Promesse di carta

di scarlet_shot
(/viewuser.php?uid=44605)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Questa è la seconda ff che scrivo. non so bene darmi un voto...
mi pare così strana, che non mi sembra nemmeno mia.
quindi se non vi dispiace...fatemi sapere che ne pensate!!!











Promesse di carta



La fragile luce della pallida e timida Luna entrava dalla finestra aperta, illuminando la scura camera.
Quando si svegliò non erano ancora passate le due.
Sentiva tutti gli arti intorpiditi, ma nonostante quello, si sentiva bene.
Cosa rara per lui.

Fece per alzarsi, per mettersi seduto, quando notò qualcosa di insolito.
Un qualcosa che normalmente non doveva stare li.
Qualcosa che non doveva accadere, o meglio, Riaccadere.

Questa cosa dormiva al suo fianco, beato, pacifico.
I capelli rossi risaltavano come finti su quella pelle chiara.

E così, d’un tratto, Heine si ricordò.

Rivedeva nella sua mente, come immagini intrappolate da una fotografia,
Bado tirare l’ultima boccata dalla sua sigaretta, mandarla giù, infondo alla gola e riempire i polmoni,
poi aveva spento il mozzicone e schiuso le labbra, appena,
quel che bastava a lasciar uscire il fumo in una nube color perlaceo e che puzzava di tabacco.

Si era avvicinato sorridendo.
-...lo so, lo so….avevamo detto che non doveva più riaccadere…-

Aveva allungato una mano, gli aveva sfiorato il viso.
Non aveva mai avuto una voce così suadente.
-…ma non riesco a non pensare al tuo viso stravolto dall’orgasmo…sotto di me…sopra di me….-
Poi l’aveva baciato un bacio passionale, di quelli da film.
A quel punto Heine era già arrossito, e non poté fare altro che allungare le braccia, allacciarle al suo collo e ricambiare il bacio.
E alla fine si ritrovò sul suo letto, a scoparlo.
E non a fare l’amore come tutti gli amanti, l’avevano fatto alla loro maniera, in una specie di patto segreto.

Ma infondo lo sapeva, non poteva mentire a se stesso così spudoratamente…
Aveva sempre desiderato che un giorno lui rompesse la promessa, ritornando a fare l’amante nel suo letto.

Sorrise appena, seduto sul davanzale.
Osservava la sua figura addormentata dall’alto.
Il viso rilassato e i capelli lunghi sparsi sul cuscino, scomposti.
Il lenzuolo leggero che lo copriva appena dalla vita in giù.
E la benda, gettata con gli altri vestiti sul pavimento.
Era affascinante.

Una visione perfetta che troppo gli era mancata.

Infine anche l’altro si svegliò, sfregandosi gli occhi, dapprima allarmati nel non trovarlo al suo fianco, poi più rilassati, quando alzando lo sguardo lo trovò di fronte a sé.
In quell’istante lo trovò bellissimo…
Fiero e strafottente, senza vestiti, che lo fissava dall’alto, con quel sorrisetto sadico e perfetto.

-…ciao….-
Aveva ancora la voce roca per il sonno.
Sbadigliando si mise in ginocchio.
L’altro scese dal davanzale, lentamente salì sul letto e si sdraiò, trascinandosi dietro l’amante.
-…ciao….-
Un sussurro, appena.
Bado sorrise, gli baciò il petto, e infine vi appoggiò il capo.

Era tornato serio.
Disegnava con l’indice invisibile cerchi sulla pelle calda dell’altro.
-…so che avevamo fatto una promessa….questo non doveva succedere…ma…-
-….shhhh….lascia stare...-
Sorrise appena. Mentre parlava gli accarezzava i capelli, con una dolcezza che nessuno gli avrebbe mai dato.
-…va bene così….-
Sbadigliò, il sonno che aveva perso poco prima gli tornava tutto d’un colpo.

Lentamente chiuse gli occhi e Bado se ne accorse.
Sorrise, e alzandosi appena, facendo attenzione a non svegliarlo, lo baciò.
Un bacio casto, dolce. Di quelli da innamorato.
Perché, in fin dei conti, non aveva mai pensato di mantenerla, quella promessa di carta, e si risistemò al suo fianco, dove aveva sempre voluto stare.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=346541