Worldscrossing: È una promessa

di Aeriin
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Prologo
 
 
Thor non poteva fare a meno di sorridere nel percorrere i fastosi corridoi del Palazzo di Odino, diretto alle stanze della madre. Suo padre camminava al suo fianco: era stanco, provato dalla ferita che lo aveva privato di un occhio e prossimo al suo Sonno, ma il suo volto era quello sereno di chi ha vinto la guerra e torna dai suoi cari. 
Entrarono dopo aver ricevuto l’invito della donna, e Thor non riuscì ad impedirsi di affrettare il passo per arrivare tra le braccia della madre.
La vide seduta davanti al camino, i capelli sciolti che cadevano sulla veste da camera, un sorriso dolce a illuminarle il viso. Ciò che però gli fece spalancare gli occhi dalla sorpresa fu la vista del fagotto che Frigga teneva in braccio.
Odino la raggiunse e si sedette al suo fianco, accarezzando il capo del neonato con delicatezza. 
Il sorriso che accennò fu il primo da tempo ad essere sereno.
“Perché non me lo avete detto?” chiese inginocchiandosi davanti ai genitori.
“Non volevamo che questo ti distraesse dalla battaglia. Perdonami, ho chiesto io a tuo padre di tenerlo segreto.” Frigga gli accarezzò il viso.
“Non c’è niente da perdonare.” rispose sorridendo “Quanto tempo ha?”
“Due mesi, è nato tre notti prima della battaglia finale” la donna rivolse la propria attenzione al bambino, che in quel momento si era svegliato agitandosi. Thor guardò incantato i meravigliosi occhi verde smeraldo che fissavano ammaliati il volto di Frigga.
“Posso prenderlo in braccio?” chiese titubante accarezzandogli il dorso di una mano con un indice.
Frigga glielo porse, mostrandogli la posizione corretta per reggerlo. Quando tornò seduta i suoi occhi brillavano “Si chiama Loki.”
“Ciao, piccolo Loki.” gli sussurrò quando lui lo guardò. Suo fratello lo fissava confuso da quel volto che non aveva mai visto, ma dopo qualche istante si aprì in un sorriso sdentato e una risata entusiasta che lo conquistò. 
Quel bambino era lo cosa più bella del mondo. 
Strofinò il naso contro la punta di quello del fratello, facendolo ridere ancora. Loki gli afferrò un dito; la sua mano era così piccola da non riuscire a circondarglielo completamente, ma la sua stretta era decisa, anche se non forte.
Se lo strinse al petto, sopraffatto dal sentirlo morbido e caldo. 
Starò sempre con te, gli promise, e ti proteggerò contro tutti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino autrice:
è la mia prima long, non so che altro aggiungere. Spero che piaccia...
Ringrazio la mia Beta, Amestris, che si è sorbita non solo la correzione ma anche le mie paranoie…




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