Tell me what to do

di seddieshipper24
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~~Cerco di serrare le palpebre, e rendere quelle immagini sul maxi schermo il più diffuse possibile, cercando di allontanare quei personaggi che tanto somigliano alla mia realtà.
E  mentre quell’attore che assomiglia tanto a qualcuno che conosco recita la sua scena con compostezza, io scruto ogni minimo particolare del suo viso.
Quei capelli biondo cenere, occhi azzurri, talmente tanto da poter intravedere la figura dell’attrice con cui parla riflessa, e quelle fossette che spuntano come improvvisamente quando sorride, e io non posso fare a meno di paragonarlo a quell’essere spregevole di Chad Dylan Cooper.
<< sono soltanto obbiettiva>> sussurra Zora, cercando di non infastidire gli  altri spettatori presenti in sala << quel personaggio è spregevole come il suo presunto sosia>>.
Annuisco distrattamente, mentre il suono di una canzone malinconica risuona nelle mie orecchie.
Come poteva essere una persona tanto bella all’apparenza essere così egoista ed egocentrico?
E per un momento mi giro verso Tawni, e rabbrividisco.
Tutto d’un tratto, i miei amici si girano di scatto, e io non posso fare a meno di alzare le spalle in cerca di una risposta alla mia domanda silenziosa.
E questa arriva dagli scatti dei paparazzi verso delle figure che vedo confusamente.
<> digrigno i denti, Chad.
 E mentre penso che non cambierà mai, le mie ginocchia scattano in avanti, e il mio volto si tinge di un colore violaceo.
Appoggio il capo sul cuscino della poltrona in velluto rosso, desidero scomparire magicamente.
Nonostante i nostri show vengono registrati nello stesso studio, non vedo Chad da quando ci siamo lasciati.
 
< I already know what I can see in your eyes when you’re selling the truth.
‘cause it’s been a long time coming, so where you running to?>>

Scrivo brevemente un messaggio a Tawni e mi allontano verso l’uscita del cinema.
Vorrei davvero che cambiasse la mia situazione, vorrei finire quello che avevo cominciato.
E invece, come una vigliacca mi allontano dai miei problemi, sperando di non rivederli più.
Ma Chad Dylan Cooper è più di un problema ricorrente.

<< You’ve got your way of speaking, even the air you’re breathing.
You could be anything, but you don’t know what to believe in.
You got the world before you, if I could only show you, but you don’t know what to do”

E mentre mi accingo a stringere con I polpastrelli la maniglia della porta, sento una mano calda sulla mia spalla, e un profumo che sa di ricordi.
Prego invano che sia solo un fan che mi chiede un autografo.
<>
<>
E involontariamente un sorriso sincero emerge sul mio viso, e lui ne sembra sorpreso.
Cominciamo a camminare in quei vicoli interni alla città, dove le persone solitamente non passeggiano, cercando di non farci riconoscere.
E mentre il vento tagliente di gennaio mi trafigge come vetri rotti, Chad mi avvolge con una giacca di marca attorno alle mie spalle infreddolite.
Mi fermo a guardarlo, come per ringraziarlo, ma non per la giacca, per tutto il resto.
E i suoi occhi riflettono la mia immagine, e non posso fare a meno di interrogarmi silenziosamente.
Ma nonostante i suoi sforzi invani, sento che non cambierà mai.





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