~~CAPITOLO
6 - DI FRUSCII SINISTRI IGNORATI
A
Dean ci volle un attimo
per capire perché Arianna si fosse irrigidita all'improvviso: realizzò
l'accaduto non appena la sentì tossire, cercando di prendere aria. La
ragazza
cominciò a dimenarsi, cercando di sfuggire alla presa della creatura
dietro di
lei e rovesciò la sedia accanto alla propria. Dean balzò in piedi e
corse a
cercare nei loro borsoni quello che occorreva. Ma che diavolo ci faceva
il
Dertower lì? Si sarebbe aspettato molte cose, ma non che li seguisse
fino all'albergo.
E poi, come poteva esserci arrivata? Era evidente che affinché la
creatura
cambiasse tana bisognava spostare la polvere. Si bloccò per un attimo:
spostare
la polvere. Sicuramente un po' ne era rimasta sui loro vestiti e il
Dertower
aveva senz'altro trovato meno confusione in albergo, senza bambine che
pulissero ogni due giorni.
«Dean!»
riuscì a chiamarlo
Arianna, con voce strozzata. Dean si voltò verso di lei, con in mano
l'accendino e la benzina. Non poteva fare nulla finché quella cosa le
restava avvinghiata
addosso: il rischio di provocarle chissà quante ustioni era fin troppo
alto.
Perciò urlò ad Arianna di tenere il Dertower fermo e gli si gettò
contro. Gli
sforzi uniti dei due riuscirono a staccarlo dalla ragazza, che cominciò
a
tossire e a riprendere fiato, ma la creatura si gettò subito su di lui.
Lottando strenuamente, Dean riusciva a tenerla distante dalla propria
gola, ma
non sapeva per quanto avrebbe resistito.
«Fallo
ora!» urlò ad
Arianna «Dagli fuoco!»
Arianna
afferrò ciò che
Dean aveva lasciato cadere nella concitazione della lotta, ma poi
esitò: «Ma...
E tu?»
«Io
me la posso cavare, ma
devi ammazzarlo o non ce la farò ancora per molto. Adesso!» con un
ultimo
sforzo, Dean mantenne fermo il più possibile il Dertower, mentre la
ragazza lo cospargeva
di benzina. Infine Arianna prese l'accendino e dopo qualche tentativo
lo fece
scattare.
«Conto
fino a tre» disse
Dean, ansimando «Poi tu gli dai fuoco e tutti e due corriamo via» la
ragazza
annuì e seguì le sue istruzioni. Il fuoco divampò alto, ma si esaurì
così in
fretta che non fece neppure scattare il rilevatore di fumo.
Dopo
che ogni traccia di
ciò che era avvenuto fu sparita, Arianna rimase immobile a fissare il
vuoto,
quasi non potesse credere che fosse tutto successo davvero. Passato
qualche
minuto, spostò lo sguardo su Dean, che, dopo averla rimessa a posto, si
era
riseduto sulla propria sedia e aveva ripreso fiato. L'uomo ricambiò lo
sguardo,
fissandola con i suoi occhi verdi. Non era il tipo da restare zitto per
molto
tempo, ma stava evidentemente aspettando che Arianna dicesse qualcosa:
nel suo
sguardo c'era una nota di attesa. Lei raccolse a propria volta la sedia
da
terra e si accomodò di fronte a lui come aveva fatto non molto tempo
prima, anche
se con altro atteggiamento. Sentiva le mani che le tremavano
leggermente.
«Io,
beh...» cercò di dire,
ma le parole continuavano a sfuggirle dalla mente «Grazie»
«Figurati»
Dean manteneva
il proprio tono noncurante, ma ad Arianna sembrava che ci fosse altro
«È quello
che facciamo noi, dopotutto»
«Saving people, hunting
things» recitò Arianna.
«The
family business»
completò Dean, con un mezzo sorriso «Ma tu come...? Ah, già»
«Io
so molte cose» rise lei
«Ma c'è una cosa che non so»
«Perché
no?»
«Non
c'è in nessuna
puntata»
«E
sarebbe?»
«Sarebbe
cosa succede
adesso» bisbigliò Arianna. Ma sentiti, sei ridicola. Già,
però non c'era
altro da dire.
Dean
rise, come se avesse
sentito anche i suoi pensieri, e lei pensò che quello che aveva appena
detto
fosse ridicolo. Ma in fondo non era quel tipo di risata: non sembrava
si stesse
divertendo alle sue spalle.
«Spoiler»
disse, ancora con
il sorriso sulle labbra, avvicinando il proprio viso al suo.
Arianna
quasi non credeva
alle proprie orecchie.
La
lunghissima veglia
notturna lo aveva distrutto, tanto più che non si erano viste creature
di alcun
genere e quindi non si era neanche attivata un po' di adrenalina a
tenerlo
sveglio. In fondo, meglio così: la bambina non avrebbe dormito per
mesi,
probabilmente, se l'avesse visto lottare e dare fuoco al Dertower nella
propria
cameretta.
Dopo aver cercato per tre
volte di entrare in camera e aver constatato che la porta era chiusa
dall'interno, Sam decise di andare a dormire in camera di Arianna: la
ragazza
gli aveva lasciato la chiave in caso di necessità. L'unica cosa che gli
interessasse in quel momento era dormire, non era importante che la
camera non
fosse la sua. Oltretutto, aveva qualche idea su cosa stesse succedendo
nella
stanza sua e di suo fratello e gli era già capitato troppe volte di
entrare nel
momento sbagliato e creare non poco imbarazzo. Sì, si disse, la camera
di
Arianna andava benissimo. Si addormentò quasi prima di essersi
sdraiato. Fu una
fortuna che il Dertower fosse già stato sconfitto: Sam non avrebbe
sicuramente
avuto la forza di opporglisi, in quelle condizioni.
N.d.A:
E sono
riuscita a pubblicare quasi in
tempi
decenti! Voglio almeno un applauso… avrei dovuto pubblicarlo la
settimana
scorsa, ma ho partecipato a un evento di scrittura di drabble e non ce
l’ho
fatta. Poi ho aggiornato un’altra fic, insomma… Tutte scuse come al
solito, lo
so, ma è maggio anche per me, gente!
Manca un
solo capitolo alla fine e poi concluderò finalmente questa long
infinita (nonostante
abbia solo otto capitoli totali) :)
Che gli
dèi siano con voi!
-Magic
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