamo- mi sorride facendomi annuire distratta con gli occhi
infossati nella lastra di ghiaccio che ricopre la pista.
Preso un po' di coraggio mi guardo intorno, osservo Lucy alle prese con
Natsu, anche lei sembra in difficoltà, si muove goffamente
lanciando occhiatacce al suo ragazzo che pensa solo a indispettirla
girandole intorno, ridacchio di fronte a quello sguardo corrucciato e
terrorizzato della mia migliore amica, probabilmente anche io non sono
di meno.
Lucy mi lancia uno sguardo disperato mimando un: -Aiuto-
Sobbalza poi quando all'improvviso Natsu se la stringe tra le braccia,
rassicurandola, proteggendola, facendola ridere radiosa e
calmarla in un attimo.
Li guardo ancora un po', lei che poggia il capo biondo contro il torace
del suo fidanzato lasciandosi cullare in un dolce movimento, sento una
strana fitta al petto, come se il cuore si fosse di colpo
accartocciato.
Deve essere tremendamente stupendo starsene tra le braccia di qualcuno
e con quella strana mesta sensazione a pervadermi lo stomaco mi stringo
nelle spalle, sussulto quando Sting accelera di colpo, trascinandomi a
sé.
-Sting! Rallenta!- protesto conficcando le unghia nel giubbotto che gli
ricopre la spalla agitando il braccio libero in un disperato movimento
-Non l'ho mai fatto prima! Per favore!-
-Non aver paura ti reggo io- mi dice sicuro afferrandomi una mano per
stringersela con la sua.
Un senso di tranquillità si diffonde nel cuore e quel suo
sorriso speciale poi, quello che illusoriamente credo faccia solo per
me, mi fa annuire meccanicamente.
-Sai che non ti lascerei cadere per nulla al mondo no?- ghigna
facendomi distogliere lo sguardo dal suo e arricciare il naso -Certo
che no, ti do ripetizioni di matematica, se dovessi tirare le cuoia non
avresti nessuna speranza nel prendere la maturità
quest'anno!- borbotto sbuffando una risata poi, aspettando che la sua
si mescoli con la mia in un complice scambio di battute.
E' routine prenderci in giro per noi.
Ma il disagio mi assale nel non registrare quella sua risata
cristallina, non posso credere che se la sia presa per cosi poco! Sto
per voltarmi, chiamarlo per convincermi che è tutto ok
scacciando dalla testa quella vocetta petulante che mi ricorda che
nelle ultime settimane Sting sembra aver mostrato atteggiamenti simili
a me ignari di significato.
In fondo siamo amici dalla prima liceo, tra noi è sempre
andato tutto a gonfie vele per non parlare degli ultimi mesi
caratterizzati da momenti fatti di complicità e
forte intesa, ma ultimamente Sting sembra assente, quasi infastidito il
più delle volte, tanto da percepire disagio da parte sua
quando siamo da soli.
Come prima in cioccolateria, quando Lucy e Natsu ci hanno lasciati da
soli assentandosi in una assurda scusa ancora priva di significato.
Sento il cuore sprofondare nello stomaco quando mi lascia la
mano e il pensiero che possa avercela con me per chissà
quale motivo fa più paura del ritrovarmi da sola e senza
appoggio in mezzo alla pista di ghiaccio.
-No Sting ti prego non mi lasciare- lamento con voce spezzata e occhi
lucidi, il tono allarmato e il freddo a congelarmi le ossa, solo ora
sembro risentire del gelo che proviene dal suolo, finora abbarbicata a
Sting non avevo risentito del freddo.
Cerco di rigirarmi e sento di nuovo le sue mani sui miei fianchi, la
schiena premuta contro il suo torace solido e il suo respiro caldo
nell'orecchio -Te lo detto non ti lascio- mi sussurra facendomi
irrigidire e posare le mie mani sulle sue in un gesto istintivo.
-Sting- mormoro mentre l'agitazione prende il sopravvento facendomi
accalorare il viso nel sentire la sua voce roca soffiarmi sulla pelle,
spostarmi appena le ciocche sbarazzine che mi circondando l''ovale del
viso.
-No- mi ribello quando lo sento retrocedere trascinandomi con
se ancora una volta, ma Sting ignora le mie proteste, inclinando il
capo affonda la punta del naso all'interno della mia sciarpa
sfiorandomi la pelle del collo, mugugnando un: -Tranquilla-
Sento il contatto freddo della sua pelle contro la mia bollente e mi
mordo le labbra pur di reprimere i brividi che corrono lungo la spina
dorsale. Oh mio Dio, vorrei chiudere gli occhi e lasciarmi andare al
dolce suono del suo respirare, ma forse è meglio di no...
Scuoto il capo tendando in vano di scacciare la sensazione che mi
riempie il petto, avere così vicino Sting mi crea
strane palpitazioni e piccoli fremiti caduti sulla pelle.
-Sting stai andando indietro- gli ricordo mormorando in un filo di
voce, lo sento annuire vago e intrecciando le dita con le sue in un
gesto naturale tento di fermarlo -Potremmo investire
qualcuno...- gli spiego reclinando il capo per guardarlo
negli occhi.
Sting mi sorride senza però darmi ascolto, caspita quanto
è cocciuto sto ragazzo!
-Dolce yuki sempre a preoccuparti degli altri!- mi rimbecca spiegando
le labbra in un sorriso che sa di malizia, arrossisco difronte alla sua
sfacciataggine -Lasciati andare per una volta- mi sussurra poi in un
orecchio, il soffio caldo del suo fiato s'infrange contro la mia
guancia e rivoltando lo sguardo sospiro.
La fa facile lui, lasciati andare dice.
-E' l'ultima volta che permetto a Natsu di proporre qualcosa- bofonchio.
-Non credi sia stata una buona idea?-
-No, per niente- sbotto a causa dell'imbarazzo perché non lo
penso davvero. Mi piace stare qui, mi piace molto stare tra le sua
braccia, con le mani incastrate con le sue e la schiena riparata dal
suo petto, mi piace da impazzire essere avvolta da quel suo profumo e
dalla sua voce.
-Cioè se fossi capace a pattinare sarebbe
più bello- mi correggo mordicchiandomi un labbro.
Sting si scosta da me il tempo di un secondo, piano mi volta verso di
lui e io di riflesso mi aggrappo alle sue spalle mentre le sue mani
ritornano a stazionarsi sui miei fianchi.
-Non è difficile, devi soltanto seguirmi- dice ritornando a
pattinare all'indietro davanti a me.
-Così non vedi dove andiamo!- urlacchio agitata e
perplessa lasciandomi trascinare dalla follia di quell'uragano biondo.
-Mi guiderai tu- replica sorridente creandomi uno spasmo, sgrano gli
occhi e aggrappandomi a lui con disperazione schiudo la bocca in segno
di stupore.
-Cosa? Sei più alto di me, non ci vedo!- soffoco un grido.
-Allora fidati di me- risponde lui, sporgendosi verso di me continuando
a sorridermi, innescandomene inconsapevolmente uno anche a me. Lasciati
andare aveva detto e ora specchiandomi in quegli occhi profondi non
sembra così male come idea.
Un senso di pace si sprigiona nel mio matto cuore, il battito sembra
finalmente essersi calmato e annullando completamente qualsiasi cosa ci
circonda continuiamo a retrocedere incuranti delle occhiatacce della
gente che affolla la pista. Gli occhi si riempiono della visione
ridente di Sting, sì mi fido di lui e lasciarmi andare in
balia delle sua braccia è qualcosa di straordinario.
Completamente premuta a lui sento il suo bacino spingere contro il mio,
le dita immergersi nei fianchi, il petto comprimere i miei seni, mi
ritrovo a maledire l'inverno e l'ingente quantità di
indumenti da me indossati, se fosse stata estate avrei potuto sentire
il calore della sua pelle a contatto con la mia e i suoi palmi pieni
sul mio corpo.
-Yuki senti...- Sting si fa di colpo serio, un sussurro il suo che
accompagnato a quello sguardo insolitamente serioso mi fa accigliare.
Sospira, scuote il capo lasciandolo chinato osservando un punto
indefinito del mio piumino, poi sembra prendere lunghe boccate d'aria
come se all'improvviso l'ossigeno non fosse abbastanza per lui. Sembra
sul punto di dare fiato alle parole, incomincia a farfugliare mormorii
disarticolati che a stento cerco di seguirne il filo logico ma d'un
tratto i miei occhi vengono catturati da un particolare
proprio dietro alle sue spalle.
-Fermo!- lo avviso sporgendo il capo oltre il suo corpo mentre
l'immagine della transenna pericolosamente sempre più vicina
si riflette negli occhi.
Ma Sting ancora tormentato dalle sue elucubrazioni mentali solleva lo
sguardo verso il mio mugugnando un interrogativo -Mmh?- l'istante prima
di schiantarci contro il parapetto, arrestando la nostra corsa in
sonoro frastuono metallico.
Con il capo rimasto infossato nel suo petto e le braccia circondate al
collo, me ne resto un po' così, protetta dal suo corpo e
dalle sue mani che repentine si sono spostate alla base della schiena
attorniandomi la vita in una stretta possente.
Sollevo di scatto il viso per assicurarmi che Sting stia bene, ha preso
un bel colpo e sentendomi in colpa per un motivo sconosciuto sto per
chiedergli se è tutto ok ma nello stesso momento Sting
abbassa la testa e preme dolcemente la bocca contro la mia.
Trattengo il respiro mentre mi succhia delicatamente il labbro
inferiore e infila la lingua nella mia bocca, senza pensare intreccio
le dita dietro la nuca accarezzandogliela con i pollici. Con
una mano mi cinge la vita attirandomi maggiormente a se mentre l'altra
si scosta percorrendo a palmo pieno l'intero costato fino a raggiungere
il viso e poi ai capelli, accarezzandomeli.
Mi perdo nelle sensazioni che Sting mi sta regalando spegnendo il
cervello, i suoi baci sono dolci e penetranti ed esplorando con la
lingua il suo palato un sapore di cioccolata e cannella mi impregna la
bocca, sento risalire l'eccitazione dal ventre fino al cervello mentre
il cuore mi batte così forte che temo potrebbe schizzare via
da un momento all'altro.
Sentimenti nuovi lottano dentro di me dando vita a qualcosa che non
avevo mai provato prima, il calore si diffonde nel mio corpo e Sting mi
stringe ancora più forte. Sento tutti i muscoli e le curve
del suo busto aderire contro il mio, sciolgo l'intreccio di mani e gli
passo le dita tra le ciocche bionde.
A corto di ossigeno ci scostiamo, Sting mi guarda con una espressione
che al momento non so decifrare, incredulità, stupore...
sussurra un : -Yukino- con voce roca, i nasi ancora a sfiorarsi e io
d'un tratto realizzo l'intera faccenda.
La Yuki ragionevole e con i piedi per terra torna impetuosa e il
ricordo di come questo bacio sia nato si presenta sotto forma di
schiaffo dritto in faccia.
Io stavo sollevando il viso, lui lo stava chinando e poi siamo finiti
per baciarci, il perché lui abbia voluto approfondirlo
ancora mi sfugge, il motivo perché l'abbia fatto io
è chiaro come il sole ovviamente.
-Io... non volevo...- strozzo in un singhiozzo scostando le mani,
indietreggiando con il busto ancora intrappolato dal suo braccio.
No, non volevo che accadesse così! Non per sbaglio o per
caso.
Mormoro uno: -Scusa- inclinando il capo, non prima di aver messo a
fuoco la sua espressione agitata, anzi Sting sembra mortalmente
dispiaciuto e divincolandomi dalla sua stretta mi allontano da lui.
Sento gli occhi pizzicare e un pianto imminente minacciare la sua
presenza.
Sting urla qualcosa -No Yuki aspetta- dice con apprensione, lo sento
avanzare verso di me ma io continuo imperterrita la mia avanzata con
l'unico desiderio di eclissarmi il prima possibile, almeno per qualche
metro perché così sconvolta e confusa ho
dimenticato che sto indossando ancora i pattini, che mi trovo
su una pista di ghiaccio e che sopra tutto non sono capace a pattinare.
Mi rendo conto di essere finita con il sedere sul suolo gelato un
istante dopo, un lieve dolore pulsa da dietro e massaggiandomi una
natica lamento un -Aih- miserabile.
Gli occhi a mezza luna si sbarrano quando mettono a fuoco l'immagine di
Sting buttarsi con le ginocchia accanto a me, mi afferra le braccia in
una morsa quasi dolorante.
-Yuki stai bene?!- urla con un espressione a me nuova, sembra
addirittura arrabbiato, ma da come digrigna i denti capisco
che non sono io la fonte di tale incazzatura.
Annuisco appena ancora troppo imbarazzata per rivolgergli la parola,
l'unica cosa che mi verrebbe da dirgli è di interrompere le
ripetizioni ma sto in silenzio.
Sting china il capo, con le mani ancora mi tiene stretta e tremante
mormora qualcosa.
-Mi dispiace sono un idiota- deglutisce e senza guardarmi continua ad
auto insultarsi -Sono proprio uno stupido e questa idea di Natsu
nell'uscire a coppia lo è stata ancora di più,
aveva ragione Lucy avrei dovuto parlartene con calma di ciò
che provo per te-
Il mio cuore sussulta e di scatto inclino il volto verso il suo, ancora
incapricciato ad osservare il suolo -Ma cazzo Yuki con te è
maledettamente difficile!- continua ridacchiando nervosamente.
-Temevo che tu non ricambiassi ma io non riuscivo più a fare
finta di nulla e in qualche modo volevo fartelo capir-
-Capire cosa?- chiedo retoricamente con qualche ottava di troppo,
interrompendolo incredula e felice.
Sting sgrana gli occhi, un palpito di esitazione rincorre il suo
respiro ma serra la mascella deciso e fiero.
-Yuki tu mi piaci, mi piaci proprio tanto- sbotta rosso in faccia
facendomi distogliere lentamente lo sguardo per puntarlo verso il
biancore che ricopre a pista.
Gli piaccio e non come amica, gli piaccio nell'altro senso, anche tanto
ha detto.
-Ma ora ho rovinato tutto vero? Perdonami ma io a volte non riesco a
controllarmi e averti così vicina...-
Piaccio a Sting e il cuore batte troppo forte, la testa gira e un
sorriso si allarga sul mio viso.
-Yuki mi dispiace! Cazzo quanto è imbarazzante...-
E a me piace Sting, anzi io amo Sting. Lui è il mio tutto,
il mio sogno, la mia stella.
-Ora mi prenderai per un perv...-
-Zitto!- urlo ridente piombandogli addosso, circondandogli con le
braccia il collo e premendo le labbra contro le sue, Sting sbuffa una
sorta di gemito sorpreso cadendo all'indietro.
Chiudo gli occhi facendomi trasportare dal battito del mio cuore
impazzito e da Sting, dalla sua bocca che si muove contro la mia, dalle
sue mani che chiuse a coppa intorno al mio viso mi irradiano di calore
le guance. Soffoco un gemito fino in fondo alla gola quando sento la
sua lingua infilarsi tra le labbra, cercare la mia e coinvolgerla in un
bacio che sa di passione.
Sobbalzo quando in un colpo di reni Sting mi sovrasta, rotola sopra di
me puntellandosi sui gomiti, i suoi capelli mi solleticano la faccia,
la sua lingua torna a insinuarsi tra le mia labbra e io mi inarco sotto
di lui incapace di ribellarmi, premendo il petto contro il suo.
Gli afferro i capelli, lo bacio con amore e con quella voglia repressa
da troppo tempo, sento le sue mani accarezzarmi la schiena, tenerla
sollevata in modo da non toccare il fondo ghiacciato e io mi stringo
ancora di più a lui.
Mi lascio sfuggire un gemito quando sento l'erezione sotto i suoi
pantaloni premere tra le mie gambe, mentre il desiderio che ho per
Sting sale inarrestabilmente e so che se non fossimo in un luogo
pubblico probabilmente...
Sgrano gli occhi quando prendo seriamente in considerazione la cosa e
sopra tutto che siamo in mezzo a una pista di pattinaggio.
Gli poso una mano sul petto -Sting- mormoro roca mentre continua a
mordicchiarmi il labbro inferiore, ecco a lui la consapevolezza di dove
ci troviamo non è ancora giunta ad illuminarlo.
-Oh- esclama, aiutato da quel mio sorriso sembra accorgersi finalmente
della situazione.
-è colpa tua, sei troppo bella- dice facendomi sorridere e
assumere un espressione accattivante.
Restiamo a guardarci felici e innamorati finché un
tossicchiare forzatamente volontario giunge al nostro
indirizzo, sollevando entrambi lo sguardo troviamo Natsu guardarci malizioso, le braccia incrociate al petto, un
sopracciglio inarcato e Lucy che abbarbicata a lui ci guarda ridente e
commossa.
-Dico vi pare il caso? Non riuscite a tenere a freno gli ormoni!?- ci
rimbecca saccente e detto da lui è davvero grottesco.
Sorrido e poso la fronte contro la spalla di Sting impegnato a quel
botta e risposta con tanto di insulti fantasiosamente coloriti con
Natsu.
Sting si volta verso di me, mi sorride e poi sollevandosi sporge la
mano verso la mia per aiutarmi, intrecciando le dita con le sue mi
solleva stampandomi un altro bacio sulla bocca.
Mi tiene stretta, posa la fronte contro la mia -Credo di non aver mai
amato così tanto cadere- affermo facendolo ridere.
Me lo stringo meglio addosso godendomi questo momento felice- Io credo
di non aver mai amato così tanto- replica lui creandomi un
colpo al cuore.
Felice e innamorata gli stringo la mano seguendolo verso il centro
della pista senza più il minimo timore, guardo ancora una
volta il suo profilo abbagliata dalla luce caratteristica che stavolta
avvolge entrambi in un unico indissolubile abbraccio.
ANGOLO DAIMLER: Buon sabato amici! Questa coppia mi piace tanto e
cavolo ancora non avevo dedicato a loro una os! E quale meglio
occasione dello StingYu day?
Il titolo è più che altro un gioco di parole che
richiamano i dettagli dei due protagonisti.
Grazie Soly per avermi invogliata!
Chronicles è in fase di costruzione, portate ancora un po'
di pazienza vi prego ;)
Un bacio e grazie !!
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