Through your eyes
Le fronde degli alberi della riserva quileute di La Push erano
smosse da una leggera brezza estiva e il bosco era illuminato dalla
tenue luce delle stelle e della luna piena. Tra la vegetazione
correvano due figure: una era un enorme lupo dal manto rossiccio e
l’altra una ragazza dai capelli corti color rame che luccicavano grazie
alla luce argentata del cielo. Un licantropo e una mezza vampira.
Correvano veloci e i loro passi erano felpati come se i loro piedi non
toccassero l’erba ma volassero. Tutto era silenzioso, ad eccezione del
bubolo del gufo e dei loro pensieri, scroscianti come un fiume in piena.
Jacob
“Un nuovo laccio mi tratteneva dov’ero.
Non uno: un milione. Non di
corda, ma d’acciaio. Un milione di cavi d’acciaio mi legavano a una
cosa sola; al centro esatto dell’universo.
Finalmente capii che
l’universo ruotava attorno a quel punto.”
Breaking dawn
Che cos’è l’imprinting? È amore? No, è qualcosa di più grande.
È come uno spostamento di gravità.
Lei è il mio sole e il sono il suo pianeta, senza la sua luce io non
vivo. Senza la gravità che mi tiene unito a lei sprofondo in un baratro
buio all’infinito.
Era questo il mio destino, era quello che mi aveva sempre aspettato da
quando Bella aveva rimesso piede a Forks per non lasciarla mai più.
Era sempre stata Lei.
Renesmee.
Mentre correvo veloce sentendo sotto le zampe la terra umida e nei
polmoni il forte odore della foresta la vedevo lì davanti a me muoversi
con passo aggraziato, i corti capelli rossi che le incorniciavano il
viso.
Ricordavo ancora quando era tornata a casa con quel taglio a caschetto
fatto da Sue e le zie vampire avevano dato di matto.
Era così la mia Renesmee, follemente imprevedibile.
“Mi sta salendo il diabete.”
Dei pensieri fastidiosi mi entrarono nella testa.
“Sta zitta Leah!”
“Jake secondo me ti sei rammollito.”
“Leah vuoi davvero che il capo ti
stacchi la testa a morsi?”
Questo era Seth.
Fantastico non bastava Leah, tutto il branco era di ronda?!
“Uscite fuori dalla mia testa!”
“Fosse facile!” Commentò Leah
sarcastica.
Una terza voce si aggiunse al concerto di pensieri.
“Oh Nessie Nessie, il tuo Romeo è
qui!”
Embry.
Roteai gli occhi.
Essere parte di un branco non implicava avere nemmeno un briciolo di
privacy.
Embry si era unito a noi dopo che quegli schifosi succhiasangue dei
Volturi se n’erano tornati strisciando dall’anfratto da dov’erano
usciti. Adesso la vita scorreva tranquilla, a parte qualche vampiro
testa calda che ogni tanto invadeva il nostro territorio. Forse non
eravamo del tutto scampati dalla minaccia dei Volturi. Sapevamo tutti
che avevano un debole per Edward ed Alice, e adesso anche per la mia
Renesmee. Ma quando sarebbe giunto il momento non ci avrebbero trovato
impreparati. Anche il gruppo di Sam era con i Cullen. Non potevamo
scambiarci pensieri con gli altri ma anche sotto forma di lupo avevamo
trovato un buon modo per comunicare nella foresta.
A proposito di lettura della mente… ringraziavo che Paul avesse deciso
di rimanere con Sam, altrimenti avrei dovuto aver leggere i suoi
pensieri da maniaco depravato su mia sorella tutto il tempo e ne
sarebbe andata della mia sanità mentale.
Presi la direzione verso ovest cercando di allontanarmi il più
possibile da quel branco di pazzi dei miei compagni. E piano piano
sentii che i loro pensieri sparivano, rimaneva solo un flebile legame
che ci univa.
Renesmee mi seguì e come al solito mi superò, continuando per la
direzione che avevo intrapreso. Era davvero competitiva. Il gene Cullen
non le aveva dato solo la forza. Non c’era sfida che non rifiutasse e
che non cercasse di vincere. E quando ne perdeva una era capace di
mettere il broncio per un’intera settimana.
Osservai il suo corpo ondeggiare sinuoso mentre saltava con agilità
un tronco spezzato, caduto probabilmente per via di un fulmine.
Era davvero bella la nostra abitudine di uscire a correre sotto le
stelle, nel silenzio della notte.
Sapevo che la piaceva moltissimo, e io non potevo far altro che fare
qualsiasi cosa per renderla felice.
Ero stato per lei come un padre, come un fratello, come un amico…
E adesso? E adesso che i sette anni
sono passati e tu sei sbocciata come un fiore? E adesso che sei
diventata la splendida donna che sei? Che cosa sono per te Nessie?
Un flebile sussurro: “Secondo me sei
un mollaccione.”
“Nessuno ha chiesto il tuo parere,
Leah.”
Solo perché era una perfetta Beta e, dovevo ammettere, una buona amica,
non l’avevo ancora uccisa.
Renesmee
“Come il sole con la terra, scaldava
chiunque entrasse nel suo campo gravitazionale.”
New Moon
Che cos’è l’amore? È l’imprinting? No, è qualcosa di più grande.
Non è solo una magia che ci unisce.
Era da quando ero piccola che sentivo i miei genitori discutere se
effettivamente fosse giusto che non mi fosse stata data una scelta.
Allora non riuscivo a capire la loro preoccupazione: non era bello
essere legato a qualcuno in quel modo?
Crescendo anch’io poi mi ero chiesta se fosse solo magia…
Ma no, l’imprinting non era solo magia.
Era semplicemente il destino.
Io e Jake eravamo troppo simili, due anime che si completavano a
vicenda, come il mito degli androgini di Platone che zia Alice si
divertiva a raccontarmi quand’ero piccola.
Lui è la mia metà perfetta, solo con
lui mi sento veramente me stessa.
Due ibridi, due mondi a metà che si
incontrano e ne creano uno
solo.
Mi girai a guardarlo e gli feci una linguaccia. Zia Rose non avrebbe
approvato, non faceva altro che ripetere che mi sarei dovuta
comportare come una “signorina”
invece di un “cane maleducato”
(sì, i termini di zia Rose erano veramente ad effetto). Ma d’altronde
ero la degna nipote dello zio Emmett e poi che pretendeva che facessi
quando i miei migliori amici erano un branco di quileute e il loro
passatempo preferito era azzuffarsi e parlare di motori? Ok, c’erano
anche Kim e Rachel, ma credetemi erano le degne compari dei loro
imprinting! Anche Claire… anche se era ancora piccola per essere
abbastanza fuori di testa come noi.
La vita a La Push era fantastica.
Amavo la mia famiglia, ma un pezzo di cuore era in quella riserva
indiana. Non per niente mio zio Jasper mi chiamava “la ragazza lupo”.
Già ragazza…
Sarei mai diventata la ragazza di Jacob?
Era stato per me come un padre (lo so, non me n’era bastato averne uno
già abbastanza apprensivo), un fratello, un amico…
E adesso? Da quand’è che l’amicizia
si era trasformata in amore? Forse un giorno, forse un mese, forse meno
o forse più… effettivamente non lo sapevo nemmeno io… ma soprattutto
che cosa stavo aspettando?!
Mi fermai così d’improvviso che Jake mi rovinò addosso.
Rotolammo sull’erba fino a che non uscimmo dal bosco e ci fermammo in
una radura. Per fortuna che non ero una semplice umana altrimenti, di
sicuro, mi avrebbe fatturato più di un osso. Mi rialzai ridacchiando:
era una novità prendere un licantropo di sorpresa! Mi voltai e vidi
alla luce della luna i suoi occhi che mi lanciavano un’occhiata di
rimprovero. Era così incredibile come continuasse ad essere lui anche
nella sua forma da lupo.
« Oh dai non mi guardare così! ».
Ringhiò, si sedette con un tonfo e rivolse lo sguardo verso il bosco.
Che permalosi questi licantropi!
Erano tutti un po’ schizzatelli. Forse era il gene da lupo che li
rendeva così incazzosi.
Mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai. Posò la testa sulla mia e
rimanemmo così per un po’, a sentire i battiti dei nostri cuori e i
nostri respiri confondersi.
Chissà se riusciva a sentire che il
mio batteva ancora più veloce, anche se era difficile dirlo dato che
già normalmente correva impazzito.
Alzammo lo sguardo alle stelle e posai una mano sulla sua guancia
pronta ad usare il mio potere: era sempre stato il mio miglior modo di
comunicare.
Lasciai fluire le immagini del passato – noi due che giocavamo nella
radura a rincorrere i fiocchi di neve, il nostro primo natale insieme e
il suo braccialetto quileute come regalo che ancora indossavo al polso
–, del presente – noi due che ballavamo intorno al falò alla festa in
spiaggia di La Push che i ragazzi avevano organizzato per il mio
settimo compleanno – e del futuro, il nostro futuro… insieme.
Quando i miei pensieri terminarono sentii un tremito scuotermi insieme
a lui e le sue braccia mi avvolsero, prima che me ne accorgessi le sue
labbra erano sulle mie e si muovevano con una strana dolcezza che non
gli si addiceva.
Wow, baciare Jacob Black era
come baciare il sole.
Lui era il mio sole personale.
Il suo calore mi penetrava nel corpo. Era esattamente quello il posto
dove volevo stare… e volevo rimanerci per l’eternità.
Le nostre lingue avrebbero continuato a danzare all’infinito se la
nostra metà umana non ci avesse imposto di respirare. Incontrai il suo
sguardo luccicante.
« Ce ne hai messo di tempo » ridacchiò Jake scompigliandomi i capelli «
credevo che avrei dovuto aspettare per l’eternità! ».
Roteai gli occhi.
Era sempre il solito!
A quanto avevo notato il romanticismo non faceva parte del gene dei
licantropi.
« Sai che prima staresti stato un pedofilo?! » gli feci notare dandogli
un pugno sulla spalla.
« Ahia, colpo basso! » mormorò lui massaggiandosela.
Ah, a volte quanto ero contenta di
avere sempre la forza di una vampira neonata!
Il silenzio scese tra di noi e ascoltai il suo respiro confondersi con
la brezza che scuoteva la foresta.
Era così bello stare tra le sue braccia.
« Mi avresti aspettato Jake? » gli domandai all’improvviso con un
sussurro.
« L’ho sempre fatto Ness. Fin da prima che tu nascessi. Io ti aspettavo.
Eri il mio destino » disse serio.
« Accidenti capo alpha allora c’è del romanticismo in te! ».
Prima che potesse mordermi un braccio gli presi il volto tra le mani e
gli lasciai un bacio sul naso.
« Ti amo Jake ».
Sentii le guance avvampare di fronte il bellissimo sorriso che mi regalò.
Poggiò la fronte sulla mia e sospirò di gioia.
« Anch’io Ness ».
I nostri sguardi erano incatenati l’uno all’altro.
Il suo era così profondo che potevo perdermici dentro.
Ed era attraverso quegli occhi che vedevo che tra di noi non c’era solo
una magia, un imprinting, un amore.
Era un legame infinito, che non aveva definizioni.
Ne spazio.
Ne tempo.
Eravamo solo noi.
« Ma lo sai che sei nudo?! » gli feci notare mentre lo abbracciavo
forte e cercavo di controllare la mia forza altrimenti gli avrei fratturato
una costola e non sarebbe stato molto romantico.
« Edward mi ucciderà quando me lo leggerà nella testa » ridacchiò lui,
un po’ imbarazzato.
Jake imbarazzato?
« Ma anche lui e mamma non è che… »
« Oddio oddio possiamo evitare questo argomento? » ribatté velocemente
facendo un verso schifato « Ho qualcosa di meglio invece di stare a
pensare a cosa fanno i vampiri… »
« E cosa? »
« Tornare a fare quello che stavamo facevano noi » disse con
un’occhiata maliziosa.
Tornammo a baciarci e questa volta il bacio non fu dolce come il primo
ma traboccante di passione. Lo sentii spingermi verso terra e lo
assecondai sdraiandomi tra l’erba. Era sopra di me. Smise di baciarmi e
aprii gli occhi (che nemmeno mi ero accorta di aver chiuso) per
incontrare ancora una volta il suo sguardo luccicante e perdermici.
Vivevo attraverso quegli occhi. Gli sorrisi e gli feci capire che non
c’era più bisogno di aspettare. Il nostro tempo era giunto.
Tornai a baciarlo e lasciai che le mie mani accarezzassero prima il suo
volto e poi il suo petto nudo. Sentii le sue infilarsi sotto la
mia maglietta e il suo calore espandersi dalla pancia dove mi stava
toccando lungo tutto il mio corpo.
Era così caldo.
La foresta stava forse andando a fuoco?
Non me ne importava. Non mi sarei staccata da lui per niente al mondo.
Udii il suono di qualcosa che si strappava. Forse erano i miei jeans.
« Scusa » mormorò con una voce resa roca dal desiderio che mi fece
rabbrividire « adesso anche tua zia mi ucciderà ».
Gli passai le mani tra i corti capelli.
« Mi sembra che la fila di persone che ti vogliono uccidere è molto
lunga… »
« Oh sì » ridacchiò baciandomi il collo.
Mi girai all’improvviso imprigionandolo sotto di me.
« Beh prima dovranno vedersela con me. A che serve altrimenti essere
più forte di loro? »
« Che uomo fortunato che sono » mormorò lanciandomi un’occhiata
ammirata che mi mandò in estasi.
Scesi nuovamente a baciarlo, sorrisi sulla sua bocca e lo sentii
sorridere di rimando.
Eravamo un tutt’uno.
La luna e le stelle furono complici del nostro amore.
… che non sarebbe rimasto a lungo nascosto tra licantropi e padri
vampiri che leggevano nella testa.
Ma a quello avremmo pensato più tardi.
Avevamo tutta l’eternità davanti.
The
end
Angolo autrice:
Ecco. Non ho resistito. Dovevo per forza scrivere la mia anche sul
fandom di Twilight (dopo averne già appestati molti altri :P).
Beh, io non so voi ma è da quando ho finito di leggere BD che penso a
una Jacob/Nessie. Insomma zia Steph li ha lasciati troppo lì sospesi,
sì ok la storia era su Bella ed Edward però questa coppia mi è rimasta
nel cuore... specialmente dopo aver visto anche il finale del film con loro
grandi che si abbracciano sulla spiaggia tutti insieme...
E quindi basta finalmente ho deciso di postare la mia storia su una
delle mie coppie preferite! :)
Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato il passaggio tra i due
dall'amicizia all'amore e spero vi piaccia la mia versione :)
P.s. Le immagini ovviamente non sono mie (ahimé non riesco nemmeno a
disegnare un albero) ma di Chiara Bautista e mi hanno molto ispirato
per scrivere questa one-shot. Sono Wolf e Bunny, la ragazza coniglio,
ma in loro ci vedo molto Jake e Nessie.
Spero di leggere qualche vostro commento!
Un abbraccio,
Chiara
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