Nei volteggi atavici in un mattino di maggio
libera è l'ape,
e dal favo come sempre decolla
alla ricerca di una nuova corolla.
Nei due segnali che ha per linguaggio
libera è l'ape,
ché il mondo intero è più facile sentire
quando si han solo due cose da dire.
Perché sa l'armonia e conosce il coraggio
libera è l'ape,
e dell'esilio non la tange la pena
poiché ape con ape è stretta catena.
E se alla Regina deve sempre un omaggio
libera è l'ape:
incastonata da sempre nei soliti gesti,
viva di una vita che tu non crederesti.
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