Vita di un cacciatore di taglie depresso

di GanzoBello
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Sapete com'è vivere come un cacciatore di taglie?

Le persone me lo domandano sempre.

"Hey ti ho visto alla tv! La tua vita deve essere un sacco eccitante"

Eccitante ecco come le persone vedono la mia vita. E se lo dicono loro deve essere sicuramente vero.

Ogni giorno mi alzo, mi lavo, ingoio le prime cose che trovo ed esco. Vado al mio luogo di lavoro. Una nuova taglia. Trovo l'idiota che non è andato in tribunale. Lo porto in tribunale. Mangiò . Dormo.

Ogni giorno, tutti i giorni. Vent'anni che faccio sempre questa routine.

Sono stanco.

So che è semplice, ma voglio lamentarmi. Una volta ero felice.

Non so quando smisi di esserlo.

Ma ora so che non lo sono più.

Il ticchettio delle mie dita sopra questa tastiera me lo ricorda.

Non capisco se dovrei farla finita.

Sono depresso .... Forse.

Non ne capisco per la verità.

Ieri ho catturato uno che per giustificarsi dalla sua assenza ha iniziato a urlare che era depresso.

Era depresso ? Se ve lo state chiedendo non so rispondervi. L'unica cosa che so è che aveva una taglia da 3000 dollari su quella testolina depressa, i che vuol dire che aveva fatto qualcos'altro oltre al non presentarsi di fronte al giudice.

Perché non sapevo che cosa avesse fatto? Beh io non leggo quasi mai cosa hanno fatto le persone. Non mi prendo carico di loro. Sono lavoro. Non è facile catturare uno che è diventato ladro solo per colpa della crisi, ti lascia un obbiettore di coscienza. E' in questo lavoro non ti puoi permettere un obbiettore di coscienza.

Oggi la mia preda sarebbe un ragazzo. Venti anni. Alto 1, 80. E' riportato il numero civico e le zone da lui abitualmente frequentati. Entro oggi dovrei già averlo preso.

Inizio a pensare che la mia vita faccia schifo. Ogni volta che catturo qualcuno,  mi guarda come se fosse colpa mia. Come se davvero non capissero. Io non sono l'artefice di quei crimini, io sono lo spazzino che riporta le cose nel loro corretto posto. Se loro non volessero provare davvero quella esperienza, perché non commettere crimini o direttamente, perché non affrontare le proprie responsabilità. Hai fatto un crimine?  Vieni processato e vai in galera. Punto.

Non capisco perché dica tutto questo a un computer,come se potesse realmente cambiare qualcosa. Eppure il mio terapista mi ha obbligato, sono costretto ogni volta a scrivere qualche cazzata del genere sopra a questo foglio. andare a riunione e far finta che leggendole possa davvero guarire da quel che sento. Chi davvero ci crede? Me lo domando spesso ... 





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