Il Giglio- Patto col Diavolo

di Keart
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CAPITOLO UNO

"Tre rintocchi della campana sentirai
Tre giorni aspetterai
Tre mondi affronterai.
Nata principessa, cresciuta guerriera
Spicca la luna durante la sera.
Piccola fiamma nascosta
Apri gli occhi e trova la risposta"
 
È una filastrocca che sogno fin da bambina. La canto spesso: mi da un senso di agitazione e tranquillità contemporaneamente.
 
-Canti ancora questa filastrocca- mi interrompe Mike, sedendosi vicino a me su una panchina del piccolo parco.
-Lo sai che mi piace- rispondo fingendomi offesa. Lui mi scompiglia i lunghi capelli corvini con fare giocoso.
 
Siamo amici dalla prima elementare, ma non abbiamo mai provato a considerarci più di quello. Ed ora che abbiamo un vero appuntamento sono nel panico.
Continuo a giocare con il mio braccialetto di corallo e il mio sguardo salta da un fiore all'altro per l'agitazione. Anche Mike è nervoso e non sa come comportarsi. Riesce a calmarsi solo dopo aver passato le dita tra i capelli scarlatti più volte.
-Andiamo a prendere un gelato?- esclamiamo entrambi per rompere il silenzio.
I nostri sguardi si incrociano e scoppiamo a ridere come bambini. Prendere il gelato dal carretto di Will era sempre stata una nostra tradizione.
Tende la mano verso di me e mi domanda: -Allora? Vieni con me Lily?-
Lo seguo con piacere, abbandonando quella stupida agitazione.
 
Camminiamo per il piccolo sentiero, fino a trovare l'anziano gelataio.
Dimeno le braccia e urlo il suo nome per attirare la sua attenzione.
Il signore dietro il carretto rosso si volta e fa un gran sorriso accogliente.
-I soliti?- propone iniziando già a preparare un cono alla menta e uno alla fragola.
Annuiamo entrambi sorridenti. Quando i nostri sguardi cadono sulle nostre mani intrecciate, sciogliamo velocemente la presa che le legava, come se fosse qualcosa di sbagliato.
-Primo appuntamento?- chiede Will con un sorriso divertito.
-Sì vede così tanto?- risponde Mike.
Guardo il mio non-ancora-fidanzato diventare rosso e scoppio in una fragorosa risata. È così buffo e strano vedere entrambi impacciati.
-Finalmente ti ha chiesto di uscire- e questa volta Will si riferisce a me.
Affondo i denti nel gelato freddo, prima di esclamare: -Hai visto? Ce l'abbiamo fatta-
Il gelataio ride di gusto a vedere l'imbarazzo di Mike.
-Siete due cretini- borbotta quest'ultimo.
 
Dopo aver salutato l'anziano gelataio, andiamo a fare un giro nei piccoli negozi del centro. Lui continua a tenermi la mano e mi piace da morire il calore che mi trasmette.
Entriamo nell'unico negozio di vestiti e inizio a provare ogni cosa che mi capita tra le mani. Provo un maglione verde con lo scollo a V e un vestito corto nero e di pizzo.
-Sei stupenda- sussurra quando mi mostro col vestito addosso.
Sorrido soddisfatta e torno dentro al camerino. Mike sposta la tenda grigia e mi segue dentro.
-Ma che fai?- squittisco sorpresa.
Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si avvicina pericolosamente al mio viso.
-Non puoi andare in giro così, attirerai troppi sguardi.-
I nostri respiri si mischiano e i nostri sguardi si incrociano. Non avevo mai notato che i suoi occhi fossero di un verde così scuro. E nemmeno che le sue labbra fossero così invitanti.
-Sei geloso?- lo provoco mordendomi il labbro inferiore.
Fa un passo avanti e di conseguenza io ne faccio uno indietro, schiacciandomi contro lo specchio.
Sento le mie guance andare a fuoco e, notandolo, Mike fa un sorriso divertito.
Prendo coraggio e gli passo una mano fra i riccioli. Lui mi stringe il fianco e mi spinge verso di sé, facendo incontrare le nostre labbra. Un contatto semplice e dolce, che mi fa venire le vertigini. Con mio dispiacere è lui il primo a staccarsi.
Con un sorriso dolce esce dal piccolo stanzino. Mi cambio ed esco con un'espressione raggiante. Compro sia il maglione che il vestito e usciamo dal vecchio negozio mano nella mano.
Continuiamo il nostro giro per il centro e finiamo con l'incontrare alcuni amici di Mike.
-Vado a salutarli- dice avvicinandosi al mio orecchio.
Annuisco e decido di aspettarlo davanti alla gioielleria. Dalla vetrina vedo uno stupendo quanto costoso bracciale con una perla al centro. Sospiro e mi incanto nel guardarlo.
-Dovresti evitare di sbavare davanti a quel "coso"- esclama una voce maschile dietro di me.
Mi volto. Un ragazzo molto alto mi sta fissando. Ha i capelli castani spettinati e uno sguardo annoiato. Ma quello che mi sorprende di più è il colore degli occhi. Sono di un rosso intenso e spaventoso. Faccio uno scatto in dietro, quando sento Mike che mi chiama. Il tempo di girarmi per vederlo e il ragazzo dagli occhi rossi scompare.
 
-Lily tutto bene?- mi sussurra dolcemente Mike.
Con gli occhi continuo a cercare il ragazzo di prima. Sbuffo non trovandolo.
-Probabilmente aveva le lenti a contatto- borbotto.
Subito il rosso vicino a me esclama:
-Chi?-
È così carino quando fa quell'espressione confusa.
-Un tizio con gli occhi rossi- mi giro per vederlo in volto. -Sei adorabile quando aggrotti le sopracciglia.-
Alzo gli occhi al cielo e mi cinge le spalle. -Andiamo, scema.-
 
Mi trascina in biblioteca perché sa che è il mio posto preferito. Appena sento l'odore di carta e inchiostro, i miei nervi si rilassano. Mi sembra di essere a casa.
Vado spedita verso la Stanza dei Ricordi. Dentro sono racchiusi i libri più vecchi di tutto l'edificio.
-Vuoi prendere qualcosa?-
Mi stavo quasi dimenticando di lui.
-Forse... Questo!- esclamo prendendo un libro dal quinto scaffale. È grande quanto il palmo della mia mano ed è completamente nero. Il titolo dovrebbe essere color oro, ma è rovinato. Apro la prima pagina e leggo ad alta voce: -Diario della strega Giordan-.
Mike si avvicina. -Sembra il tuo genere-
Annuisco mentre leggo: -Ciò che leggi realtà diverrà.-
Faccio un sorriso che va da un orecchio all'altro. Voglio leggerlo.
Saltello verso i dipendenti e porgo il libro per far si che lo registrino.
 
Andiamo al piccolo laghetto del parco. Sorrido solo a vedere la distesa d'acqua che da piccola mi sembrava immensa. Guardo il mio riflesso e noto che i miei occhi neri hanno una luce strana.
 
-Ehi- mi sussurra.
Mi volto di scatto e lo bacio con più passione di prima. Lui si stacca di colpo e toglie le braccia che avevo incrociato attorno al suo collo.
-Lily, siamo in un luogo pubblico. Non farti prendere dalla situazione- dice cercando di essere il più dolce possibile. Inutile, perché ne rimango delusa.
Mi giro verso il laghetto e sbarro gli occhi. Inizio a tirare il maglione di Mike finché non si volta a guardare nella mia stessa direzione.
-Lo vedi anche tu?- urlo.
Lui mi scuote le spalle. -Lily cosa c'è?-
Mi stacco da lui e mi volto completamente verso l'acqua. -Mike il lago. Guarda il lago. Lo vedi?-
-Io non vedo nulla.-
Lo guardo con la bocca aperta. L'acqua del laghetto si è illuminata. Brilla di una luce rosa e gialla. Sembra di vedere l'aurora al mattino.
Come fa a non vederlo?
Sbatto le palpebre velocemente e poi le sfrego. Quando ritorno a guardare, la luce è scomparsa e tutto è tornato normale.
Sento di sottofondo Mike che mi chiama ma non bado ad ascoltarlo.
E poi li sento.
Come se mi stessero aspettando.
Tre rintocchi di una campana inesistente.

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Ciao a tutti! 
Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia. Se avete consigli o volete semplicemente dire un vostro parere, scrivete un commento!
Baci Keart!
 
 




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