Beat
of his heart.
Era
mattina presto e i primi raggi di sole illuminavano la facciata
frontale dell'accademia Cross.
A
quell'ora la Day Class cominciava a svegliarsi mentre la Night Class
aveva concluso da poco meno di un ora le lezioni.
Appunto
per questo, i bellissimi ragazzi, i quali tenevano segreta a tutti la
loro vera natura, a quell'ora avrebbero dovuto dormire : in verità
c'era qualcuno a conoscenza del loro ambiguo gusto per il sangue, ed
era il preside con i due Guardians, già attivi per controllare
le ragazze urlanti.
In
ogni camera riposavano vampiri, eccetto uno.
Ichijou,
il vice capo dormitorio, stava compostamente seduto sul divano rosso
nell'atrio, immerso nella lettura di uno dei suoi amati manga.
Nessun
rumore lo avrebbe disturbato nella sua concentrazione, nemmeno il
sonoro risveglio di alcune ragazze o l'urlo lacerante proveniente
dalla stanza di Aidou e Kain.
Le
impressionanti imprecazioni che uscivano dalla bocca di Hanabusa
giunsero però fino all'orecchio del ragazzo che si distrasse
per analizzare la situazione : oltre quelle eleganti parole, si
sentivano altri schiamazzi provenire da fuori ... le ragazze della
Day ce la stavano mettendo tutta per essere sentite dai loro
beniamini in onore della vicinanza del Saint Chocolate's Day.
Appena
Aidou si fu rimesso calmo, probabilmente grazie all'intervento del
paziente cugino, anche Ichijou con un leggero sorriso sulle labbra
tornò ad occuparsi della sua storia.
Nel
frattempo qualcuno era rimasto molto disturbato dal rumore,
impedendogli di riposare : mentre scendeva la scalinata, si fermò
alla vista del compagno che gli dava la spalle.
Rimase
così per un po', sul punto di dire qualcosa, ma non aprì
bocca abbassando lo sguardo e tirando dritto.
Passando
di fianco a Ichijou, quest'ultimo non poté far a meno di
notare la presenza dell'altro.
<
Shiki ! Cosa ci fai alzato ? >
<
'n riesco a dormire > rispose rallentando l'andata.
Arrivò
sino alla cucina ove prese un bicchiere dalla credenza e lo riempì
d'acqua.
Tornò
alla sala e si arrestò analizzando la stanza con aria persa,
sfiorando con lo sguardo anche l'amico che se ne accorse e intuì
immediatamente.
Mantenne
saldamente la presa con la mano sinistra sul manga, mentre con la
destra frugava tra la catasta di libri presenti sul tavolino, per poi
riuscire a rendere il tutto ancora più disordinato per essere
riuscito a prendere la scatolina scura delle pasticche ematiche, che
giaceva sotto tutto.
Fece
un sorriso e la lanciò a Shiki che la prese al volo e la
fissò, poggiata sul palmo della sua mano.
Si
diresse poi verso il divano e vi si abbandonò sopra, poco
distante dall'altro.
<
cos'è quella faccia ? > chiese Ichijou < non ti sarai
mica aspettato che ti offrissi il mio sangue, di mia spontanea
volontà > .
Shiki
fece una smorfia e l'altro lo guardò mentre buttava due
pasticche nel contenuto del bicchiere, e sorrise.
Ormai
non aveva più voglia di leggere e, interrogandosi sul perchè,
ne prese a fissare la copertina senza vederla realmente.
Mentre
il compagno consumava con aria annoiata la bevanda a base di “finto
sangue”, Ichijou ricordò della rivista che era arrivata
su cui era stampato il volto di un modello familiare.
<
Shiki, è uscito il nuovo giornale .... aspetta dev'essere qui
da qualche parte ... >
Depose
definitivamente il manga e si dedicò completamente alla
ricerca, spingendosi sul bordo del divano, ma non la trovò mai
perchè la mano dell'altro gli si era posata sopra, impedendo
movimenti.
Inizialmente
Ichijou pensò ad un incidente, ma appena alzò gli occhi
ne incrociò un altro paio che lo fissavano, splendidi, color
ghiaccio.
Dall'espressione
di Shiki, come al solito, non traspariva nulla e questo metteva
ancora più in confusione il compagno la cui mano era
momentaneamente bloccata.
Si
chiese il perchè.
Se
lo chiese così tante volte da sentirsi stupido.
La
situazione non mutava : si guardavano, scrutando l'uno nell'anima
dell'altro, non parlavano, perchè era solo quel sottile
contatto a dire tutto ciò che serviva.
Dopo
quella che sembrò un infinità di tempo, Shiki chiuse la
mano attorno a quella di Ichijou che lo guardava con un misto di
preoccupazione e sorpresa.
Con
gesto moderato la portò fino a far toccare l'indice col suo
labbro inferiore : pochi giorni prima in quel punto, la lama del
coltello era “accidentalmente” scivolata lasciando un
profondo taglio che lui stesso aveva provveduto a pulire.
Anche
a Ichijou non volle molto prima di ricordare ... “dunque è
questo che vuole” pensò il biondo “... il mio
sangue”.
Il
tono con cui risuonava nella sua testa sembrava deluso.
Come
se volesse stupirlo, come se avesse percepito quel pensiero, Shiki
spostò nuovamente la mano dell'altro e la portò sulla
sua guancia.
La
premette delicatamente, in muto ordine.
La
vista dei due si offuscò pian piano, fino a non vedere niente,
ma allo stesso tempo capaci di percepire tutto.
Assaggiavano
l'uno le labbra dell'altro con delicatezza, come se avessero paura di
rompere qualcosa.
Ichijou
riusciva a sentire solo il cuore dell'altro, i battiti forti e
scanditi, accelerati rispetto al normale ... era esattamente questo
che non quadrava !
I
cuori dei vampiri normalmente non battono, com'era possibile ??
Il
biondo si staccò con velocità dalla bocca dell'altro e
riaprì gli occhi fissandolo, nonostante la vicinanza.
<
Shiki ... > la sua voce era un lieve sussurro < c-come ... ? >
Portò
la mano libera all'altezza del suo cuore, ma non sentì più
nulla, non batteva più.
Il
rossiccio aveva abbassato lo sguardo e un piacevole colore gli si era
depositato sulle guance : in un lampo un idea attraversò la
mentre dell'altro ... poteva essere ... ?
Gli
occhi di Ichijou si illuminarono e prese lui stesso tra le mani il
viso di Shiki, che sembrava aver perso l'improvviso coraggio di poco
prima.
Unì
di nuovo le loro labbra, questa volta con meno timore e pian piano
anche la lingua scivolò nella bocca dell'altro.
L'intenso
calore che lo stava avvolgendo si era unito ad un leggero gusto di
pasticche ematiche alimentato a sua volta dal gioco che si stava
svolgendo.
Era
un rincorrersi, l'uno nella bocca dell'altro, desiderosi di non
mettere fine a quel momento pieno di emozione.
Shiki
avvicinò il suo corpo a quello del biondo e usò il
braccio libero per circondare il suo collo dolcemente, in una morsa.
Ecco
che quindi lo sentì di nuovo : i battiti cardiaci erano
ripresi, in un misto di assurdità aumentavano notevolmente
coordinati coi movimenti che compiva.
Ichijou
capì che forse era meglio smettere e, svogliatamente, si
staccò con un sonoro schiocco fissando il compagno che teneva
ancora gli occhi chiusi.
Gli
soffiò sulle labbra sorridendo e ottene ciò che voleva.
Quegli
occhi celestiali lo fissavano interrogativi e innocenti.
<
non guardarmi così, Shiki ... > esordì sempre
sorridendo < se ci vede qualcuno non saprei come nascondere la
cosa > .
Shiki
lo guardò ancora un attimo, per poi sciogliere la presa ferrea
che lo immobilizzava quasi del tutto.
Era
già in piedi con il bicchiere in mano, quando Ichijou gli
prese il polso e tirando gli depositò velocemente un bacio
all'angolo dell'occhio.
Il
sole ormai batteva forte sulle finestre, illuminando due figure che
si dirigevano su per la scalinata del Dormitorio Luna.
*www*
era
da tempo che miravo a scriverne una e finalmente ci sono riuscita !
Spero
sia venuta bene ...
personalmente
non mi dispiace ^-^
*ha
trovato un po' di autostima*
...
*rilegge
la storia per la 70a volta*
no
-____-
non
mi convince già più.
un
ringraziamento particolare ad un amico
che
mi ha suggerito come andare avanti quando mi ero bloccata.
GRAZIE
VAGH *-*
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