Fiumi o fulmini

di pierres
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I’m the fear that keeps you awake
I’m the shadows on the wall
I’m the monster they become
I’m the nightmare in your skull
 
 Ramsay ha la pelle così chiara che le vene azzurre color carta da zucchero, che pulsano e giacciono sotto, si riflettono ovunque sulle sue mani e sulle sue guance, sui suoi avambracci e sul petto glabro.
Sansa cerca di trovare l’inizio e la fine di quella matassa per dimenticare il dolore, l’umiliazione, il sopruso, il sapore ferroso del sangue che le riempie la bocca – si è morsa il labbro così forte perché Ramsay odia quando piange.
Segue ogni singola vena così attentamente che le vede pulsare in modo impercettibile sotto la pelle di carta velina del marito – ogni tanto si incrociano e si scontrano come fiumi o fulmini turchesi, e Sansa cerca, cerca l’inizio e il sollievo e le lacrime e cerca la fine.
«Voglio che tu mi guardi negli occhi, Sansa»
Ma non la trova mai.






















































Note: un altro grande personaggio che se ne va. Ciao ciao Ramsay, eri il miglior fottutissimo stronzo <3
(p.s.: I'M BACK BITCHESSS)




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