Stockholm Syndrome

di StracchinoGirl
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Sono passati ormai quasi 12 anni quando Lucy e io ci siamo incontrate. Eravamo all'asilo, e oramai era evidente a tutti che eravamo diventate inseparabili. E sono passati 2 anni da quando io e lei abbiamo diviso le nostre strade. Mi dimenticai di lei subito, e quando lei mi rimpiazzò senza pensarci due volte, non sentì nulla. Avevo buttato nel dimenticatoio tutti gli anni passati insieme, la sua risata e i suoi capelli. Mi dimenticai di tutto. Ma sento ancora il vuoto che mi attanagliava l'anima quando la vedevo ridere e quando la sentivo parlare con persone che non sono io. Ma alla fine, il destino ci ha diviso, e cosa possiamo farci noi comuni mortali? Eravamo un gruppetto di 5 persone, quando Lucy se n'è andata in un college raffinatissimo nel Missisipi, e solo io ne soffrii. Eravamo rimasti in 4, io, Nora, John e Derek. A loro non è mai andata molto a genio Lucy, per via del suo carattere sempre impeccabile e i suoi 9 in matematica. In effetti, eravamo tutti un po' gelosi di lei, era veramente perfetta con quei suoi capelli dorati e quel suo profumo di rose. Il nostro quartiere non è mai cambiato molto dalla sua partenza, ma a me è sempre mancato qualcosa. Alla fine, eravamo abituati ai cambiamenti drastici che avevamo fatto dopo la venuta dell'età adolescenziale, ma Lucy ci tagliò fuori come se niente fosse. Frequentava altra gente, e non aveva più tempo per noi e le nostre scampagnate, anche se noi abbiamo avuto sempre la voglia di farne. Una sera mi venne la grande idea di chiedere ai miei amici di andare nel bosco a 50 metri da casa mia ad esplorarlo. Volevo andarmene da casa, ultimamente non mi sentivo a mio agio, era come se qualcuno mi osservasse. Era così inquietante, e i miei amici accettarono subito anche se John non era molto convinto. Pensa che ci si nascondino maniaci sessuali o cose del genere. "Se vi stuprano, sarò il primo a scappare." Derek subito rise come un matto, aveva bevuto e credo sia una cosa normale per lui essere ubriaco anche solo dopo aver ingerito una birra. L'avrò visto sobrio solo una volta. Nora ribattè "Faremo la stessa cosa con te". Derek rise ancora di più, scontrando un albero e cadendo dallo skate. "PORCA TROIAAA!" Derek si era slogato una caviglia, e così lo riaccompagnammo a casa. Tornai a casa da sola, volevo andare a casa subito, mentre gli altri si fermarono a guardare un film. Camminai per il marciapiede pensando a quanto sarebbe stato figo aggirarsi per i boschi alle 10 di sera. Ad un certo punto sentì un rumore di passi che si susseguivano ai miei. Mi girai di scatto e non vidi nessuno, quindi proseguì. E questo si ripetè per 3 o 4 volte. Avevo paura. Affrettai il passo finchè non rientrai a casa. "Che c'è? Hai visto un fantasma?" mia madre mi scrutò il viso "sei tutta pallida, sicuramente avrai preso freddo, vai a farti un bagno". Allora andai di sopra in bagno, mi spogliai ed entrai nella vasca. Fissai l'acqua per quasi un'ora. La trovai molto ipnotica. In quel momento, pensai a mille cose, ma a nessuna in particolare. Mi incantai a guardare l'acqua scorrere. Ad un certo punto, la finestra si aprì.




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