Ester the Bard

di EsterElle
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Se


Se.
Se avessi bocca per parlare,
se avessi gambe per camminare,
se fossi una, e non molte,
vi direi ogni cosa.
 
So ogni cosa.
Conosco il colore della veste da notte e i biscotti del tè delle cinque.
Conosco i segreti bisbigliati al calore del fuoco e le feste in salotto.
Conosco persino i vostri nomi, famiglie; vedo centinaia di foto,
spio le vostre chiacchiere private.
Ma non temete: non mi fermerò da voi.
Non mi fermo mai.
 
Se.
Se avessi un posto in cui arrivare,
se avessi un cuore da emozionare,
se avessi amici e non solo passeggeri;
allora sì, sarebbe bello, questo viaggiare!




 
[90 parole con Utelio]







Il personaggio di questa drabble è ... la Polvere Volante!
Immagino possa sembrare un po' folle aver così tanto caratterizzato un perosnaggio che personaggio non è ^^' Ma avevo questa idea nella mente e dovevo metterla su carta!
Nel primo blocco ho cercato di dare una criptica descrizione della Polvere; senza la possibilità di muoversi autonomamente (a differenza degli animali, per esempio), senza la capacità di esprimersi e divisa -  entità unica ma senza compattezza, generata dall'unione di tanti corpuscoli. 
Segue quella che vorrebbe essere un'excursus su ciò che la Polvere fa, le caratteristiche del suo modo di viaggiare. Innanzi tutto il legame con i camini e, quindi, con i salotti. Da questo nasce l'idea che, viaggiando di casa in casa, possa velocemente spiare e cogliere dettegli delle vite dei maghi: le feste, il riposo sul divano, i nomi gridati da una stanza all'altra, le foto su credenze e tavolini. Spia le "chiacchiere private" quando permette ai maghi di comunicare infilando solo la testa nelle fiamme smeraldine!
In questa mia figurazione la Polvere non si ferma mai; sono i maghi ad avere una meta, non lei. La Polvere accompagna e poi, come un vortice, ricomincia, attendendo il prossimo passeggero.
Infine, le ultime righe sono quelle più assurde, in cui attribuisco- nella mia momentanea follia - sentimenti veri e propri a questo oggetto: così immagino che possa sentirsi sola e, in certi casi, sfruttata e usata. In fondo, chi accompagna il suo viaggiare? :)

Note - lunghe il triplo della drabbe - finite!
Aggiungo solo che l'idea della ripetizione dei "Se" l'ho tratta da Kipling e dalla sua splendida poesia intitolata, appunto, "If".
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!!
A presto,
Ester


 




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