Matthew
14
anni
Sono nella mia stanza, sdraiato sul letto a fissare il
soffitto, quando sento la serratura della finestra scattare. Non mi
volto nemmeno per controllare chi è, so che si tratta di
Liza. Sono
chiuso qui dentro da giorni, deve essere preoccupata per me.
"Si
può sapere perchè ti sei chiuso qui dentro?!"
sempre la
solita, schietta Liza. Ed anche arrabbiata, a quanto pare...
"Pensavo"
"Allo zio Fabian e alla zia Celeste,
vero?” Continuo a fissare il soffitto, non mi è
difficile
immaginare la sua espressione preoccupata ma allo stesso tempo
decisa. "Si"
La sento sedersi sul letto e poco dopo mi
ci spinge giù con una spinta decisa. Me lo aspettavo, ma non
ho
voluto contrastarla.
Atterro sul pavimento abbastanza in
malomodo. Probabilmente avrò un livido su un gomito, dove ho
sbattuto contro al comodino ma non importa.
Mi guarda dall'alto
e afferma: "Vuoi darti una svegliata? Questo non è il Matt
che
conosco!"
Ha ragione, lo so questo, ma i miei genitori sono
appena stati uccisi dopo essere stati trasformati in Ottenebrati e
trattati come pedine di questa guerra senza senso. Non riesco ad
accettarlo, ma so che devo: loro non vorrebbero che io mi lasciassi
andare così.
Mia cugina mi sta ancora fissando, un cipiglio
severo dipinto in viso: "Hai intenzione di uscire da questa
stanza o no?" esclama senza mezzi termini. Le sorrido
leggermente e mi alzo dal pavimento pronto a seguirla fuori.
16
anni
Abbiamo appena terminato una battuta di caccia, è la
notte di Halloween ed io e Liza stiamo tornando a casa sotto la neve.
É raro che nevichi in questo periodo dell'anno, mi sarei
aspettato
che si mettesse a piovere, piuttosto, ma non me ne lamento: mi piace
la neve. È meno fastidiosa, almeno
finchè… appunto, finché
qualcuno non te ne infila una manciata nella maglietta.
"Se
mi verrà un raffreddore, verrò a starnutirti in
faccia!" urlo
verso mia cugina, che se l'è già data a gambe
ridendo. Si gira
verso di me per farmi una linguaccia ma ricomincia subito a correre
quando io inizio ad inseguirla, con tutta l'intenzione di gettarla
nel primo cumulo di neve.
Continuiamo a correre per le vie,
mantenendo vagamente la direzione per l'Istituto, quando Liza si
blocca di colpo di fronte a me e solo grazie ai miei riflessi riesco
a non finirle addosso facendo ruzzolare entrambi.
Cerco
di capire cosa sta guardando e noto che si tratta di uno scatolone
sul ciglio della strada. Non riesco a capire cos'abbia di
particolare, ma Liza ci si avvicina ed io non posso fare a meno di
seguirla. Ci sbirciamo dentro insieme e troviamo due gattini che ci
fissano di rimandano.
Mia cugina guarda alternativamente me e i
gatti per un po', so cosa sta per… "Matt, possiamo portarli
a
casa?" Come stavo dicendo, so cosa sta per succedere.
Mi
sta fissando, pregandomi con gli occhi e, appena lascio tornare lo
sguardo sui due gattini, scopro che uno dei due mi sta fissando con
il suo stesso sguardo. Riportando lo sguardo su Liza, sospiro
dicendo: "Va bene ma, se lo zio ha qualcosa da ridire, l'idea
è
stata tua"
Mi sorride prima di prendere in braccio uno dei
due gatti e a me non resta altro da fare se non prendere l'altro
mentre riprendiamo la strada verso l'istituto.
Ci mettiamo del
tempo ad arrivare, non so se perché ci siamo allontanati
molto
durante la nostra caccia o piuttosto mentre ci rincorrevamo, ma
finalmente rientriamo a casa. In qualche modo riusciamo ad evitare
gli zii e a chiuderci in camera mia, dove Liza prende subito possesso
del mio letto lasciandomi costretto a sedermi a terra vicino alla sua
testa, per decidere i nomi da dare ai nostri nuovi animali domestici.
Riusciamo subito ad accordarci per un nome che ci ricordi del giorno
in cui li abbiamo trovati, evitando almeno una parte dei litigi.
Il
gattino nero, che abbiamo scoperto essere un maschio, ha iniziato a
graffiare le ante del mio armadio e Liza scatta a sedere di colpo,
spaventando la sua nuova gattina tartarugata. Apparentemente i gatti
tartarugati sono sempre femmine, imparo sempre qualcosa di nuovo, da
mia cugina.
"Potresti chiamarlo Jack!" propone lei,
osservandolo rapita.
"Aspetta, fammi indovinare, da Jack lo
Squartatore? Perchè sta distruggendo il mio povero armadio?
Che devo
ancora capire che cosa gli ha fatto di male..." quest'ultima
parte la borbotto tra me e me, mentre mi sdraio sul pavimento fino a
riprendere il neo battezzato Jack per impedirgli di fare ulteriori
danni.
"Si!" il sorriso sul viso di Liza é enorme, ed
io le sorrido a mia volta per farle capire che la sua idea mi
piace.
"Come pensi di chiamarla?" le chiedo un attimo
dopo, mentre gioco distrattamente con le zampette di Jack. Lei
è
persa nei suoi pensieri, probabilmente cercando il nome giusto,
quando a me viene un'idea. Un'idea abbastanza buffa da farmi ridere,
attirando la sua attenzione: "Cosa c'è?"
"Pensavo
che potresti chiamarla Lantern… sai, no, è
Halloween e abbiamo
chiamato lui Jack, quindi mi è venuto in mente Jack
O'Lantern.."
le spiego, tra una risata e l'altra. Liza ride con me per un momento
e: "Mi piace" dichiara poi.
E così, la nostra
famiglia ha due membri in più. Speriamo solo che lo zio
Stephen non
la prenda troppo male, domattina.
18
anni
Sono nella mia stanza a leggere, con Jack acciambellato
come al solito sulla mia schiena, quando la porta viene aperta tanto
di colpo da andare a sbattere contro al muro. Il mio gatto miagola
irritato verso chi si trova sulla soglia per poi scendere dalla mia
schiena mentre la voce di mia cugina gli risponde: "Matt!"
Al suo richiamo alzo la testa dalle pagine e mi volto a
guardarla: "Sì?"
"Sbrigati, usciamo!" e se
ne va, senza aspettare una mia risposta. Non mi ha nemmeno detto dove
vuole andare! Cerco comunque di raggiungerla in fretta, per non farla
spazientire: può fare davvero paura se presa per il verso
sbagliato.
La trovo all'imbocco delle scale, prontissima per
uscire. Apparentemente vuole andarsene in giro per negozi mondani,
anche se probabilmente alla fine mi trascinerà in un cinema,
come
quasi tutte le volte. Poco dopo che siamo usciti mi sorprende quando,
passando davanti ad un negozio di piercing, decide di volerne fare
alcuni.
"Liza... sicura di quello che fai?" le chiedo
perchè ho la sensazione che non abbia chiesto il permesso
allo zio
Stephen. Se dovesse tornare a casa con qualche strano piercing
chissà
cosa potrebbero dirle!
"Eddai, Matt, non fare il
guastafeste e accompagnami! Non ti costa niente!"sentendo queste
parole alzo un sopracciglio, fissandola con aria di sfida: "Sai,
vero, che se decidessi di tornare a casa in quel negozio non
accetterebbero di farti nemmeno un orecchino? Non sei ancora
maggiorenne."
Mi guarda con quel suo sguardo da cucciolo
che, sospetto, abbia perfezionato da quando Lantern è
diventata il
suo gatto, ed io non riesco a dirle no come al solito. Infilo le mani
nelle tasche dei jeans e la seguo all'interno del negozio senza dire
altro.
La decisione con cui richiede i piercing che vuole mi fa
pensare che abbia in mente da tempo di entrare in un negozio simile
dove, fortunatamente, non hanno fatto storie per vedere un documento.
Noi Shadowhunters non abbiamo documenti mondani.
Mentre
Liza è nel retro del negozio, io mi guardo un po' attorno.
Ci sono
foto di diversi tipi di piercing alle pareti e il mio sguardo
continua a tornare su un piercing al sopracciglio e non posso fare a
meno di pensare di volerlo. Decidendo di seguire la follia del
momento, appena mia cugina torna nella parte principale del negozio,
chiedo alla ragazza se può farmi il piercing al sopracciglio
destro
che è esposto in una delle foto appese. Liza mi guarda con
la sua
migliore espressione da 'adesso hai cambiato idea?' ma io la ignoro e
seguo la ragazza nel retro, uscendone poco dopo.
Passiamo il
resto della serata al cinema, come avevo previsto, e torniamo
all'Istituto per l'ora di cena dove gli zii ci guardano molto
perplessi, evidentemente chiedendosi se abbiamo perso la testa.
Mi
correggo, credo pensino che io ho perso la testa: i piercing di Liza
sono piuttosto sobri, in confronto al mio, ma si abitueranno presto.
Fortunatamente non sono mai andati contro alle nostre scelte, e sono
convinto non lo faranno nemmeno questa sera.
Lizbeth
14
anni
I
tre cerchi infuocati ci circondano nella stanza in penombra. Il
fratello silente è giusto poco fuori, con la tunica
pergamenata e il
bastone. I miei genitori sono anch'essi sulla soglia dell'ultimo
cerchio, che ci guardano sorridendo con orgoglio. Percepisco tutto
questo ma allo stesso tempo riesco a concentrarmi solo sul ragazzo di
fronte a me. Poco più alto ma più robusto, anche
se non massiccio, occhi così simili ai miei anche se
così diversi: dove i mei sfumano
sul verde i suoi lo fanno sul grigio.
Da
anni parliamo di questa cerimonia e finalmente il momento è
giunto,
fra poco saremo una cosa sola. Insieme saremo invincibili e quando
saremo lontani ci sentiremo a vicenda. Non esisterà
più solo
Lizbeth o solo Matthew ma saremo Lizbeth e Matthew. Niente ci
potrà
separare, neanche la morte.
Ci
avviciniamo di un passo e congiungiamo la mano su cui è
disegnata la
runa della vista ed iniziamo a pronunciare il giuramento in
contemporanea, senza mai distogliere gli occhi da quelli dell'altro.
“Dove
andrai tu andrò anch'io;
Dove
morirai tu, morirò anch'io, e vi sarò sepolto:
L'angelo
faccia a me questo e anche di peggio
Se
altra cosa che la morte mi separerà da te.”
Completato
il giuramento Matt prende lo stilo e lo avvicina a me, che gli porgo
la spalla destra, lasciata scoperta dalla cannottiera, e inizia a
disegnare la runa che ci legherà per sempre con mano ferma e
sicura.
Una volta finito è il mio turno di fare lo stesso sulla sua
spalla
sinistra, anch'essa scoperta. Abbiamo scelto questo punto
perché in
questo modo ogni volta che combatteremo fianco a fianco ricorderemo
il giuramento, sia quello uficiale che quello che facemmo anni e anni
fa.
“Non
sarai mai solo.” sussurro quando finisco il disegno, in modo
tale
che solo lui possa sentirmi. È la stessa frase che mi
ripeteva le
notti che andavo da lui in preda agli incubi ed è la stessa
frase
che gli dissi l'anno scorso, il giorno del funerale dei suoi
genitori. E lo penso veramente: finché avrò fiato
nei polmoni,
finché avrò vita in questo corpo lui non
sarà mai solo.
“Non
sarai mai sola.” mi sorride, ricordando le stesse cose e mi
abbraccia di slancio. Lo sento respirare fra i miei capelli e
ricambio la stretta più forte che posso. Nessuno dei due
lascerà
mai andare l'altro.
16
anni
“Perchè
devi per forza essere così testardo?” grido in
faccia a mio
cugino, che mi osserva dall'altro lato della stanza. Mia madre mi ha
chiesto di aiutarla ad organizzare la festa di Natale di quest'anno,
mentre lei organizza quella per la Vigilia, e Matt si è
proposto di
aiutarci ma ci siamo arenati praticamente subito quando si è
trattato di decidere il tema della festa.
“Perchè
tu devi essere così testarda? Ho ragione io: il miglior tema
è 'il
laboratorio dello scienziato pazzo'!” afferma guardandomi in
cagnesco. In realtà ci guardiamo entrambi in cagnesco: siamo
nella
mia camera e, mentre fino ad un attimo eravamo sdraiati sul mio
letto, adesso siamo in piedi che camminiamo come due leoni in gabbia.
“Scherzi?
I tuoi gusti fanno schifo, come al solito! Non ti permetterò
di
rovinarmi la festa, sia chiaro.” urlo lanciandogli un cuscino
dritto in faccia.
“Lizbeth,
sono il più grande e decido io!” grida di rimando
rilanciandomi il
cuscino che schivo prontamente.
“Di
soli 15 mesi! E poi io sono stata incaricata di organizzarla, non
tu!” rispondo alzando la voce ancora di più.
Dubito che ci sia un
solo angolo nell'istituto in cui non ci abbiano sentito. Se i miei
non fossero dovuti andare all'istituto di Parigi per un problema
urgente sarebbero già davanti alla porta a controllare che
nessuno
dei due uccida l'altro.
“Oh,
avanti! 'Rosso e verde' è un tema così
banale!” dice, sospirando
teatralmente e sbattendo le mani sulle sue cosce. Che razza di drama
queen!
“E
il tuo tema è troppo pacchiano invece!” affermo un
po' sulla
difensiva: so che il tema non è dei migliori ma l'importante
è
l'organizzazione dell'evento, no? Forse no…
“Facciamo
così: proviamo a creare insieme qualcosa di originale ma di
non
troppo eccessivo? Io propongo l'inverno, e tu?” domando,
porgendogli il cosiddetto ramoscello di ulivo.
“Qualcosa
di magico!” esclama e, subito dopo gridiamo in contemporanea:
“Magico inverno!” avvicinandoci senza neanche
pensarci. Ci
guardiamo un secondo, poi scoppiamo a ridere come due idioti, come se
non ci fosse mai stato alcun litigio sciocco.
Dopo
nemmeno un'ora siamo entrambi sdraiati sul morbido tappeto che
ricopre il pavimento della mia stanza, con planimetrie dell'istituto
e appunti sparsi tutt'intorno, che organizziamo il miglior party che
si sia mai visto in questo posto.
18
anni
“Quindi il
Conclave ha trovato un nuovo modo per torturarci?” domanda
Matt,
guardando i miei genitori con aria scettica e molto polemica. Anch'io
mi sento allo stesso modo: dobbiamo occuparci dei giovani
shadowhunters appena usciti dall'accademia, e dovranno rimanere qui
un anno prima di poter scegliere un Istituto in cui soggiornare.
“Pensano
davvero che questo possa aiutare sia noi che loro?” chiedo
io,
osservando la pesante scrivania di mogano dietro cui è
seduto mio
padre. Lo studio è interamente rivestito in legno riccamente
decorato e si sposa alla perfezione con lo stile dell'edificio. Mia
madre cammina per la stanza, o sarebbe meglio dire svolazza dato che
è come al solito leggiadra come una farfalla.
“Oh, avanti
ragazzi, sarà divertente! Da molto tempo non abbiamo facce
nuove qui
all'istituto per un tempo maggiore di qualche notte…
farà bene
anche a voi stare con dei vostri coetanei.” esclama lei
sfiorando
una delle foto apese alla parete: una delle ultime in cui siamo tutti
insieme davanti all'istituto, prima degli avvenimenti di 5 anni fa.
“In più
non possiamo rifiutare, soprattutto dopo quello che avete combinato
al mercato nero.” afferma a questo punto mio padre ripiegando
la
lettera con cui siamo stati informati dell'evento.
“Non è
stata colpa nostra, stavano attaccando una fata
e…” cerco di
difendere le nostre azioni ma mi blocco notando lo sguardo che mi
inchioda dall'altro lato della scrivania. Nonostante ufficiosamente
mio padre è d'accordo con le nostre obbiezioni non ci
permette lo
stesso di intervenire perché non vuole che andiamo contro le
leggi.
Forse ha paura che ci spoglino dei nostri marchi o chissà
cosa ma
dubito che potrebbe succedere: siamo troppo pochi, ormai.
“Ne abbiamo
già parlato. Non avete il permesso di intervenire e se mi
giungeranno notizie di altri vostri exploit di questo tipo
prenderò
i dovuti provvedimenti. Nel frattempo andate nelle vostre stanze e
scrivetemi un saggio sul motivo per cui le fate sono state
allontanate. Da soli.” conclude indicando la porta con lo
sguardo
buio che assume sempre quando è arrabbiato seriamente per
qualcosa.
Non riesco a capire se è arrabbiato con noi o con il
Conclave ma in
qualunque caso non è il momento per discutere i suoi ordini.
Anche
Matt lo sa, lo capisco con un'occhiata, perciò ci alziamo e
usciamo
senza obbiettare oltre: sarebbe inutile.
Lilly
Buonsalve!
Forse qualcuno mi conosce già o forse no ma comunque non
importa ;)
Mi
è stato chiest di iniziare questa fanfiction con un'amica e
io ho
accettato perché da secoli volevo scrivere una storia a 4
mani.
Lizbeth è il mio personaggio e spero che anche voi
imparerete ad
amarla quanto io sono sicura amerò i vostri. Spero con tutto
il
cuore che accetterete di impegnarvi con noi in questo progetto e che
ci sosterrete durante tutto il percorso.
Ora
passiamo alle cose serie: sotto questi angolini trovate le regole
base e la scaletta. Sotto ancora c'è l'esempio che Macchan
ha creato
solo per voi per avere un'idea di come compilare la scheda (non deve
essere uguale a quella, naturalmente, ma volevamo lasciarvi una
traccia in caso qualcosa non vi sia chiaro) una sezione nella scheda
di Clary non è compilata perché lei non
è prevista nella storia
(parlo della sezione sul motivo della sua presenza a Londra) per il
momento.
Vi lascio
con un bacione grande grande :*
Macchan
Ehm,
ciao a tutti? Non so se sia una buona cosa salutarvi così,
sono
piuttosto nuova in questa faccenda di pubblicare qualcosa scritto da
me.. Beh, anche da me, in questo caso. Ad ogni modo, forse qualcuno
mi ricorderà per alcuni personaggi dell'interattiva di Lilly
"La
Canzone del Sole" (che dovreste andare a leggere, se siete fan
di PJO e ancora non la conoscete!!), e se non vi ricordate di me, per
quanto riguarda questa storia vi basti sapere che sono la persona che
ha creato Matt. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che
resterete con noi per il resto della fiction!
Regole
di base:
-
Verrà
accettato due personaggi per autore fino al raggiungimento di un
massimo di 20 personaggi, è possibile accordarsi tra autori
per rendere i propri personaggi fratelli/cugini/parabatai o qualunque
altro tipo di rapporto ma NON creare da sè due personaggi.
-
Le
iscrizioni resteranno aperte per un massimo di due settimane dalla data
di pubblicazione di questo capitolo, allo scadere di questo tempo non
ne verranno accettate altre. Vanno inviate tramite messggio privato
all'account di lilly0806 ma prima è meglio se avvertite qui
con una recensione.
-
Le
schede incomplete e/o con carenza di dettagli non verranno considerate
perciò siate creativi ed esaustivi. L'unica sezione che si
può evitare di compilare è quella dell'animale.
-
Inoltre,
sono vietate parentele con personaggi già esistenti nella
saga in quanto questi non compariranno nella nostra storia se non
menzionati qui e là.
-
Nella
sezione “Perchè è arrivato
all'istituto/a di Londra:” bisogna indicare una delle
seguenti scelte e ci saranno un massimo di 5 personaggi per categoria:
-
Scambio
culturale: il personaggio si trasferisce per studiare la cultura e la
lingua dell'Inghilterra. Non può essere inglese ma deve
essere almeno di un altro paese europeo ma il
meglio è di un altro continente. Solo per i nati
Shadowhunter. (es. Cristina Mendoza Rosales)
-
Apprendistato
in seguito al diploma all'Accademia per Shadowhunters: lo Shadowhunter
viene mandato nell'istituto più grande d'Europa, quello di
Londra, per studiare la cultura e le usanze degli shadowhunters
più da vicino rispetto all'Accademia. Deve essere europeo.
Solo per gli ascesi. (es. Marisol Rojas Garza)
-
Trasferimento
per la perdita della propria famiglia durante la guerra: Lo
shadowhunter è rimasto orfano ed è quindi stato
trasferito prima in Accademia e poi all'istituto o direttamente
all'istituto a cui è stato assegnato. Di qualunque
nazionalità. Solo per i nati Shadowhunters. (es. Emma
Cordelia Carstairs)
-
La
famiglia di origine non fa più parte degli Shadowhunters: Lo
shadowhunter proviene da una famiglia che non fa più parte
dell'ordine ma ha accettato la proposta dell'emissario del conclave di
entrarne a far parte abbandonando per sempre la sua famiglia. Solo
inglesi. Possono essere nati Shadowhunter o Ascesi adottati da
Shadowhunter spogliati dei marchi. (es. William Owen Herondale)
Scheda
personaggio
Nome:
Cognome:
Soprannome:
Sesso:
Età:
Data
di nascita:
Origine:
(nato Shadowhunters o Asceso)
Armi
utilizzate: (anche descrizione di un'eventuale arma di famiglia con
il nome)
Ambito/i
in cui eccelle: (disegno rune, ricerca, combattimento…)
Prestavolto:
Segni
particolari: (piercing, tatuaggi, cicatrici che non derivano dalle
rune...)
Descrizione
del fisico:
Descrizione
del carattere:
Cosa
preferisce: (colore, cibo, vestiti…)
Cosa
non sopporta: (colore, cibo, vestiti…)
Hobby:
Descrizione
dei membri della famiglia: (nome, età, rapporti
interpersonali con i
vari membri…)
Perchè
è arrivato all'istituto/a di Londra:
Storia
personale:
Animale
domestico e sua descrizione: (se presente)
Rapporti
con gli altri in generale: (chi non potrebbe sopportare e con chi
andrebbe d'accordo)
Rapporti
con i nascosti:
Rapporti
con i mondani:
Rapporti
con i membri del popolo fatato:
Rapporti
già concordati con altri autori: (d'amore, d'amicizia, di
parentela,
parabatai…)
Orientamento
sessuale:
Cosa
cerca in amore:
Scheda
d'esempio:
Nome:
Clarissa Adele
Cognome: Fairchild
Soprannome:
Clary
Sesso: Femmina
Età: 21
Data di
nascita: 23 Agosto
Origine: Nata Shadowhunter
Armi
utilizzate: spade angeliche. Heosphoros, una spada della
famiglia
Morgenstern con un disegno di stelle nere che corre lungo il centro
della lama, forgiata da Wayland il fabbro è una spada corta
che fa
parte di un set. L'altra spada è chiamata Phaesphoros.
Ambito/i
in cui eccelle: disegno rune
Prestavolto: Kat
Mcnamara
(http://cdn02.cdn.justjaredjr.com/wp-content/uploads/headlines/2015/09/kat-mcnamara-tripping-scorch-shadowhunters-pics.jpg)
Segni
particolari: cicatrice a forma di stella su una
spalla
Descrizione del fisico: alta circa un metro e
sessanta, magra e poco formosa, con capelli rossi molto ricci ed
occhi verdi, carnagione pallida e piena di lentiggini
Descrizione
del carattere: Testarda e sarcastica, tratti sviluppatisi
grazie
all'iperprotettività della madre nei suoi confronti.
É anche una
persona molto premurosa e compassionevole. Per la famiglia e gli
amici è disposta a fare di tutto, spesso incautamente,
mettendosi in
pericolo, cosa che lascia le persone che tengono a lei estremamente
preoccupate e esasperate.
Cosa preferisce: Vestirsi
comoda, andare a piedi nudi, il take-away cinese
Cosa non
sopporta: per un certo periodo ha odiato il colore verde
perchè
le ricordava il colore originale degli occhi di seb e la intristiva
al punto da non riuscire nemmeno ad indossarlo.
Hobby:
Disegnare
Descrizione dei membri della famiglia: Jocelyn
Fairchild (madre, 42 anni. Gentile e premurosa, testarda e
coraggiosa, tende ad incolparsi anche per cose di cui non ha colpa),
Valentine Morgenstern (padre, morto l'anno precedente alla guerra
contro gli Ottenebrati di Sebastian, 39 anni alla morte. Carismatico,
narcisista, sadico. In qualche modo sociopatico e guidato da rabbia e
odio. Nonostante questo, è in grado di mantenere una
facciata calma
e composta. Considera empatia e compassione come debolezze),
Sebastian Morgenstern (vero nome Jonathan Christopher, 17 anni alla
morte. Freddo, senza cuore e spietato. Crudele, vendicatico e
arrogante) Luke Garroway (precedentemente Lucian Graymark, padre
adottivo, 42 anni, Gentile, calmo, equilibrato e giusto. Cerca sempre
di essere una guida per chi ne ha bisogno)
Perchè
è arrivato all'istituto/a di Londra: //
Storia
personale: Ha vissuto tra i Mondani fino all'età
di 16 anni,
senza sapere di essere una Shadowhunter. In un locale incontra Jace,
Alec e Izzy che, credendola una Mondana con la Vista, la portano con
loro all'Istituto, pochi giorni dopo questo fatto, dopo che Jace l'ha
seguita a casa e aver scoperto che sua madre è stata rapita,
è
stata attaccata da un demone e marchiata da Jace con una Runa di
Guarigione. Lì la ragazza scopre che qualcuno le cancellava
regolarmente i ricordi. Da una fisita alla città di ossa,
questo
qualcuno si scopre essere Magnus Bane, che la aiuterà a
sbloccare i
propri ricordi dopo che si sono presentati ad una sua festa. Torna
nel suo appartamento, precedentemente gravemente danneggiato, per
recuperare la Coppa Mortale, nelle mani di Madame Dorothea, sua
vicina di casa. Lì vengono attaccati da un demone superiore,
ma
riescono ad appropriarsi della coppa, non senza complicazioni.
Riescono a recuperare sua madre, anche se resterà in un coma
indotto
che potrà essere spezzato soltanto da ragnor Fell.
Apparentemente,
il coma è stato indotto da una pozione contenuta nel Libro
Bianco. I
Lightwood (o meglio, Jace) cercano di impedirle di andare ad Idris.
Lei, usando il suo dono con le Rune, crea un portale ma, non sapendo
che è necessaria un'autorizzazione per aprire portali
all'interno di
Idris, viene dirottata e finisce nel lago Lyn, le cui acque sono
velenose per gli Shadowhunters. Amatis, sorella di Luke, la cura. Ad
Idris incontra Sebastian, che poi si scoprirà essere suo
fratello,
con cui va ad incontrare Ragnor Fell, soltanto per trovarci Magnus
che le rivela la morte dell'altro stregone e la locazione del Libro
Bianco, dopo aver congelato Sebastian perchè,
apparentemente, non si
fida di lui. A questo punto recupera il Libro Bianco insieme a Jace
ma, quando tornano ad Alicante la trovano in fiamme. Clary riesce a
convincere il Conclave a combattere contro Valentine insieme ai
Nascosti, usando una Runa di sua creazione come legame. Lei, mentre
si consuma questa battaglia, segue Valentine fino al lago Lyn, dove
cerca di invocare l'angelo Raziel ma Clary riesce a cambiare una runa
del Pentagramma di evocazione e far risultare di essere stata lei ad
evocarlo. Quando l'angelo le garantisce un desiderio, lei chiede che
Jace, precedentemente ucciso da Valentine per ottenere il sangue
necessario a completare il rituale, venga riportato in vita. Jace
ritorna, ma senza protezioni contro le influenze demoniache che
portano Lilith a prendere il controllo su di lui che rapirà
Clary,
costringendo poi Simon, anche lui rapito, a resuscitare Sebastian se
non vuole che lei muoia. Lilith viene uccisa da Simon ma Sebastian
riesce a tornare in vita, rapendo Jace. Qualche tempo dopo Clary
decide di fingersi dalla parte di Sebastian e, usando degli anelli
delle fate, resta in contatto con Simon durante la missione. Il piano
originale era di uccidere Sebastian usando la spada di Raziel, ma
questo non viene portato a termine. In compenso, riescono a salvare
Jace. Settimane dopo, mentre si trova a Idris per una riunione del
Conclave, a Clary viene regalata Heosphoros, una spada appartenuta
alla famiglia Morgenstern da generazioni. Mentre Clary stava
immergendo la spada nella fontana degli accordi, le torri di Alicante
si accesero segnalando un attacco, durante il quale Sebastian rapisce
i capi dei Nascosti: Magnus, Luke, Raphael e Meliorn. Per salvarli,
nonostante le fosse stato ordinato di non farlo, parte per Edom
insieme a Jace, Alec, Isabelle e Simon. Qui Clary uccide Sebastian
con la spada di famiglia, in cui aveva precedentemente intrappolato
il fuoco celeste che si trovava nel corpo di Jace. Per uscire da Edom
e salvare Magnus, Simon sacrifica la sua immortalità ed i
suoi
ricordi legati al Mondo Invisibile. Tornati a New York, Clary
incontra Simon ma se ne va dopo aver capito che lui non è
più in
grado di riconoscerla. Isabelle e Magnus, però, si accorgono
che ha
ancora qualche frammento di ricordi, e Magnus lo aiuta a recuperarne
il più possibile prima di portarlo al matrimonio di Luke e
Jocelyn
dove incontra nuovamente Clary. A 19 anni le viene offerto il posto
come capo dell'Istituto di New York insieme a Jace ed entrambi
accettano. Durante la festa di fidanzamento che aveva organizzato per
Isabelle e Simon, Jace le chiede di sposarla ma non fa in tempo a
rispondergli per via di un attacco all'istituto di Los
Angeles.
Animale domestico e sua descrizione: //
Rapporti
con gli altri in generale: non sopporta le persone che
tradiscono
e maltrattano gli innocenti. Le piacciono le persone dirette e le
persone coraggiose
Rapporti con i nascosti: abbastanza
buoni, forse non si fida completamente dei Vampiri ma non ha problemi
con Licantropi e Stregoni
Rapporti con i mondani: molto
buoni, soprattutto considerato che inizialmente credeva di essere una
di loro
Rapporti con i membri del popolo fatato:
abbastanza buoni, anche se non si fida totalmente
Rapporti
già concordati con altri autori: nessun rapporto
con personaggi
di altri autori
Orientamento sessuale: Etero
Cosa
cerca in amore: qualcuno in grado di proteggerla se
necessario ma
che non la consideri come la tipica principessa in attesa di
salvataggio. Qualcuno con cui possa scherzare
|