Ok...respirai
piano...mancavano meno di tre giorni al mio matrimonio con Ginny...e
ne ero felicissimo...ma qualcosa non quadrava, mi sentivo fuori
posto, come se amarla dopo ciò che era successo fosse
sbagliato.
Erano
passati due anni dall'uccisione definitiva di Voldemort, ma io non
facevo che sentirmi sempre più confuso, i sensi di colpa mi
opprimevano...
Suo
fratello Fred era morto a causa mia, il piccolo Teddy era rimasto
orfano proprio come me...era giusto amarla???? Era giusto cercare di
renderla felice???
Ero
così preso a farmi domande su domande, che a stento mi resi
conto del barbagianni marrone che era spiccato veloce sulla mia
testa, depositando una lettera sul tavolo.
Mi
ero appena svegliato, e la mia futura suocera aveva insistito per non
lasciarmi uscire di casa senza un'abbondante colazione, tipico...
Guardai
la lettera con blando interesse, prima di rendermi conto che
proveniva dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, scritta
direttamente dalla nuova preside, Minerva McGranitt.
Molly
mi fissa sbalordita “E' qualcosa di importante Harry
caro?” mi
chiese apprensiva.
Io
ingoiai l'ultimo pezzo di bacon “Non saprei...la McGranitt
vuole
vedermi!”
“Oh...allora
devi andare...”
Io
annuii poco convinto “Ginny?”chiesi notando che
alle nove di
mattina non era ancora scesa, e lei era sempre molto mattiniera.
“E'
a Grimmauld Place con Hermione, per rimettere a posto quella casa!
Deve essere resa abitabile!”sorrise dolcemente.
Già...dopo
il matrimonio saremmo andati a vivere là...Per due anni non
ci
misi piede, avevo paura che entrandoci avrei rivisto la malinconia di
Sirius aleggiare per le stanze.
“Ehm...Harry
come andrai fino a Hogwarts?”chiese. Da quando avevo compiuto
17
anni cercava
di non essere troppo apprensiva e
soffocatrice, capiva
che non essendo mia madre doveva lasciarmi libero, visto che per 16
anni quella libertà mi era stata negata da dei comuni
babbani,
che nervi!
Silente
non poteva pensare a persone peggiori a cui affidarmi, e dopo la sua
morte mi sentii come se avessi perso un padre per la seconda volta,
come se fossi stato abbandonato di nuovo.
“No...credo
che sia giunto il momento di far volare un po'
Fierobecco!”risposi.
Uscii
in giardino, dove il mio ipogrifo mangiava ratti morti, catturati
personalmente da George, che trovava la cosa divertente.
Fierobecco
non faceva altro che venire e tornare dalla scuola, per salutare
Hagrid, sicuramente un viaggio in più non gli dispiaceva.
Senza
tante cerimonie gli salii in groppa, e lui, capendo subito,
cominciò
a sbattere le ali.
“A
Hogwarts amico mio!”sussurrai al suo orecchio, come per
contrastare
il vento.
Volare
di nuovo su di lui fu una sensazione inebriante, forse anche meglio
della mia Firebolt! Lui mi sapeva ascoltare, era un amico leale e
fedele, e gli volevo bene...era un solitario proprio come me...ed ero
contenta che Sirius me l'avesse lasciato nel testamento, insieme al
resto...
In
pochi minuti arrivammo alla scuola, il viaggio più breve
della
mia vita...
Entrai
dentro al castello, lanciando qualche occhiata agli studenti che mi
fissavano eccitati, soprattutto le ragazze, ed io sentii le guance
andare in fiamme.
Mi
diressi verso l'ex ufficio di Silente, ormai proprietà di
Minerva.
Lei
mi aspettava di fronte ai gargoyle, evidentemente si era resa conto
di non avermi scritto la parola d'ordine per accedere.
“Oh
eccoti Harry!” mi disse incurvando le labbra sottili in un
sorriso
e un po' goffamente, a braccia tese, mi strinse...non era mai
capitato prima di allora, che io mi ricordassi, e mi sentii un po' a
disagio, ma nonostante ciò mi lasciai stringere.
“Vieni
entra dobbiamo parlare!” si girò verso i gargoyle
e
pronunciò la “parola magica” per entrare
“Albus
Silente!”
L'ufficio
non era cambiato di una virgola, tutti gli oggetti strani di Silente
erano sempre li stessi, i vecchi presidi dei dipinti comparivano e
scomparivano ogni tanto, mi sembrava proprio di essere tornato a
casa, alla mia vera casa!”
Tranquillamente
mi accomodai, con la McGranitt davanti a me.
“Mi
dica pure...nella sua lettera diceva di venire il prima possibile, e
successo qualcosa?”
La
preside sorrise ancora di più “Oh Harry...non
volevo
spaventarti! Desideravo solo che tu venissi a conoscenza di una mia
idea!”
Io
la guardai interrogativa, le idee della professoressa mi facevano
sempre un po' paura.
“Vedi...io
sono vecchia...e desidero andare in pensione...ma voglio essere certa
che la mia scuola sia in buone mani!”
Continuavo
a non capire “Ed io in cosa posso esserle utile?”
Lei
sospirò “Ecco...ti andrebbe di diventare preside
di
Hogwarts?”
Il
mio cuore si fermò, per poco non caddi dalla sedia! Ero
completamente sbalordito, non potevo crederci...
Gli
occhi da gatta della professoressa mi squadrarono
preoccupati...”Harry! Non sei costretto...e non subito...io
rimarrò
qui un anno, in modo che tu possa finire i tuoi studi per diventare
Auror!”
“Se...se
mi rifiutassi...”biascicai agitato “Chi sarebbe il
secondo
candidato?”
“Il
professor Lumacorno!”
Mi
portai una mano sulla fronte, coprendo quella cicatrice che da due
anni non bruciava più, povera Hogwarts in che mani sarebbe
finita!
“C-ci
devo pensare...”bofonchiai.
La
McGranitt annuì in risposta, e senza aggiungere altro
uscii...avevo bisogno di riflettere da solo...
Cominciai
a vagare per i corridoi senza una meta precisa, chiedendomi cosa
avrebbe fatto mio padre al posto mio.
“Harry!”mi
chiamò una voce molto familiare alle mie spalle.
La
riconobbi subito...non poteva essere lei.
Lentamente
mi voltai...Cho Chang era lì davanti a me...
Cercai
di sorridere, per non farle capire quanto la sua presenza mi
turbasse.
Perché
doveva essere così dannatamente sensuale e bella?
Perché
aveva la capacità di confondermi con la sola forza dello
sguardo? Il mio cuore cominciò a battermi forte...era stato
il
mio primo amore...che la amassi ancora? No...non poteva essere! Io mi
stavo per sposare con una donna fantastica che amavo con tutto il
cuore...
“Ehi
Cho...”la salutai dolcemente “Come mai
qui?”
“Be...non
ci crederai...ma la McGranitt vuole che io insegni
trasfigurazione!”
“Come,
così giovane?”
Sorrise “Già...mi metterà
alla prova...poi si vedrà...”
Ecco...questo sarebbe stato
un altro motivo per non accettare l'incarico, io e Cho non potevamo
diventare colleghi, era una cosa impossibile!
“Tu invece, che mi
racconti?”domandò curiosa.
Io
scrollai le spalle “Niente di che...tra tre giorni mi
sposo!”
Vidi
i suoi occhi incupirsi, ma stranamente non mi importò,
perché
mi tornarono alla mente i momenti passati con lei, ma soprattutto le
litigate...era una ragazza viziata e capricciosa!”
“Ah...ehm...congratulazioni!
Ti auguro il meglio...!”
“Lo
spero...scusa ma adesso devo andare...”
Tornai
con Fierobecco alla tana, anche se il viso di Cho era ormai nitido
nella mia mente...ma dovevo dimenticarla, dovevo per forza!
Quando
entrai notai subito uno strano silenzio, evidentemente dovevano
essere tutti usciti, ma mi sbagliavo...
In
salotto, accanto al camino, c'era Ginny con in braccio il piccolo
Teddy, mezzo addormentato.
“Ehi!”esclamai
a bassa voce, non volevo rischiare di svegliare il piccolo.
Diedi
un bacio sulla fronte alla mia dolce fidanzata, che mi sorrise
teneramente.
“Mi
ha detto mamma della McGranitt...cosa voleva?”
Non
sapevo se fosse giusto dirglielo, ma di certo non volevo che il
nostro rapporto fosse basato sulla menzogna.
“Ecco...voleva
chiedermi se tra un anno mi andava di diventare preside di
Hogwarts!”risposi con noncuranza, come se proprio non mi
importasse.
Ginny
rimase inorridita, fissandomi a bocca aperta “E...e...tu che
cosa
hai risposto?”
Sospirai
“Che ci dovevo pensare...non so che cosa fare...”
Poggiò
delicatamente il bambino nel suo carrozzino, e poi lasciò
che
io poggiassi la testa sulle sue gambe. Cominciò a
scompigliarmi i capelli dolcemente, ed io chiusi gli occhi.
Aveva
un tocco così materno...l'amavo...l'amavo con tutto il
cuore,
e subito mi pentii di aver pensato di provare ancora qualcosa per
Cho...come potevo desiderarla se avevo accanto la donna più
fantastica del mondo?
“Tu
piuttosto...”dissi interrompendo il silenzio senza aprire gli
occhi
“Come è andata a casa?” mi resi subito
conto che
sorrideva, evidentemente non desiderava altro che glie lo chiedessi.
“Benissimo!”rispose
allegramente! “Sono felice di comunicarti che abbiamo
finito!”
Risi
“Be...tu ed Hermione vi siete date da fare!”
“Certo!”esclamò
compiaciuta “E poi è venuta ad aiutarci anche Luna.
“Oddio!
Non è che ha fatto saltare casa?” ironizzai.
Lei
ridendo mi tirò uno schiaffetto affettuoso sulla fronte
“E
dai...non essere cattivo con lei!”
Gli
presi la mano ancora impegnata a viaggiare tra i miei capelli e
cominciai a baciarla.
Lei
arrossì un po', la stavo mettendo forse in imbarazzo?
“Oggi
sei troppo affettuoso! Non è da te! Hai forse peccato? Che
hai
combinato?” scherzò.
Mi
alzai e la fronteggiai “L'unico peccato che posso aver
commesso è
quello di amarti...”
*
* * * *
“Ron,
hai le fedi?” gli chiesi per l'ennesima volta, in chiesa,
poco
prima che la cerimonia iniziasse.
“Si
si...giuro che se me lo chiedi un'altra volta le butto!”
scherzò.
“Scusa
scusa...è l'agitazione...!”
Non
ebbi tempo di aggiungere altro che partì la marcia nuziale,
e
Ginny entrò a braccetto con il padre, bella come non mai,
facendomi battere il cuore per l'ennesima volta...
Al
momento del fatidico “SI” la lasciai aspettare per
qualche
secondo, rendendola nervosa...alzai lo sguardo verso il soffitto,
come per avere l'approvazione dei miei genitori e di Sirius, per poi
pronunciare quelle due lettere che le fecero uscire il sorriso
più
meraviglioso che avessi mai visto...
*
* * * *
UN
ANNO DOPO...
Passò
un anno preciso, ed il giorno del nostro primo anniversario io e
Ginny lo passammo in ospedale...per la nascita del nostro primo
figlio.
Lo
tenevo affettuosamente tra le braccia, un po' impacciato...era
così
magro e fragile...
“Allora?Come
lo chiamiamo?”mi domandò Ginny.
Io
glie lo posai tra le braccia, lanciandole un sorrisino e un'occhiata
complice “James...”dissi.
“Solo
James?” domandò lei
Scossi la testa “James Sirius
Potter!”
Scoppiammo
a ridere, e quella notte dormii al San Mungo con loro, non volevo
lasciarli soli...
Mi
sorprese sentir cantare Ginny una ninna nanna dolcissima....di cui
ricordo ancora tutte la parole...
Era
una melodia meravigliosa che ancora adesso canta a tutti e tre i
nostri piccoli:
Cambierà
con
l'amore riuscirò
a
spegnere il male che c'è qui
che
non può più dividerci...
E
le bugie
qualche
volta sentirò
le
trasformerò in gioielli
di
purezza e fedeltà...
Mare
che
mi
incanti come il cielo blu.
Le
tue principesse lottano,
non
le abbandonare mai!
Tu
guidaci, e il nostro sogno arriverà
sulla
stella del destino,
giustizia
tornerà!
L'assoluto
di un amore può
rendere
caldo un vento freddo
vincendo
le difficoltà
che
nella vita incontrerà!
Riaccende
ogni cuore che
da
troppo tempo ormai
si
era spento...
Stringimi,
e
la paura passerà,
guardiamo
le stelle amiche,
che
ci sorridono lassù
mare
tu, severo e dolce padre mio,
fai
placare l'uragano di giustizia che c'è qui...
L'assoluto
di un amore può
rendere
caldo un vento freddo
vincendo
le difficoltà
che
nella vita incontrerà!
Riaccende
ogni cuore che
da
troppo tempo ormai
si
era spento...
Schiarisce
ogni ambiguità,
traduce
tutto in verità!
Sulla
stella del destino
giustizia
tornerà...
L'assoluto
di un amore può
cambiare
i connotati al mondo,
cancella
la fatica tua,
riempiendo
di poesia
un
nuovo giorno!
“Wow...che
bella questa canzone!”dissi sbadigliando, aveva messo sonno
anche a
me, e infatti James era crollato in un sonno profondo.
Ginny
sorrise “Già...me la cantava sempre la mamma da
piccola,
quando avevo gli incubi...”passarono attimi di silenzio poi
continuò “Questa ninna nanna mi fa pensare un po'
a noi...”
La
guardai sbalordito “A noi?”
“Si...il
nostro amore non è assoluto?”domandò
innocente.
Ed
io sorrisi ancora di più “Si Ginny...lo
è!”
Be
Gente...premetto che è la mia prima ff su Harry potter...e
che
so che non è fantastica! Purtroppo non ne scrivo e leggo
molte...quindi non so se qualcun'altro ha scritto la mia stessa
idea...se è così chiedo scusa in anticipo!
Fino
ad adesso ho scritto solo ff di HSM, speriamo che anche questa short
sia venuta 1 po' bene! 1 bacio e commentate in tanti!!!!!!
|