Il passato ha bussato alla mia porta

di Scrittiamatita
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"Puoi cancellare qualcuno dalla tua testa, ma buttarlo fuori dal tuo cuore è tutta un'altra storia."
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Quando tutto ti va bene non pensi mai che all'improvviso tutto può cambiare..

Avevo una vita invidiabile. E lo sapevo. 
Non ho mai dato niente per scontato.
Dopo la morte di mia madre 5 anni fa sono dovuta crescere in fretta.
Per fortuna che ho mio padre, lui c'è sempre per me.
Da ormai un anno e mezzo sto con il mio ragazzo, Jonathan. È bellissimo e mi fa sentire speciale.
Insieme adesso frequentiamo l'ultimo anno di superiori.
Ho anche una migliore amica, Tiffany è come una sorella per me.
A scuola sono una delle migliori, sono una delle ragazze con la media più alta e i professori mi adorano.
Io e mio padre abitiamo in una bella casa a due piani nella zone più costosa della città.
Era metà settembre quando papà entrò silenziosamente dalla mia porta.
Doveva partire per un viaggio di lavoro, di solito duravano un paio di settimane.
Mi scosse dolcemente facendomi socchiudere gli occhi «Piccolina sto partendo ti chiamo il prima possibile, zia Avery ha detto che arriva tra qualche giorno nel frattempo stai attenta».
Ho 17 anni tra qualche mese ne faccio 18 ma mi tratta ancora come una bambina.
Mi da un bacio sulla fronte e si dirige di nuovo verso la porta ma si ferma, è illuminato dalla luce del corridoio, il suo viso è visibilmente stanco, da quando è morta la mamma sembra più vecchio non dimostra i suoi 38 anni.
Mi guarda con gli occhi azzurri come i miei «Sai la casa dei Fisher che era in vendita? Si è trasferito un ragazzo».
Ormai sveglia e incuriosita mi alzo a sedere mentre mi stiracchio. «Chi?» mi sorrise dolcemente.
«Un tuo vecchio compagno delle elementari» ridacchio mentre mi districò i capelli biondi tutti intrecciati «Come si chiama?»
Non può essere lui, sicuramente sarà qualcunaltro.
«Peter Lockman»
Merda,con tutte le persone al mondo proprio lui.





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