«Caitlin...»
«Ronnie…»
Nell’ultimo anno si era convinta – o almeno ci aveva provato – che non lo avrebbe più rivisto, che non ci sarebbe mai stato per lei un lieto fine degno di quel nome, senza di lui. Aveva provato a convivere con un corpo vivo a metà, spento di ogni fiamma, se non quella – l’unica – che fosse riuscita a tenerla in vita: il lavoro.
Era strano, davvero, come in quegli ultimi mesi avesse agognato un nuovo calore ad accenderle il cuore; lei, che fin da molto piccola aveva odiato il fuoco, aveva desiderato ardentemente tornare a bruciare. Ma senza Ronnie no, non ci sarebbe più stato niente e nessuno in grado di eliminare il freddo che ormai l’aveva ghiacciata dentro.
In quel preciso momento, invece, tutto le sembrò tornare a brillare, come un braciere vicino a estinguersi, improvvisamente tornato a regalare scintille.
Ronnie era davanti a lei, quegli occhi sinceri e appassionati la guardavano esattamente come se quell’anno non li avesse mai divisi; quella bocca le sorrideva come quella prima volta in cui le loro esistenze si erano incrociate e avevano capito che sarebbe stato per sempre.
«Se sei d’accordo, ci sarebbe qualcosa da portare a termine, non credi?», le sussurrò, con le labbra pericolosamente vicine al suo orecchio, soffiando sul braciere morente e era diventato il suo cuore e rinvigorendo dentro lei il fuoco di un amore che niente e nessuno – nemmeno la morte, nemmeno un disastro nucleare o un mutamento genetico apparentemente tragico – avrebbe mai potuto spegnere.
Proprio lei che ne aveva sempre avuto terrore, aveva imparato a giocare con il fuoco senza temere, neanche per un secondo – di bruciarsi.
Con Ronnie era pronta, a scottarsi, a guarire, a rischiare, ad attendere. A vivere.
Ringrazio Kary91 per avermi dato il prompt che ha ispirato questa flash durante il Drabble Event del gruppo Facebook "We are out for prompt".
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