Looking the phone.

di Lady Atena
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Tony osservò il cellulare sulla scrivania, ne sfiorò il bordo tenendo stretto il bicchiere pieno nell’altra mano.
Gli Avengers sono la tua famiglia, forse più di quanto siano mai stati la mia.
Poggiò le spalle contro lo schienale della poltroncina scivolando verso il basso, bevve qualche sorso sentendo il liquore bruciargli la gola e sospirò.
Non dirmi cazzate Rogers! Tu lo sapevi?
Prese in mano il cellulare aprendolo con uno scatto, osservò l’unico numero scritto e strinse le labbra.
Se vedi qualcuno morire durante la tua guardia non ti arrendi.
Avvicinò il cellulare all’orecchio sentendo la superficie fredda contro la pelle accaldata e sudata, emise un profondo sospiro chiudendo gli occhi.
Quello scudo, non te lo meriti! Mio padre ha fatto quello scudo!
Scostò di scatto il telefono dall’orecchio, lo gettò sulla scrivania con un tonfo e mandò giù il contenuto del bicchiere di botto sentendo il ghiaccio sfiorargli le labbra.
Sono grato tu sia tornato al complesso. Non mi piace l’idea di te che vaghi nella villa da solo.
Abbassò il bicchiere, lo poggiò sulla scrivania e guardò nuovamente il cellulare, chiuse gli occhi chinando il capo.
Mi mancherai. Io ti mancherò?
Scosse il capo, afferrò il cellulare accennando un sorriso e lo aprì, cliccò sull’icona dei messaggi e guardò lo spazio vuoto.
Se avrai bisogno di me … io ci sarò.
Digitò velocemente qualcosa sulla tastiera del cellulare, premette invio e sorrise. Guardò il messaggio inviato, osservò le due parole scritte.
Anch’io.
 




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