Scusami, cuore bramoso
se non ho percepito
immediatamente
i tuoi
tremiti
Se
ai piedi dell'ala
dell'artificiale
airone
ho scorto smeraldi
negli occhi
di quella ragazza
dai boccoli neri
e morbidi
come i gelsi
d'estate.
Mi domando dove fossi
stata
realmente
in tutto quel tempo
per non accorgermi
di tanto splendore.
Alla fine,
si sa
che per una gabbianella
malinconica
quale sono io
non potrebbe mai
bastare
il semplice dolore
del ritorno
in patria.
Oh Musa,
Musa
ch'altro non sei.
Nulla m'hai dato
delle tue rose
se non il vago
profumo
ed una spina.
Eppure solo
il candore
affiora
dalle incerte memorie
E suona dolce,
più dolce che mai
il tuo nome:
Serena. |