La nebbia avvolge ogni cosa, Ti guardo osservare la foschia dalla finestra.
Sei come la nebbia. Sfuggente.
Le tue curve morbide in controluce davanti alla finestra, avvolta nel lenzuolo. Non hai bisogno di coprirti. Mi piace vedere il tuo corpo.
Mi piace vedere i miei segni sulla tua pelle. I miei morsi, le mie unghiate. Il bamboccio reclama il suo posto, in questo corpo.
Non mi interessa. Voglio stare con te. Da solo.
Mi alzo e ti abbraccio da dietro, reclini la testa per appoggiarla sul mio petto.
"Cosa guardi?"
"Il futuro..." mormori.
"Cosa vedi?"
"Nebbia... Solo nebbia... E' tutto avvolto nella nebbia."
La tua voce è atona, dovresti saperlo, a volte il futuro non è sempre così ben visibile. Hai paura, lo sento.
Tremi.
Ti stringo più forte, ma lui reclama il suo posto.Avverte la tua paura e la tua tristezza, i miei artigli diventano mani. Ora è lui a stringerti, non io.
Ti aggrappi a noi, Ti culliamo fra le braccia, la nostra bocca sfiora la tua fronte.
Lui, noi, capiamo cosa provi. Sei vittima di un qualcosa più grande di te.
La sua bocca ti cerca. c'è solo lui ora. IO resto relegato in un angolino. La tua tristezza mi causa dolore. Io non voglio provare dolore. Perchè so che è dovuto anche a me, e non sopporto di farti provare dolore. A tutti, ma non a te.
Sul letto tutto si confonde nuovamente, i tuoi gemiti nelle orecchie, noi che ti stringiamo, i baci roventi... le mani avide della tua pelle... La nostra virilità dentro te, senza esitazioni.
Corpi e anime che si fondono. Lui è più gentile di me, ti assapora, ti culla, ti coccola. Il suo metodo è meno aggressivo del mio.
Sei nostra, sei mia, sei sua.
Ma i tuoi occhi sono vuoti, sono nebbia. Tu sei nebbia, quando sorgerà il sole, svanirai. Come nebbia.
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