Angolino di Red: inizio
col dire che questa è la mia prima prova nel fandom di
Undertale. E che potrebbe essere uno Spoiler per chi non
ha ancora finito di giocare tutte le Run, in particolare la Genocide...
player avvisato, mezzo salvato (?). Ovviamente è neanche
così tanto sott'inteso il fatto che io sia della corrente di
pensiero che vuole Frisk maschio e Chara femmina, e che in questa OS ci
siano degli accenni alla SansxFrisk (che è una delle mie
coppie preferite, dopo la AsrielxChara, ma non frega a nessuno niente e
quindi cià). Il tutto è ispirato oltre al punto
preciso del gioco anche ai vari video sulla battaglia e le
corrispettive canzoni (anche il titolo, sì, così
come ciò che dice Sans in corsivo) e al fatto che sia angst
puro. Puro e doloroso. Sigh.
Detto
ciò, buona lettura!
} Stronger than You
«E' una bellissima giornata
fuori. Gli uccelli cantano, i fiori sbocciano...»
Ne dico tante di
cavolate che ormai ho perso il conto.
La serietà
non fa parte di me ma, ehi, che ci possiamo fare. Dovresti averlo
capito ormai. Quantomeno esserci abituato.
Posso quasi immaginare
la tua espressione perplessa, a tratti rassegnata, ma pronta a subirsi
l'ennesima fiumana di parole senza senso. Una delle mie tante pessime
battute.
Peccato che non sia uno
scherzo, questo.
E che non riesca a
guardarti in faccia. Verrebbe meno la mia determinazione se lo facessi
proprio adesso. E non posso recuperarla come fai tu, ragazzo, lo sai.
Mi dispiace.
«...in giorni come questo, ragazzi
come te... dovrebbero bruciare all'inferno.»
Fa male. Lo avverto,
è un dolore sordo che colpisce il cuore.
La mia determinazione vacilla e
mi sento così confuso. La testa gira, i pensieri vorticano.
Cosa ci faccio qui?
Perché ho un coltello in mano?
La puzza del sangue
è stomachevole. Mi impregna i vestiti, imbratta la lama
lucida. Non se ne va via, non se ne andrà mai via.
Perché mi guardi
così? Oh, non capisco. Io...
Quello che ho fatto. Sono qui
per portarlo a termine, vero?
«Torna indietro ragazzo, sarebbe
un crimine se dovessi rompere la promessa che ho fatto per te»
Te ne ho parlato,
giusto? Quella volta al ristorante. E' successo davvero o è
stato soltanto un sogno in quale delle tante timeline?
Non saprei dirlo, nel
bosco mi annoio così tanto ad attendere invano qualcosa che
forse mi sono immaginato tutto. Forse
ne ho parlato soltanto alla neve che cadeva ricoprendo ogni cosa,
dopotutto.
Non costringermi, ti
prego. Non obbligarmi a rompere quel patto. La vecchia signora ne
sarebbe tremendamente dispiaciuta. E sai, lei è stata
l'unica a ridere dei miei pessimi scherzi. Mi ha tenuto compagnia, le
devo qualcosa.
Le devo ancora
qualcosa. Posso mantenere la promessa solo se non ti avvicini.
«Quindi non varcare quella soglia
o, amico, passerai dei brutti momenti.»
Rinuncia. Ti supplico,
rinuncia. Torna indietro, sono rimasto solo io.
Sai cosa sono in grado
di fare? Non puoi davvero credere che io sia così debole da
non riuscire a tenerti testa e batterti.
Il pigro Sans. Il
buffone Sans. Quello che non vuole combattere, solo fare scherzi.
Perché non è potuto rimanere tutto
così?
Perché
hai dovuto ucciderli?
«Ma i bambini come te non giocano
seguendo le regole. E gente come me non è facile da
imbrogliare»
Lo so, cosa credi. Sei tu
quello che imbroglia gli altri. Eppure non fai niente di male, vero?
Solo scherzi innocenti. Sistemi sempre tutto.
Puoi sistemare questo, ora?
Puoi sistemare me?
La testa mi fa male. Solo un passo.
Anche se non voglio compierlo, adesso... che differenza fa?
Il respiro in gola fa male,
brucia come il manico del coltello che stringo con più
forza. Sollevo il mento, porto la mia arma davanti al viso.
Mi dispiace. Mi dispiace
così tanto. Ma è così che deve andare,
vero?
Toriel... hai fatto
tutto il possibile per rispettare la promessa di quel giorno. Ma ora
non ha davvero più importanza.
Avanti, Sans. Solo tu ed io.
Un'ultima volta.
«Quindi andiamo, lascia che si
raffreddi la stanza...»
Non rinuncerai. Non lo
hai fatto mai, neppure una singola volta da quando sei caduto nelle
Rovine, avrei dovuto saperlo da tutto l'inizio.
Ma, concedimelo piccolo
umano, almeno c'ho provato. La vecchia signora... spero che possa
perdonarmi.
Perché
adesso che quel passo è compiuto, adesso che mi specchio in
quella lama sporca di sangue, non riesco a perdonare te.
Vi vedo riflesso il
volto di Papyrus. I suoi sogni, la sua allegria, la sua sciocca
bontà.
Hai portato tutto via.
Hai tradito la sua fiducia, hai spezzato la vostra amicizia.
Hai tradito me.
Sento bruciare l'orbita
vuota. E questa volta lascio che lo faccia.
«...andiamo, sporco ammazza-fratelli!»
Il tuo occhio brilla di blu,
sei pronto ad usare la tua magia. Contro di me?
Non ne dubito. Adesso la vedo
chiaramente tutta la tua rabbia. Tutto il rancore, il risentimento, la
vendetta.
Mi sono in qualche modo
familiari. Mi cullano, mi stordiscono.
Mi spingono a scattare in
avanti, brandendo la mia arma, cercando di colpirti.
Devo farlo. Devo, capisci?
Perché...
non lo so. Non lo so più neppure io. So solo che schivi i
miei attacchi e spero di non riuscire a colpirti mai.
Patetico, forse. Non ha
senso. Ma è questa battaglia a non averne. Tutta questa
situazione.
E'
colpa mia.
«Fatti avanti e prova a colpirmi
se ne sei capace, immagino che tu abbia capito che la pietà
è fuori questione»
Ho ucciso tuo fratello.
Ho ucciso Papyrus senza dargli una singola possibilità. Lui
e i suoi puzzle assurdi, i suoi spaghetti immangiabili, il
suo desiderio di far parte della Guardia Reale e di diventare amico di
tutti.
Beh, non avrebbe dovuto
cercare di essere mio amico. Guarda com'è finita.
Non
volevo. Io... non volevo...
«Vedo che ti
stai stancando di provarci. Sei furioso... sai, continui a morire.»
Dovrei provare piacere
nel vedere i miei colpi andare a segno. Dovrei godere del sangue che si
riversa sul pavimento e lo macchia, ancora ed ancora, mentre le ossa
affondano in quella tua carne debole.
Hai la maglietta sporca
di rosso, sembra quasi nera. Disteso a terra, non riesco più
a vedere il tuo viso.
E anche quando ti
rialzi, quando ritorni e mi carichi ancora, io mi limito a schivare e
colpirti. Una volta.
Due volte. Tre volte.
«Non vincerai, staremo qui
insieme combattendo per sempre in questa Sala del Giudizio»
Ancora, ancora, ancora.
Non smetto, non smetterò mai.
Ti terrò
qui, con me, e ti vedrò morire per ognuna delle volte in cui
hai ucciso. Assisterò ad ogni tua caduta, pensando alle vite
che hai strappato.
Per Papyrus, per
Undyne, per Mettaton, per Alphys e tutti gli altri, ti
ucciderò ogni singola volta e non avanzerai.
Non importa quanto sia
duro farlo. Non importa che vederti morire uccida anche me, un po' per
volta, ad ogni attacco che va a segno.
Non raggiungerai la
Sala del Trono. Non prenderai anche il nostro Re. Dovessi tenerti qui,
a combattere, fino alla fine dei tempi.
Lasciarti andare...
io... non posso
ancora farlo, capisci?
«So che ricarichi ogni volta che
ti batto, ma io sarò sempre qui ad aspettarti.»
L'aria torna a refluire
nei miei polmoni. Il mio corpo è stanco, la mia mente
vacilla.
La volontà è debole, ma non abbandono il
coltello. Non smetto di attaccarti, non smetto di morire e poi tornare.
Forse solo per vederti
ancora lì, ancora vivo, con il tuo sorriso sornione e
quell'aria strafottente. Come se tutto questo per te non fosse altro
che uno dei tuoi giochi.
Va ancora bene se so
che ci sei, Sans. Posso continuare in eterno.
Per ogni volta che mi
ucciderai, io ricaricherò e tornerò a combatterti.
Sono sempre un po'
più veloce di te, non lo vedi? Come fai a non capire?
Io... non posso ancora
farlo. Ma devo.
«So che sei fatto di L.O.V.E»
Ho sempre trovato
ironico quel termine, sai? Perché un tempo, una volta, c'era
davvero amore. Adesso non riesco quasi più a sentirlo. Non
lo ricordo.
E' stato tutto cancellato resettato e... non... non avrei dovuto
farlo, vero? Mi avevano detto cosa sarebbe successo. Non ho ascoltato.
Ehi, Sans,
c'è stato davvero un tempo in cui non erano odio, rancore e
morte a sostenermi? In cui il sangue non mi imbrattava le mani e
sorridevo, ridendo, insieme a voi?
Vorrei credere che non
sia mai successo nulla di tutto questo. Vorrei poter passare ancora del
tempo con voi.
Ma non ci siete
più. Vi ho cancellati io. E sono qui, ora, perché
devo portare a termine il mio compito. Cancellare tutto e non lasciare
più niente.
Forse... forse
smetterò di vedere i loro visi, allora, chiudendo gli occhi.
Forse dimenticherò i loro sguardi traditi e il colore del
loro sangue.
Se ucciderò
anche te, Sans... se lo farò, potrò avere la pace?
«Qui è dove si ferma.
Qui è dove finisce... se vuoi passarmi oltre, beh, dovresti
riprovare.»
Non sei stanco di
morire? Di sentire la pelle squarciarsi, di avvertire tutto quel dolore?
Perché io
sì, lo sono. Sono tanto stanco.
Ti accasci a terra
senza lamentarti e vorrei sentirti urlare. Se lo facessi, forse, si
attenuerebbe un po' tutto l'odio che mi si agita dentro.
Per quello che sto
facendo, mi chiedo... sono forse migliore di te?
«Ma non importa come ti fermi, tu
non smetti di attaccare. Deve proprio piacerti la sensazione... dei
tuoi peccati che scendono per la spina dorsale.»
Non provi neanche un
po' di dispiacere? Non c'è colpa sul tuo viso. Non riesco a
vederla.
Vedo solo il sangue,
vedo la tua determinazione. E quella dannata lama che...
...non ci riesco, Sans, non lo
capisci?
Ti supplico, guardami.
I miei colpi non ti raggiungono mai. E basterebbe solo che ti
sfiorassi. Basterebbe così poco per mettere fine a tutto.
Le mie gambe tremano,
faticano a reggermi ancora in piedi. Ma non mi arrendo così.
Forse c'è
ancora un modo per sistemare tutto.
Guardami. Il coltello
cade per terra mentre spalanco le braccia.
Guardami. Sarebbe
potuta andare diversamente. Quando ci siamo incontrati, quella volta,
noi... avremmo potuto essere buoni amici, vero?
Lascia che abbia
pietà. Solo per questa volta. Accettala, ti imploro. Non
posso ucciderti. Non te. Non così.
Il mio cuore batte
così forte mentre le tue braccia mi stringono a
sé. Vorrei potermi rilassare, appoggiare la testa sulla tua
spalla e dimenticare tutto.
Torniamo indietro.
Voglio ancora quei giorni. Voglio ancora sentire che tutto va bene.
Voglio...
«Pensi di potermi risparmiare
come fossi una pedina? Beh non hai risparmiato mio fratello, quindi
dovrei schiacciarti!»
Per un attimo. Per un
solo secondo, quell'abbraccio è stato tutto quello che ho
voluto da quando ti ho visto arrivare.
Poi ho ricordato. Poi
ho sentito l'odore del sangue sulla tua pelle.
Muori ancora una volta
e non voglio la tua pietà. Non ne hai avuta per mio
fratello. Non ne hai avuta per tutti gli altri!
Perché per
me, piccolo umano? Perché dovrebbe andare diversamente.
«So che hai fatto sparire tutti i
miei amici, ma ciò che gli importava è
perché son qui.»
Non credere che non
sappia. Non credere che non abbia visto e che possa accettare di
chiudere gli occhi e lasciare tutto all'inganno.
Non sono morti invano,
sai? Nessuno di loro. Si sono sacrificati per salvare gli altri mostri.
Tu non distruggerai questo mondo. Ed è per questo che io
sono qui.
Non mi supererai.
«Io sono la loro pietà»
Che tu gli hai negato.
«Io sono la loro vendetta»
Vedrò ancora
scorrere il tuo sangue finché ti stancherai di provarci, te
lo prometto.
«Io sono determinazione!»
Non quella misera cosa
che muove te. Anima umana o no. Quello che muove me sono le anime di
tutti i mostri, di tutti gli amici che hai ucciso.
«So che sei fatto interamente di
L.O.V.E... ma penso di essere più forte di te»
Sono fatto interamente di
L.O.V.E.
E, per questo, sono
molto più forte di te.
Davvero credevi che
avresti potuto tenermi qui per sempre?
«...»
I tuoi occhi sono
spalancati. Buchi neri che mi fissano, sorpresi.
I miei bruciano e
quelle che scorrono sulle guance sono... sono forse lacrime?
Cadendo in ginocchio
non sento neppure dolore.
Ma tu non mi allontani,
non cerchi di scappare. Rimani immobile fra le mie braccia, mentre
stringo convulsamente la stoffa della tua assurda felpa azzurra.
Questa stanza
è all'improvviso diventata così fredda.
Non riesco a
pronunciare una parola, la voce manca e la labbra tremano.
«Frisk...»
E' il mio
nome. Lo è davvero?
Lo mormori come una
preghiera, sento un sorriso nella tua voce. Non mi odi, Sans?
Ti stringo forte, ti
stringo come a non volerti lasciare. Ma tu mi hai già
abbandonato da tanto tempo.
O, forse, sono stato io
a farlo. Quando ho accettato... quando ho permesso...
''C'è
un modo, sai?''
Quella
voce. E' diventata più forte. La sento vicina, come una
presenza al mio fianco. L'avverto alle spalle, sento un tocco fantasma
sulla schiena.
E' così
dolce. Lei mi ha parlato per tutto il tempo. E' stata la sua
volontà a guidarmi.
Come posso... come
faccio a fidarmi. Eppure... eppure se ci fosse anche solo un'occasione!
''Torna
indietro. Resetta tutto. Potrai ricominciare da capo e andrà
tutto bene''
Io...
davvero?
Sento la sua mano sulla
mia. La percepisco, anche se non riesco a vederla. La conduce,
gentilmente, verso l'unica opportunità di salvezza. Di
ricominciare.
E' così
vicina, così brillante. C'è ancora una
possibilità.
''Potrai
rivedere tutti i tuoi amici. Sarà come se non fosse accaduto
nulla. Le tue azioni... verranno cancellate. Potrai rivedere lui''
Sans.
I miei occhi sono colmi
di lacrime. Voglio rivederlo. Voglio che mi perdonino.
Voglio svegliarmi da
questo brutto incubo e che lei
mi lasci in pace.
Non avrei mai voluto
uccidere, quella volta. Ma questo mondo fa così paura, e
io... io sono solo...
''Andrà
tutto bene''
Sì,
andrà bene.
Sans, ragazzi,
aspettatemi. Sto tornando. E, questa volta, potremo essere ancora tutti
amici!
E' stato così
facile, del resto.
La volontà umana
è così debole. E' per questo che li odio
così tanto e mi divertirò ad annientarli.
Con questo mio nuovo
corpo. E questa mia nuova anima.
«Beh... in fin dei conti... forse
io sono più forte di voi.»
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