Millequattrocentosessantacinque giorni

di Daleko
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Millequattrocentosessantacinque giorni
(di un angelo dormiente)

Dormi bambino,
dormi tesoro,
dormi che il babbo
ti ama davvero.
Dormi piccino,
dormi amor mio,
dormi che presto
l'alba giungerà.
Quattr'anni di oblio,
di nero, di buio,
quattr'anni e un pochino
son tanti lo so.
Dormi tranquillo,
dormi in silenzio,
dormi che è meglio
se resti di là.

Qui è tutto marcio,
gonfio, pulsante,
qua è tutto malato
e non fa per te.
Per un principino
cui non posso badare
è meglio restare
ancor tanto di là.
La vita è un po' strana
ingiusta, malsana,
e forse nei sogni
è più bello campar.

Dormi mio caro,
mio dolce, mio bimbo,
dormi che quattro
son pochi, lo sai,
che tanto ancor io,
quaggiù nell'inferno,
soletto, angosciato,
resto a contar.


 




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