Artist

di Little Redbird
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Artist


Clary aveva l'arte nel sangue – in quel sangue angelico che aveva da poco scoperto corresse nelle sue vene. Era un'artista, vedere lo splendore delle cose era un po' il suo mestiere – oltre a inventare rune e uccidere demoni. I colori, soprattutto, erano il suo forte: l'azzurro del cielo, l'arancio dei tramonti, il rosso delle labbra di Izzy.

Esitò con la matita sul foglio del suo quaderno dei ritratti. Dopo che quello che aveva custodito per tutta l'adolescenza era andato distrutto nell'incendio a casa sua, aveva deciso di iniziarne un altro, come buon augurio per la sua nuova vita. Le prime pagine erano piene di disegni delle labbra Simon e le sue zanne affilate, della schiena di Jace e le rune che la ricoprivano o del profilo di Alec, che aveva immortalato su carta mentre lui non guardava, ma le ultime pagine, quelle più recenti, raffiguravano in gran parte Isabelle e la sua bocca scarlatta, Isabelle e i suoi capelli corvini, Isabelle e le sue curve sinuose. Isabelle, Isabelle e ancora Isabelle.

Portò lo sguardo sulla Shadowhunter, stesa sulla poltroncina in camera sua, le gambe piegate sul bracciolo dondolavano nell'aria, un braccio posato sul pavimento e i capelli lunghi che cadevano come una cascata di oscurità nel vuoto. Era stata lei a insistere perché la dipingesse in quella posa drammatica e teatrale.

Clary si stava domandando se fosse il caso di disegnare la linea del vestito così in basso, quasi all'inguine, quando Izzy sollevò il viso per guardarla con un'espressione carica di aspettative.

“Come sta venendo?” domandò, la voce resa rauca dal silenzio prolungato.

Clary smise di mangiucchiare la matita, cosa che non si era nemmeno accorta di avere iniziato a fare. “Ho quasi finito” promise e le labbra perfettamente dipinte dell'altra si tesero in un sorriso soddisfatto.

“Lo appenderò in camera, se vorrai regalarmelo” confidò.

“Certo” acconsentì Clary. Acconsentiva sempre, quando si trattava di Izzy.

“Mi sento bella, quando mi dipingi come una delle tue ragazze francesi, Clary” disse, l'ombra di una risata a spezzare le parole.

Clary rise. Simon era finalmente riuscito a convincerla a guardare Titanic, a quanto pareva. “Tu sei bella sempre, Izzy” soffiò, gli occhi che studiavano la luce che la illuminava da dietro.

Era vero, si disse Clary, Izzy era bellissima, non c'era nessuna ragione per arrossire. Aveva detto solo la verità. Sapeva riconoscere la bellezza quando se la trovava davanti. Anche se ad indossarla come se fosse un abito era una ragazza e non un ragazzo.






 


AN:
Altra flash promptatami all'ultimo event del WAOFP!
Prompt di Kary: Clary/Izzy - Clary era un'artista: sapeva riconoscere la bellezza quando se la trovava davanti. Anche se ad indossarla come se fosse un abito era una ragazza e non un ragazzo.

Sì, shippo anche le Clizzy. Li shippo tutti in quel maledetto telefilm. Potete biasimarmi?

Red




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